Valieva e Schwazer, nulla in comune tra doping reale e doping costruito

Valieva e Schwazer, nulla in comune tra doping reale e doping costruito. La Russia e il doping continuano a tenere banco nello sport internazionale. Un marciume che arriva da lontano e che pare non accenni a dissolversi. Sulla vicenda di Kamila Valieva la Corte Arbitrale dello sport si pronuncerà domani, Problematiche supplementari sono derivate dal fatto che la pattinatrice è minorenne, ma se una atleta a 15 anni è ammessa a partecipare all’Olimpiade, deve in tutto e per tutto essere trattata come tutti gli altri atleti maggiorenni. Nel commentare la vicenda, richiamandosi al ritardo che c’è stato tra la positività trovata e la comunicazione ufficiale, c’è chi in maniera alquanto discutibile ha affermato parallelismi con il complotto reale che pose fine al ritorno vincente del marciatore azzurro Alex Schwazer.
La tempistica che ha condotto a Pechino la pattinatrice (25 dicembre il test, 8 febbraio la comunicazione della positività data dall’International Testing Agency alla Agenzia Antidoping della Russia (Rusada) ha consentito al Comitato Olimpico russo di iscrivere l’atleta chiedendo la sospensiva della squalifica.
Ben diversa e con altri soggetti la vergognosa vicenda di doping fasullo che portò all’odissea giudiziaria di cui è rimasto vittima Alex Schwazer, in seguito ad un controllo effettuato all’alba dell’1 gennaio 2016, deciso dopo la sua testimonianza al Tribunale di Bolzano. Schwazer tornò alle gare stravincendo la 50km del Mondiale a squadre (ex Coppa del Mondo) a Roma, sul traguardo delle Terme di Caracalla. La sua infrazione fu palesemente costruita ad arte, come ha certificato l’indagine dei RIS disposta dal Tribunale di Bolzano. Fu ufficializzata addirittura sei mesi dopo, il 21 giugno. Accostare il caso della Valieva, che fino a prova contraria si ritiene positiva, al caso di Alex Schwazer, le cui provette furono palesemente adulterate, è dunque valutazione sbagliata e di pessimo gusto.
Difficile, o forse fin troppo facile alla luce di quanto avvenuto e scritto in passato, comprendere la ragione di questo che con molta generosità possiamo definire errore. Agli occhi di chi è libero da condizionamenti di varia natura, la vicenda Schwazer è sempre stata chiara e per di più certificata dal Tribunale di Bolzano (Gip Walter Pelino) che applica la Legge.

Valieva positiva, il comunicato dell’Ansa

La pattinatrice russa Kamila Valieva è risultata positiva a “una sostanza vietata” in avvicinamento ai Giochi invernali di Pechino 2022 di Pechino prima di essere autorizzata dal suo Paese, ma il Cio farà appello contro tale decisione.
Il caso sarà deciso dalla Corte arbitrale dello sport prima del 15 febbraio, quando la 15enne pattinatrice dovrebbe – secondo l’attuale programma – prendere parte alla prova individuale olimpica, ha affermato in una nota l’International Testing Agency (Ias), confermando la battaglia legale della Valieva per poter continuare a competere nelle Olimpiadi.

https://www.rainews.it/articoli/2022/02/pechino-2022-cio-ribadisce-su-caso-valieva-soluzione-rapida-15a2bb6a-74f9-4545-b1bd-c0e5cec23cf0.html

https://www.vistodalbasso.it/tag/alex-schwazer/

Leandro De Sanctis

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