Il Grinta, film | Recensione

La prima trasposizione cinematografica, firmata da Henry Hathaway nel 1969, fruttò l’unico Oscar della carriera a John Wayne, nei panni dello sceriffo Rooster Cogburn detto Il Grinta. Nel 2010 i fratelli Joel e Ethan Coen hanno realizzato un’altra versione del film, prendendo confidenza con quel genere western che avrebbero sublimato in varie sfaccettature nel recente La ballata di Buster Scruggs.
Il Grinta dei fratelli Coen, visibile ora su Netflix, affida a Jeff Bridges il personaggio del Grinta, con benda nera sull’occhio perduto e accento strascicato di uno sceriffo quasi perennemente alticcio, se non ubriaco. Il ranger del Texas è Matt Damon, la ragazza, scelta in estenuanti provini tra 15.000 candidate, è una delle carte vincenti del film perché Hailee Steinfeld dà al suo personaggio uno spessore particolare: saccente, astuta nelle trattative, linguaggio forbito che suscita ironia, spiazzante per gli interlocutori e godibile per lo spettatore.
Un western anche crudo, atipico ma lineare nel suo svolgimento. Strada facendo mostra scampoli di quell’epoca: impiccagioni tra gli applausi, processi, fuorilegge, paesaggi selvatici e pericolosi. E quel senso di vendetta, o di giustizia, che anima la quattordicenne Mattie Ross a cui hanno ucciso e derubato il padre. E’ intenzionata a scovare l’assassino e fargliela pagare (qui ha il volto di Josh Brolin).
Un contributo apprezzabile al genere, un buon film di intrattenimento che ha il pregio di essere ben girato e di non far morire un’epopea cinematografica che ha partorito tanti gioielli. Il western non è affatto un genere da sottovalutare o snobbare. Inutile dire che per la recitazione della ragazza e per il modo di parlare, dialetto accentuato dall’alcool, di Jeff Bridges e Matt Damon, andrebbe goduto in edizione non doppiata.

Ethan Coen spiegò le differenze

Ethan Coen spiegò: «Il libro è interamente raccontato da una ragazza di 14 anni. Quel tipo di cosa rovescia la sensazione che ti dà, in un certo modo. Penso che il libro sia molto più divertente di quanto lo fosse il film, quindi penso che, purtroppo, abbiano perso un sacco di humor, sia le situazioni che la sua voce. Termina anche in modo diverso rispetto al film. Si vede il personaggio principale – la bambina – 25 anni dopo, quando lei è un’adulta. Un altro punto che è un po’ diverso dalla trasposizione cinematografica – e forse questo è solo a causa del tempo in cui fu realizzata – è che è molto più duro e violento di quanto il film rifletta. Il che fa parte di ciò che è interessante di questo

Il Grinta, la scheda

IL GRINTA – True Grit. Regia: Joel e Ethan Coen. Interpreti: Jeff Briidges, Matt Damon, Josh Brolin, Hailee Steinfeld. 2010, Durata; 110 minuti. Tratto dal romanzo di Charles Portis.
* visto in versione originale con sottotitoli.

Il Grinta, trailer originale

Leandro De Sanctis

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