Buongiorno Verônica | Recensione

Buongiorno Verônica | Recensione. Una serie brasiliana con una tematica forte e interessante. Buongiorno Verônica promette molto ma poco mantiene. Siamo a San Paolo, si parla di violenza sulle donne, sotto varie forme. L’agente di polizia Verônica (Taina Muller) vede suicidarsi davanti a lei, in centrale, una donna vittima di uno stupratore seriale che deruba le sue vittime e le sfregia sulle labbra servendo loro cocktail all’acido. L’evento innesca la reazione della poliziotta, che sogna e meriterebbe di diventare ispettore alla luce di quel che valgono i suoi superiori. Soprattutto perché il suicidio della donna viene vissuto con fastidio e indolenza al commissariato, nessuno crede o ha voglia di credere che quel suicidio sia solo la punta di un iceberg da scovare e perseguire.
L’intraprendenza di Verônica accende i riflettori su una delle piaghe sociali che affliggono le donne, anche in Brasile. La violenza di cui troppe donne sono vittime, anche tra le mura domestiche, all’illusorio riparo di un matrimonio.
E così la vicenda si sdoppia. da un lato le indagini per scovare lo stupratore ladro che si spaccia per italiano, dall’altro la prigione a tinte horror in cui è costretta Janete (Camila Morgado), sposata con il violento e sadico militare Claúdio Antunes Brandão (Eduardo Moscovis) che le fa reclutare le giovani vittime.

Manca l’approfondimento

Si viene a sapere tutto in fretta e la mancanza di evoluzione dei caratteri è uno dei maggiori difetti della serie, che proponendo uno sguardo sulla realtà brasiliana di donne e violenza in teoria risultava molto interessante. Ed è proprio questa la parte migliore: vedere come vengono adescate le povere giovani donne che arrivano in pullman a San Paolo cercando un lavoro, meccanismi che prevedono complicità di altre donne. Respirare quell’aria di sottomissione che in ogni ambito la donna sembra dovere all’uomo. Inoltre, c’è la copertura complice della parte malata delle istituzioni, che tollerano comportamenti violenti oltre ogni misura. Ma anche a questo proposito, nulla si sa oltre un generico fiancheggiamento protettivo.
I capi della Polizia sono sempre ambigui o sfacciatamente incompetenti (come la bella detective bionda interpretata in maniera perfino irritante nel suo… non svolgere ila professione). Insomma, tutto ciò che è chiaro lo vediamo ben presto, tutto ciò che vorremmo sapere, non lo sapremo mai, perché la serie non ce lo rivela, non approfondisce caratteri e situazioni. A partire da ciò che protegge inspiegabilmente il sadico e orrorifico marito colonnello. E se la Polizia brasiliana volge lo sguardo altrove, anche lo spettatore, deluso, avrà il diritto di guardare altro.

Buongiorno Verônica

BUONGIORNO VERONICA – Brasile, 2020. Tratta dall’omonimo romanzo del 2016 della criminologa Ilana Casoy e dello scrittore Raphael Montes. Attualmente su Netflix. Otto episodi tra i 42 e i 50 minuti ciascuno.
Regia: José Henrique Fonseca, Izabel Jaguaribe, Rog de Souza

Interpreti: Tainá Müller, Elisa Volpatto, Camilla Morgado, Eduardo Moscovis, César Mello, Antonio Grassi, DJ Amorim,
* vista in versione originale.

Leandro De Sanctis

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