Juventus in arancione, la terza maglia 2020-21

Juventus in arancione, la terza divisa per la stagione 2020-21. Primo kit a strisce “pennellate” regolarmente, nere su bianco; seconda divisa di colore blu spento, terza appunto in arancione ma “graffiato” da macchie nere stile mimetico o quasi. Le scelte degli ultimi anni, cromaticamente tutt’altro che impeccabili se non proprio discutibili, ci hanno ormai abituato ad ogni sorpresa. Perfino ad avere una divisa stilisticamente bella ma senza le strisce bianconere che hanno sempre caratterizzato la Juventus da quando le adottò. Ormai si sa che è solo una questione di soldi, maglie nuove ogni anno per indurre i tifosi a comprarle e chi gioca a Pes o alla PlayStation a comprarsi il nuovo gioco con le divise che ogni settimana si vedono in tv.
Inutile quindi attaccarsi ad una maglia, o farsi il sangue amaro per una brutta maglia. Il gusto, la gioia o la delusione per la foggia della divisa, è destinata a durare più o meno dodici mesi.
Nel tempo la Juventus ha avuto spesso bellissime seconde maglie, diventate anche dei talismani: come dimenticare la maglia blu con il bordino bianconero con cui la Juventus di Trapattoni conquistò a Bilbao la sua prima coppa Uefa nel 1977? O la maglia gialla con colletto blu con cui si vinse la Coppa delle Coppe battendo in finale il Porto.
Un tempo era sulle seconde divise che si scatenava la fantasia, che si dava libero sfogo agli esperimenti o alle varianti cromatiche.
Oggi in un negozio ho visto e toccato la prima maglia della nuova Juventus: sostengono che sia stata pensata per farla indossare nel tempo libero (beh, certo, difficile ipotizzare che sul posto di lavoro, chi ce l’ha, si possa indossare la divisa della squadra del cuore senza rischiare…) ma vista da vicino l’ho trovata in realtà abbastanza brutta. Per il mio gusto s’intende. Quelle tre pennellate incerte sviliscono la classicità (parola che per i creativi ha lo stesso effetto dell’aglio e degli specchi per i vampiri) delle strisce bianconere, che hanno reso bellissime tante maglie in un passato lontano e vicino.
La seconda divisa ha un colore un po’ spento, ma risulta elegante. Non so quante volte la Juventus scenderà in campo con la maglia arancione, mi auguro all’Olimpico con la Lazio e con il Napoli (l’accostamento tra le prime divise lo suggerisce) che giocando in biancoceleste e in azzurro non potrebbero distinguersi dall’azzurro spento della divisa juventina da trasferta.
Amo molto l’arancione, così come il verde acido, ma avrei gradito non ci fossero quei graffi neri ad incasinare e svilire. In tv l’effetto cromatico dell’arancione non è certamente ideale, producendo, nel movimento, quelle sbavature fastidiose e poco telegeniche. Un po’ come il verde acido, o verde evidenziatore, che la Juve adottò come terza maglia anni fa, giocandoci forse solo una volta, in casa dell’Atletico Madrid. nonostante come maglia alternativa fosse piuttosto bella. Ma in tv non veniva bene.

Le strisce a zigzag dell’Inter

Ci si può consolare, comunque, pensando a qualche scempio visto in casa d’altri. L’Inter ha permesso che fosse rovinata la sua divisa a righe nerazzurre, accogliendo strisce a zigzag che sembrano dipinte alzando troppo il gomito… Ma forse in casa Inter sanno già che vinceranno lo scudetto e festeggeranno molto, così che brindisi dopo brindisi, quelle strisce a zig zag si trasformeranno in strisce continue dinanzi agli occhi nerazzurri.

Arancione mimetico, ecco la terza maglia della Juventus 2021
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 La prima maglia della Juventus 2020-21 indossata di Dybala
La prima maglia della Juventus 2020-21 indossata di Dybala
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Leandro De Sanctis

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