CINEMA Mamma o papà?

Mamma o papà? La locandina

MAMMA O PAPA’ – Regia: Riccardo Milani. Interpreti: Antonio Albanese, Paola Cortellesi, Matilde Gioli, Stefania Rocca, Carlo Buccirosso, Anna Bonaiuto, Claudio Gioè, Roberto De Francesco.

Fosse stata una sceneggiatura di un episodio dei Simpson, avrebbe anche fatto ridere. Ma una volta proposto lo spunto di partenza che deve reggere la storia, il film diventa a dir poco irritante, se non patetico, per la sua totale distonia con ogni parvenza di situazione reale. Il dilemma è serio, il tentativo di buttarla a ridere inevitabilmente apprezzabile, ma lo svolgimento del tema risulta un autentico pasticcio di nessuna credibilità. Una serie di gag fastidiose, inverosimili e posticce, atti di questa guerra in famiglia tra coniugi civili e tolleranti che dovrebbero strappare risate ma al massimo suscitano iniziali sorrisi, e man mano sempre più insofferenza. Anche perchè inizialmente ci si chiede come mai genitori tanto “illuminati” tollerino quei comportamenti nei figli maggiori.
D’accordo la fiction, ok piegare la verosimiglianza alla necessità di far ridere, ma a parte che l’obiettivo non è quasi mai raggiunto, un minimo di intelligenza andrebbe accreditato perfino allo spettatore più ingenuo e abboccone.
Genitori che non hanno scoperto che i cellulari possono anche essere silenziati, almeno quando si sta in riunione di lavoro o si assiste ad un torneo di scacchi. Genitori che fanno a gara a mettere in difficoltà i figli di fronte agli amici in maniera insopportabile.
Beh, se questa è una coppia di genitori civili, viene da osservare che nemmeno il più incivile dei genitori farebbe ai figli ciò che i coniugi di questo film fanno ai loro, nel corso di questa battaglia senza esclusione di colpi per farli dare in custodia all’altro. Nemmeno a figli maleducati e antipatici (almeno due su tre) come quelli della coppia Albanese-Cortellesi in questo film.
Nella scorsa stagione il cinema italiano ha partorito qualche gioiello di commedia, questa confezionata sulle famiglie divorziande andrà invece dimenticata in fretta. Eppure sia la Cortellesi che Albanese sanno cosa significa recitare in commedie dai risvolti sociali apprezzabili e significativi. Ma non è stato questo il caso.

Ps: ho trovato che l’unico guizzo divertente sia stato abbinare la colonna sonora western morriconiana al ghigno della Cortellesi quando esce dall’ospedale avendo scoperto che il marito…

http://leandrodesanctis.blogspot.com/2013/07/cinema-come-non-si-scrive-una-recensione.html?spref=fb

Leandro De Sanctis

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