Designated survivor, serie tv | Recensione

Vedendo le prime puntate di Designated survivor (il sopravvissuto designato) ho pensato che il personaggio interpretato da Kiefer Sutherland, Tom Kirkman, era il tipo di presidente che gli Stati Uniti, o meglio la parte sana degli americani, avrebbero desiderato avere. Altro che Trump. Ho trovato molto interessante la prima stagione della serie, vista su Netflix in edizione originale. Al netto di tutta l’immancabile retorica americana che evidentemente non riescono proprio ad attenuare quando si tratta di scrivere un copione cinematografico, Designated survivor mi ha catturato un po’ per la peculiarità del tema, di fantasia ovviamente (al punto che il Presidente non è né Repubblicano né Democratico, ma indipendente) un po’ per le modalità che strada facendo si sono manifestate.

Complotti e suprematisti bianchi

Un mix che partendo dal mega attentato e dal lavoro dell’FBI (con l’avvenente Maggie Q a riempire gli occhi e lo schermo) ha tirato in ballo realtà come i suprematisti bianchi, i complotti che hanno sempre fatto parte della storia americana, reali o immaginati che fossero.
E guardando il Presidente per caso, impariamo a vedere come si agisce in politica, come si decidono le cose nello Studio Ovale e nelle camere della guerra. Assistiamo ai trucchi e ai compromessi che vengono attuati per sciogliere i nodi, senza potersi fidare realmente di nessuno, con avversari politici subdoli o manifesti, doppiogiochisti e giornalisti che talvolta diventano strumenti inconsapevoli della sovversione. E fatti secondari del privato possono rischiare di assumere una valenza politica fuori controllo. Ingiustamente, aggiungerei.
E ancora la gestione di ambasciatori poco limpidi o blitz di guerra pericolosi per tutti, a cominciare da un’opinione pubblica che pensa in maniera sconcertante agli occhi di chi è più razionale.
Cose che ai nostri occhi appaiono marginali o comunque non fondamentali, vengono rappresentate come peccati gravi perché cambiano il giudizio degli americani. E non ci fanno una bella figura, avallando il pensiero di chi ritiene parte del popolo statunitense ancora molto bigotto e arretrato, puritano e incapace di distinguere il vero male dalle apparenze.

Un Presidente diverso

La prima stagione è la più bella ed interessante. Poi certi elementi iniziano a ripetersi e il fascino si disperde, una volta che si è fatta l’abitudine agli incontri rapidi, alle chiacchiere camminando in corridoio da un ufficio all’altro (ma davvero portavoce ed entourage fanno così? Mi pare strano).
Kiefer Sutherland vuole essere un presidente anche familiare, dal licenziamento allo Studio Ovale in un giorno, sente il peso del ruolo ma non vuole dimenticare la famiglia, la bella moglie Natascha McElhone i due figli. Adan Canto. Kal Penn e Ilaria Ricci sono protagonisti dello staff presidenziale, funzionali e di impatto per fidelizzare e incuriosire lo spettatore.
E nel corso delle tre stagioni (non rovinerò la visione disquisendo sull’epilogo della serie) si toccano tanti temi, dalle minoranze omosessuali ai latino americani e alla loro presenza negli Usa. Al problema della diffusione indiscriminata delle armi e delle vittime che da ciò ne derivano. I rischi di una guerra batteriologica, quanto mai di attualità anche in questi giorni di isolamento per il Covid-19. Ma spesso emerge anche l’atipicità degli Stati Uniti d’America, con i singoli stati che hanno una propria autorità e che spesso si ribellano al potere centrale, mettendolo in grave imbarazzo se non pericolo. Una realtà strana agli occhi dello spettatore europeo. Ma Designated survivor è un utile tuffo nel fantasy politico e almeno la prima stagione si può vedere con gusto.

Designated survivor, trailer originale

https://www.youtube.com/watch?v=N_f1v0Nx5Sw

Designated survivor, la scheda

DESIGNATED SURVIVOR – Serie Tv ideata da David Guggenheim, tre stagioni, 53 episodi da circa 45 minuti ciascuno, su Netflix.
Interpreti: Kiefer Sutherland, Natascha McElhone, Adan Canto, Ilaria Ricci, LaMonica Garrett, Tanner Buchanan, Kall Penn, Maggie Q, Paolo Costanzo, Zoe McLellan.
*visto in edizione originale con sottotitoli.

Designated survivor, tre stagioni, serie tv su Netflix. Il sopravvissuto designato è il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America
Designated survivor, tre stagioni, serie tv su Netflix

Leandro De Sanctis

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