Palazzetto dello Sport, si riaprirà con la pallavolo

Palazzetto dello Sport, si riaprirà con la pallavolo. E questa è una bella notizia. Dopo la lunghissima attesa, perché con il sindaco Raggi l’impianto fu sottratto allo sport e messo al bando, più che a bando. In ogni caso ora pare che il secondo impianto costruito per l’Olimpiade di Roma 1960, sia pure non ancora con capienza piena per i lavori di ristrutturazione, possa riaprire per ospitare il campionato della Roma Volley Club femminile, neo promossa nella A1 di pallavolo.
Oltre all’augurio di positivi risultati sportivi che rivolgo al tecnico Giuseppe Cuccarini e alle pallavoliste giallorosse, mi permetto un augurio anche alla società, affinché risolva la problematica che affligge chi scrive i comunicati della sua società, che contrariamente alla squadra, non ha compiuto il minimo salto di qualità richiesto per non far fare brutte figure al club.
Confesso una certa stanchezza nel dover evidenziare ogni volta gli strafalcioni comunicativi riguardanti il Palazzetto dello Sport, questo si che è il nome con cui la cittadinanza romana lo conosce. Non stiamo parlando di un linguaggio da bar o adolescenziale sub culturale, avvezzo a storpiare o abbreviare nomi a piacimento. Qui si parla di comunicazioni che nascono da club o istituzioni, scritte o verbali.
E non è una scusante il fatto che anche il sindaco Gualtieri prenda fischi per fiaschi, in qualche rara occasione in cui ha palesato la sua presenza in relazione alla questioni cittadine (che spesso e malvolentieri ne devono lamentare l’assenza pratica: dai cinghiali padroni di certi quartieri al mancato ritiro perfino della spazzatura da riciclare – plastica e carta – per cui non c’è la scusante del termovalorizzatore) o che l’assessore allo sport Onorato abbia a lungo sbagliato, come molti suoi predecessori, fin dai tempi del sindaco Alemanno.
Il comunicato con cui viene annunciata la campagna abbonamento da un lato fa rabbia, dall’altro fa perfino ridere, per la faccia tosta e la tenacia con cui chi lo ha scritto intendere difende i suoi errori. Si ha l’ardire di scrivere, in un comunicato a firma Roma Volley Club, che il Palazzetto dello Sport sarebbe conosciuto da tutti i romani con quel nome sbagliato che continua a essere utilizzato nei comunicati della società. Perfino ora che il vero e unico Palazzetto dello Sport, riapre. E in un momento in cui le istituzioni chiedono alla stampa di chiamare Palazzo dello Sport l’impianto dell’Eur, il più grande costruito per i Giochi di Roma 1960. Per abbandonare la dizione legata al precedente sponsor. Anche se, a differenza del Palazzetto, l’appellativo PalaEur nacque a fu adottato a lungo per comodità di titolazione, riferendosi alla vasta zona in cui sorgeva.
Non so perché la dirigenza della Roma Volley Club continui a tollerare questo grossolano ed evitabile errore e non avverta, come dire, un minimo di imbarazzo. Forse non gli dà il giusto peso. Cosa costerebbe attenersi alla realtà? Non so se chi ha scritto questo comunicato che sotto potete leggere (ripreso dalla stampa al quale è stato inviato) ambisce suscitare risate come una stand up comedian con la frase “conosciuto da tutti i romani come...e giù il nome inesistente. Se così fosse suggerisco allora la platea di “Rido poco” a Largo Venue, quartiere Pigneto.
Nel cuore di Roma è il titolo della campagna abbonamenti per vedere le lupacchiotte (Wolves): nel cuore di Roma c’è ancora una voragine di ignoranza che andrebbe colmata. Perché la grandezza è fatta anche di piccole cose e spesso si vince partendo dalla cura dei dettagli.

Palazzetto dello Sport, nome vero e nome sbagliato
(spiegato a un bambino di 6 anni…)

C’è un passaggio della celebre canzone di Antonello Venditti, Roma Capoccia, che fa al caso nostro per provare a far capire la differenza tra un nome reale e istituzionale, e un appellativo che non apparirebbe mai in un documento ufficiale.
Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui
Vedo la maestà der Colosseo
Vedo la santità der cuppolone
*
(*o cupolone)

Ecco, er cupolone sarebbe la Basilica di San Pietro. Er cupolone si che è conosciuto dai romani, ma non troverete questo appellativo su nessuna mappa, di carta o su google map, su nessun documento della Chiesa o di qualsiasi Stato. Ecco, un bambino di sei anni ha capito la differenza. Possibile che chi parla e scrive del Palazzetto dello Sport non si renda conto che dovrebbe scriverlo utilizzando il suo nome? Parafrasando il compianto Lucio Dalla (“nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino” cantava in Disperato erotico stomp), lo capisce anche un bambino…

Il comunicato della Roma Volley femminile
(per parte della stampa)

Parte la Campagna Pre-Abbonamenti con lo slogan che diventerà poi l’hashtag # che accompagnerà la squadra per tutta la stagione insieme allo storico #lasquadradiroma.
Le Wolves stanno conquistando sempre più il cuore degli appassionati romani e quest’anno, grazie anche all’impegno dell’amministrazione comunale, torneranno finalmente a giocare il campionato di serie A1 femminile , nella casa naturale del volley e del basket nella capitale, il bellissimo Palazzetto dello Sport di Piazza Apollodoro, conosciuto da tutti i romani come PalaTiziano. (chi sa, cerchi di trattenere risate e sghignazzi, ndr)
Torna così a Roma il più bel campionato di pallavolo femminile del mondo e la squadra di Roma si prepara ad affrontarlo con un nucleo solido composto da staff, interamente confermato, e 8 giocatrici protagoniste della trionfale stagione che ha visto le Wolves conquistare Coppa Italia di serie A2 e promozione in serie A2; la società si è mossa con attenzione sul mercato per rinforzare la squadra con 5 nuovi innesti di grande qualità.
La Campagna Pre-Abbonamento prevede un prezzo promozionale per chi acquista entro il 14 agosto, sostanzialmente abbonandosi alle 14 gare della stagione regolare, 5 risulteranno gratuite; detto con uno slogan da supermercato: “paghi 9, prendi 14”.
I prezzi degli abbonamenti vanno dai 90 € per Curva Numerata e Tribuna Il Branco, che scendono a 63 € per i giovani da 8 a 18 anni, al Parterre, il settore più caro, a 262 €.
Confermata la disponibilità del PalaTiziano (nome inesistente nella toponomastica, si chiama Palazzetto dello Sport, ndr) dalla prima gara casalinga ufficiale, rimane da definire esattamente a quanto potrà essere limitata la capienza dell’impianto fino al completamento di tutti i lavori.

Leandro De Sanctis

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