Juventus-Fiorentina 2-0 in Coppa Italia, con la firma di Bernardeschi

Juventus-Fiorentina 2-0 in Coppa Italia, con la firma di Bernardeschi. Per la ventunesima volta la Juventus giocherà la finale della Coppa Italia, l’11 maggio all’Olimpico di Roma contro l’Inter. Sarà anche l’ideale occasione per riscattare la Supercoppa perduta con i nerazzurri in un rocambolesco finale a San Siro. Ma soprattutto la finale di Coppa Italia offrirà la possibilità di non restare senza trofei dopo 11 anni. La Fiorentina doveva segnare due gol per ribaltare lo 0-1 dell’andata e ha cominciato con grande determinazione la partita. Volontà tanta, precisione poca. Così che i brividi bianconeri sono arrivati soprattutto per leggerezze difensive. come quella (al 40′) di un De Sciglio insolitamente distratto e anche sbadato nel rimediare un inutile cartellino giallo a centrocampo, che gli impedirà di giocare la finale dato che era diffidato. Il tiro di Cabral era respinto da Perin. L’occasione più pericolosa è stata un tiro da distanza ravvicinata di Torreira, ribattuto sulla linea da Cabral finito così in fuorigioco. Ma probabilmente c’era un fallo sul portiere Perin che avrebbe invalidato la rete.
Nel frattempo però la Juve cominciava a sfruttare il contropiede e per tre volte si creavano le condizioni per il vantaggio. Il gol arrivava al minuto 32. Cross da sinistra di Morata sul quale usciva male il portiere viola Dragowski, che come Vlahovic non arrivava sul pallone. Biraghi respingeva di testa istintivamente e la palla finiva tra i piedi di Bernardeschi, che con eleganza e lucidità prima stoppava, poi indirizzava verso il palo più lontano realizzando il suo secondo gol da ex ai viola. Per la Viola il rimpianto del pallone perso da Ikonè al limite dell’area juventina, azione da cui è partito il contropiede bianconero.

Juventus-Fiorentina 2-0 | Il sigillo di Danilo nel recupero

Era l’ultima partita in cui valeva la regola del gol in trasferta che vale doppio, per cui il vantaggio juventino in fondo cambiava poco: alla squadra di Italiano servivano due gol per andare in finale, ma senza l’opzione dei supplementari. Avvio di ripresa con la Juve in sofferenza e troppo ripiegata in difesa. Ma la Fiorentina non riusciva a sfondare il muro bianconero e i rischi maggiori arrivavano per il colpo di testa di Cabral deviato da de Ligt, ma Perin era sempre molto bravo e reattivo. La Juve insomma riponeva il “braccino” e tornava a giocare con maggior decisione. Anche con Dybala, subentrato a Morata, con un Rabiot caratterialmente deciso e capace anche di segnare al 70′, raggiunto in area da un delizioso assist di Bernardeschi. Il francese segnava ma la VAR annullava per un fuorigioco minimo, sfuggito in campo. E al 10′ c’era stato anche il palo esterno colpito da Zakaria, protagonista di un bell’inserimento, lanciato da Vlahovic.
I viola ci hanno provato fino alla fine, ma nel quarto minuto di recupero hanno invece subito il raddoppio juventino. A propiziarlo il solito Cuadrado, già decisivo all’andata: il colombiano concludeva una lunga serie di finte in area con un preciso passaggio indietro in area a Danilo, che di piatto depositava in rete. Giusto premio per un giocatore sempre più calato e partecipe nella realtà juventina. Dopo lo stop in campionato con il Bologna, una Juventus migliore, anche fisicamente. Per mantenere il quarto posto bisognerà però trovare continuità.

JUVENTUS-FIORENTINA 2-0

Reti: 32′ Bernardeschi, 90’+4 Danilo

Juventus: Perin; De Sciglio (79′ Cuadrado), Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bernardeschi (82′ Chiellini), Zakaria, Danilo, Rabiot; Vlahovic (82′ Kean), Morata (66′ Dybala). A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Pellegrini, Rugani, Soulé, Moretti. All. Allegri

Fiorentina: Dragowski; Venuti (69′ Callejon), Martinez Quarta, Igor, Biraghi; Duncan (79′ Maleh), Torreira (45′ Amrabat), Saponara (63′ Sottil); Ikone (79′ Piatek), Cabral, Gonzalez. A disposizione: Terracciano, Rosati, Bonaventura, Terzic, Odriozola, Nastasic, Kokorin. All. Italiano

Arbitro: Doveri

Ammoniti: 45’+2 De Sciglio (J), 72′ Martinez Quarta (F)


Leandro De Sanctis

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