Io lo conoscevo bene | Recensione

Io lo conoscevo bene | Recensione.
La vita, il volley e altre meraviglie completa il titolo facendo capire subito che Roberto Ghiretti ripercorre in questo libro parte della sua vita, dedicata con convinzione alla pallavolo in particolare ma al mondo dello sport in generale, avendone sempre individuato l’enorme valore sociale. La formula scelta è quella dell’intervista, con i due compagni non di merende ma di cene e di volley, a lungo vissute su fronti diversi. Ghiretti a Parma, Leo Turrini a Modena, in anni in cui la rivalità tra Modena e Parma soprattutto, era fortissima. Due amici che si conoscono e nel raccontare si divertono senza evitare allusioni e punzecchiature.
Così le confessioni di Roberto Ghiretti, estese ma suppongo non totali (perché come sosteneva il personaggio interpretato da Maurizio Ferrini di arboriana memoria, “certe cose non si possono dire“) diventano una cavalcata a ritroso nel tempo, con la giusta dose di malinconia con cui ognuno ripensa alla sua vita passata sempre troppo in fretta. Alle cose belle, alle delusioni, alle persone incontrate, a qualche errore, a qualche sogno che non si è realizzato o a valutazioni imprecise che hanno determinato scelte successive
Io lo conoscevo bene naturalmente offre tanti episodi che riguardano il grande amore della vita sportiva di Roberto Ghiretti, la pallavolo. E le tappe che hanno portato di volta in volta un atleta appassionato di limitate qualità a trasformarsi man mano in un dirigente illuminato e fantasioso, capace di portare la sua professionalità e il suo bagaglio di esperienze anche al di fuori del mondo che lo aveva visto brillare, creando una sua società (Studio Ghiretti, poi SG Plus Ghiretti & Partners) per organizzare eventi e supportare aziende e federazioni nella comunicazione.
Ecco, la comunicazione è stata sempre un punto focale dell’attività di Roberto Ghiretti, che capì subito (nel libro cita aneddoti al riguardo) che si possono fare le cose più belle, ma se non gli si dà visibilità mediatica, se nessuno o pochi se ne accorgono… Un aspetto che ancora oggi troppe realtà sportive rifiutano di comprendere.
Naturalmente il libro ha il sapore di una gustosa torta che ingolosirà ogni appassionato di pallavolo, soprattutto chi visse quegli anni così particolari e meravigliosi, l’epoca in cui la pallavolo divenne fenomeno anche popolare, abbandonando la sua piccola dimensione di nicchia e i trafiletti sui giornali, poche righe e inutili tabellini senza cifre. Soprattutto incuriosirà chi ha conservato ricordi e familiarità con quei luoghi del volley: Parma, Modena, Milano, Ravenna, Treviso . E con quei nomi: Carlo Magri, Montali, Peppone Brusi, Velasco.
Non mancano retroscena svelati su rapporti personali e campagne elettorali con annessi “tradimenti”, ogni volta che Roberto provò a candidarsi per cambiare un sistema che necessitava cambiamenti, fosse la Fipav o la Lega Femminile, l’ultimo suo tentativo. Superata anche ogni delusione, ma non il rammarico per il lungo ostracismo dal volley, per un regolamento effettivamente discutibile che ne ha tarpato le ali elettorali nell’ultima candidatura alla presidenza della Lega Femminile. E per il futuro, il sentito impegno per Special Olympics.
Io lo conoscevo bene è un libro-intervista che elude la trappola dell’autobiografia celebrativa, e conoscendo i protagonisti non poteva che essere così. Si parla anche di politica, di fede e di perdono, di oratori e di abitudini perdute, di una famiglia per la quale avrebbe voluto essere più presente.
Un libro da leggere tutto d’un fiato per sbirciare dal buco di una serratura allargata e privilegiata, nella vita sportiva e professionale di una figura probabilmente unica nel panorama dello sport e della comunicazione italiana.


Antonio Pietrangeli ha fatto scuola…

Io la conoscevo bene è il titolo di un film di Antonio Pietrangeli uscito nel 1965. La protagonista era Stefania Sandrelli e attorno a lei un cast con alcuni tra i più grandi attori dell’epoca. Il titolo scelto è rimasto nella memoria collettiva e coniugato al maschile, al femminile o al plurale ha dato origine a diverse opere letterarie. Il libro-intervista di Roberto Ghiretti e Leo Turrini, Io lo conoscevo bene – La vita, il volley e altre meraviglia, è l’ultima in ordine di tempo.
Tra i libri con questo stesso titolo Io lo conoscevo bene. Viaggio semiserio nei personaggi di Ugo Tognazzi (Cremona Produce, 2015), Io lo conoscevo bene. Storia semiseria di Gianfranco D’Angelo, eterno fanciullo (Giraldi Editore, 2022), Io li conoscevo bene di Maurizio Porro (La nave di Teseo, 2023) sul mondo del cinema e del teatro, Io le conoscevo bene, tutte le donne di Antonio Pietrangeli, di Alessandro Ticozzi, (Sensoinverso, 2022)

IO LO CONOSCEVO BENE – La vita il volley e altre meraviglie – Kriss Edizioni, 2023. 184 pagine. 15 euro


Leandro De Sanctis

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