Atalanta-Juventus 0-0 | La piccola Juve si accontenta

Atalanta-Juventus 0-0 | La piccola Juve si accontenta

Se dovessimo dar credito alle parole spese tatticamente ignorando la realtà, penseremmo che Pioli, allenatore del Milan, stia capendo ben poco delle sue avversarie, se indica la Juventus come una pretendente allo scudetto, piuttosto che aspirante al quarto posto, ultimo valido per la prossima Champions League.

Atalanta-Juventus ha confermato quanto abbia ragione Allegri sui limiti di una squadra che è ancora ben lontana dal crescere.

A Bergamo, priva di Vlahovic e Milik, è parsa giungere per strappare un punto, più che per provare a restare nella scia del terzetto che guida la Serie A (Inter e Milan lanciatissime, Napoli che ha già recuperato lo svantaggio determinato dal suo balbettante avvio).

Atalanta-Juventus non è stata una partita particolarmente bella e i bianconeri alla fine devono essere soddisfatti del punto preso, perché avrebbe potuto andargli molto peggio: se c’è stata una squadra che ha saputo sfiorare davvero il gol, è stata l’Atalanta. Nel primo tempo, al 14′, Zappacosta ha sprecato una palla che avrebbe potuto indirizzare in gol, non a porta vuota ma con Szczesny che non avrebbe mai potuto parlarla. Danilo respinge il primo tiro di Zappacosta ma sul secondo l’atalantino si divora un gol fatto. Lo si è visto chiaramente nella ripresa dalle spalle del nerazzurro.

La Juve ha risposto con un tiro di Fagioli, un’occasione si, ma non una reale palla gol.

Atalanta-Juventus 0-0 | Bianconeri con i soliti difetti

I difetti sono stati quelli di sempre, ormai ci si deve rassegnare a rodersi il fegato ogni volta che gli juventini preferiscono toccare palla verso la propria porta, fare un giro palla in orizzontale, lento, prevedibile e spesso concluso con un appoggio sbagliato.

Un centrocampo tutt’altro che votato all’offensiva, anche se va detto che nessuno si propone mai smarcandosi e la lentezza sarebbe giustificata solo se si concludesse con verticalizzazioni, cosa che non è quasi mai avvenuta. Non solo, sono mancati anche i cross: la miseria di tre in tutta la partita e nessuno degno di nota.

L’occasione migliore se l’è inventata Chiesa, nella ripresa, ma il suo tiro dal limite ha trovato pronto Musso.

E la vittoria l’ha invece avvicinata l’Atalanta: il calcio di punizione di Muriel che Szczesny con una prodezza è riuscito a deviare sulla traversa (la ribattuta che ha causato il corner era comunque fuori dallo specchio). L’Atalanta avrebbe potuto segnare anche con Koopmeiners per due volte, soprattutto nella seconda quando ha calciato alle stelle una palla invitante arrivatagli dopo un cross di Bakker, lasciato scappare con estrema leggereza da Gatti.

 Parlando di singoli, Chiesa e Szczesny sono stati i migliori in casa bianconera (se solo Chiesa imparasse a tirare prima e a scegliere la parte giusta quando conclude i suoi dribbling…). Positivo McKennie, soprattutto in fase difensiva. Fagioli troppo timido (deve tirare di più da fuori area) ma per le ragioni di cui si parlava non c’è da stupirsi se non osa verticalizzazioni. Locatelli molto presente, anche con qualche giocata di classe. Gatti fino all’errore su Bakker sembrava aver superato la serataccia contro il Sassuolo. Cambiaso continua a non convincermi: inesistente in avanti e spesso leggero nelle coperture. Non capisco perchè dopo questa serie di partite negative continui ad essere titolare, preferito a Kostic e Iling Jr. Kean ha giocato un primo tempo combattivo, spegnendosi alla distanza, anche per assodata solitudine. Tra i nuovi entrati sono piaciuti Weah e Rugani, non ha brillato Miretti, Kostic ha provato ad alzare il ritmo (ma nel deserto), Yildiz non ha avuto modo di mostrare le sue qualità.

Aspetto negativo le due ammonizioni, di nuovo rimediate da Danilo e Rabiot. Presto saranno in odor di squalifica, si spera non nelle partite più importanti.

Delusione quindi per ciò che la Juventus non ha mostrato (a cominciare dalla voglia e dalla convinzione di poter vincere). Ma soddisfazione per il pareggio, perché stavolta se c’era una squadra che è andata vicina ai tre punti, è stata l’Atalanta. In ottica quarto posto può essere un punto da non disprezzare, in attesa, si spera di tempi migliori. L’idea di una Juve da scudetto, lasciamola agli incompetenti che spesso (forse anche strumentalmente) imperversano in tv.

 ATALANTA-JUVENTUS 0-0

ATALANTA: Musso; Toloi, Djmisiti, Scalvini (20′ st Kolasinac); Zappacosta (37′ st Holm), De Roon, Ederson, Ruggeri (41′ st Bakker); Koopmeiners, Lookman (20′ st Muriel): De Ketelaere (37′ st Pasalic). A disp.: Carnesecchi, Rossi, Palomino, Zortea, Hateboer, Adopo, Miranchuk. All.: Gasperini

JUVENTUS: Szczesny; Gatti, Bremer (39′ st Rugani), Danilo; McKennie (39′ st Weah), Fagioli (23′ st Miretti), Locatelli, Rabiot, Cambiaso (23′ st Kostic); Kean (30′ st Yildiz), Chiesa. A disp.: Pinsoglio, Perin, Huijsen, Nicolussi Caviglia, Iling-Junior, Mancini.

Arbitro: Chiffi

Ammoniti: Rabiot (J), Danilo (J), Holm (A)

Note: recupero 1’+4′

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Leandro De Sanctis

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