Golden Gala 2020 all’Olimpico per cinquemila spettatori

Golden Gala 2020 all’Olimpico per (quasi) cinquemila spettatori. Giovedì 17 settembre andrà in scena l’edizione numero 40 del Golden Gala, intitolato da qualche anno a Pietro Mennea. Chi c’era lo ricorda bene, ma per le nuove generazioni va ricordato una volta di più che la manifestazione nacque nel 1980, all’indomani dell’Olimpiade di Mosca che era stata boicottata dagli Stati Uniti e dagli atleti militari. Fu la prima occasione di confronto per molti atleti che erano stati costretti a disertare l’appuntamento olimpico.

Memorial Primo Nebiolo

La Fidal allora aveva Primo Nebiolo come presidente (regnò dal 1969 al 1989, e fino al 1999, anno della sua scomparsa, fu presidente della Iaaf che lo aveva eletto nel 1981, la Federazione Internazionale), e l’attuale presidente federale Alfio Giomi ha annunciato che da quest’anno viene istituito un Premio Memorial Nebiolo, con cui sarà premiata la migliore prestazione tecnica del meeting, uno degli otto rimasti della Diamond League (sette hanno preferito rinunciare, a causa della situazione legata al Covid-19). Un atto che ha un’importanza che va oltre il significato del Premio. Si tratta di uno sdoganamento del nome di Nebiolo, che fu indubbiamente il grande artefice del boom dell’atletica a partire dagli anni Ottanta, ma che, non si può omettere, dovette sopportare lo scandalo del salto allungato (dell’azzurro Giovanni Evangelisti) sulla pedana del lungo ai Mondiali di Roma 1987. Una delle due vicende (l’altra fu l’esplodere della situazione relativa al doping) che misero a soqquadro il mondo dell’atletica italiana e non solo. Giomi ha anche confermato il pieno appoggio delle istituzioni, Comune di Roma e Regione Lazio inclusi, per la candidatura ad ospitare Gli Europei di atletica del 2024, allo Stadio Olimpico di Roma.
Il Golden Gala 2020, il 17 avrà quasi tutte le punte azzurre, chiamate a testimoniare il nuovo corso, che il dt La Torre, uomo colto e non solo a livello tecnico, ha sintetizzato ponendo l’accento sul rifiuto degli alibi quando le prestazioni non sono buone, e sulla scelta di un’atletica sorridente. Perché anche il saper sorridere può esprimere un valore.

L’Olimpico e il pubblico

Questa edizione 2020 è stata particolarmente travagliata e ora sembra quasi un miracolo che si possa svolgere, per giunta nella sua sede naturale, lo Stadio Olimpico di Roma. A causa dei lavori per gli Europeo di calcio, la Diamond League era stata spostata al San Paolo di Napoli. La pandemia ha poi sconvolto tutti i programmi, inclusa l’ipotesi dello Stadio dei Marmi-Pietro Mennea, che ha solo sei corsie e per le norme Covid avrebbe potuto ospitare solo tre finalisti, ad esempio, sui 100 metri forzatamente divisi in batterie. Una schifezza insomma.
Pur nell’emergenza, il Golden Gala testimonia la voglia di ripartire anche dell’atletica italiana. Seguendo i protocolli, la Fidal alla fine avrà la possibilità di sfruttare circa il 10% della capienza, dividendo nei quattro settori principali gli spettatori. Quasi 1200 persone in Curva Nord, Curva Sud, Tribuna Tevere e Tribuna Monte Mario. Per un totale di circa 4800 spettatori (4691 per la precisione, più gli addetti ai lavori consueti, stampa inclusa). Uscendo alla fine dai quattro settori, gli spettatori seguiranno percorsi prestabiliti senza venire in contatto con il pubblico che esce dagli altri settori.
Il peso di Fabbri, i successi in Diamond League di Desalu e Luminosa Bogliolo, i salti di Tamberi e Stecchi, il record storico di Antibo sui 5000 migliorato da Yeman Crippa. Dal buio della pandemia lampi d’azzurro.
Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha sottolineato il felice momento dell’atletica italiana che tanto ha sofferto a livello di risultati negli ultimi anni. “Mi complimento con il presidente Giomi e con il dt Antonio La Torre, perché non c’è più il singolo, ma una squadra fatta di uomini e donne, molto eterogenea nelle discipline, ed è impressionante il numero delle prestazioni: non una, non due, ma molte di più. Stecchi ci sta abituando a misure interessanti, la continuità di Fabbri è micidiale, Bogliolo e Desalu hanno vinto in Diamond League. Abbiamo le certezze di Tortu e Jacobs, Tamberi ha seminato molto molto bene. E che dire di Crippa – ha ribadito ricordando la storia dei bambini strappati ad un triste destino in Etiopia – Meritano un encomio il papà Roberto e la mamma Luisa. È il portabandiera dell’obbligatorietà dello ius soli sportivo. A Tokyo dobbiamo raccogliere i frutti di sette anni di lacrime e sangue. Ci si sta mettendo nelle condizioni di ‘raccogliere’ dopo tante botte”. Malagò ha anche lasciato intendere che proporrà a breve un significativo riconoscimento ufficiale.

Programma orario, giovedi 17 settembre

Ore 17.45 salto in alto femminile; ore 18.25 Salto con l’Asta maschile. ore 18.40 Salto in Alto maschile. ore 18.43 400 femminili. ore 18.53 400 hs femminili, ore 19.03 400 hs maschili; ore 19.13 400 maschili, ore 19.20 3000 maschili, ore 19.30 Peso maschile. ore 19.38 100 hs femminili, ore 19.47 110 hs maschili. ore 19.55 800 femminili, ore 20.05 100 femminili, ore 20.15 100 maschili. Diretta Tv sulla Rai dalle ore 18.40.

Il cast attuale sul sito della Fidal

http://www.fidal.it/content/Golden-Gala-a-3000-con-Ingebrigtsen-e-Crippa/128891

Leandro De Sanctis

Torna in alto