Everything Everywhere All At Once | Recensione

Everything Everywhere All At Once | Recensione.
Non ho mai considerato gli Oscar come indicatori di valori assoluti cinematografici. Troppi grandi film e grandi interpretazioni ignorate o sottovalutate, spesso opere al contrario sopravvalutate o spinte da manovre di marketing assai lontane dal valore dei film. Una specie di gioco insomma, con cui si alimenta la passione del cinema e la voglia di spendere per recarsi in sala.
Ma aver dato quest’anno sette Academy Awards al film Everything Everytime All At Once significa sprofondare al punto più basso della storia almeno recente dell’Oscar. E nel coro di chi attingendo alla fantasia s’industria a trovare segnali, messaggi, significati ci vorrebbe il ragionier Fantozzi che alza la mano e grida esasperato: Per me è una cagata pazzesca.
Come e perché questo film brutto, lungo e noioso abbia incassato tanta ammirazione e sette Oscar resterà un mistero. Si sostiene che è un film che dovrebbe attirare nei cinema la gioventù ma a me fa venire in mente la patetica politica di chi nel calcio e nello sport per attirare i giovani ha definito reso sport i videogiochi o altre discipline amene, magari anche belle e divertenti da praticare, ma assai lontane dal concetto di sport, come lo definisce il dizionario e come andrebbe interpretato.


Everything Everywhere All At Once, lungo, brutto e noioso

In realtà questa non è una recensione ma per una volta analisi e riflessioni lasciano il posto alla rabbia e al malumore che la visione di questo insopportabile e interminabile pasticcio ha suscitato. Due ore e venti minuti sprecati, rubati ad altre più gratificanti visioni. Pensando a film di ben altro spessore che ho visto di recente e che erano a vario titolo tra le nominations degli Oscar 2023, opere come A quiet girl, Gli spiriti dell’isola, Living, Close, The whale, non riesco a capire come abbia potuto essere esaltato questo Everything Everywhere All At Once: per dirla brutalmente penso che almeno sei statuette su sette siano usurpate e immeritate, escludendo il riconoscimento per il montaggio, che unisce scene psichedeliche, coreografie di combattimenti straviste, risucchiamenti nei vari vortici temporali, appunto di ogni cosa e in ogni dove.

Nel coro di osanna, le voci critiche hanno visto giusto

Qualche lettura mi ha consolato. Non tutti i critici si sono piegati al corso degli Oscar. Non a caso nel coro osannante di rito che accompagna ogni trionfo, c’è stato anche chi ha avuto la schiettezza di andare controcorrente e mi ha fatto sentire meno solo. Perché guai a far pensare che non si è capito, che non si è saputo cogliere il messaggio: c’è anche chi per fortuna, pur scrivendo su pagine che raramente propongono analisi realmente interessanti preferendo i più popolari testi-spot, non si è trattenuto dal dire ciò che io e non solo io pensiamo dopo aver visto il film Oscar 2023.
Già dopo le undici nominations, Federico Pontiggia aveva scritto (Ciak, marzo 2023, pagina 19): “Non possiamo dire chi vincerà ma dobbiamo dire chi, forse, ha già perso: il cinema. Per come l’abbiamo conosciuto e per come meriteremmo di conoscerlo ancora”.
Appunto, non è questo il cinema che dà emozioni, che suscita riflessioni, che non esprime in maniera banale valori e filosofie, che non indaga con un approccio adeguato tematiche importanti.
Ma poi, parlando di Everything Everywhere All At Once si può ridurre il tutto sottolineando la noia e l’irritazione che il film suscita, scegliendo l’incursione nel multiverso senza trovare il verso giusto. Ne sarebbe bastato uno… Brutto, lungo e noioso: parafrasare il titolo di un bellissimo film di Ettore Scola è probabilmente il modo più sbrigativo e sintetico per definire il film Oscar 2023. Il cinema è altrove, non c’è multiverso che tenga…

Everything Everywhere All At Once

Everything Everywhere All At Once – Stati Uniti 2022. * versione originale con sottotitoli.
Regia: Dan Kwan, Daniel Scheinert
Interpreti: Michelle Yeoh, Stephanie Hsu, James Hong, Jamie Lee Curtis. Tallie Medel.

Leandro De Sanctis

Torna in alto