ROMA La task force della “monnezza” ha sconfitto l”AMA

 Alla vigilia di Natale avevo letto sui quotidiani le dichiarazioni fiere dell’AMA, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Roma. Si annunciava una task force per le feste.
Parole, parole, parole. Come troppo spesso capita. In realtà già alla vigilia delle festività, il fatto che non fosse stata ritirata la plastica e la carta che iniziava a tracimare dai cassonetti mi aveva fornito elementi di forte scetticismo. Confermati dalle immagini che vedete. 
Si salvano i cassonetti dell’umido, in cui oggi ho visto gettare una scatola da una ineffabile signora, che alla mia osservazione, ha reagito con un… “Ma non ci si capisce più niente, ci confondono con tutti questi cassonetti”. Senza fermarmi mi sono limitato a ricordarle che: “Basta leggere cosa c’è scritto sulla fiancata dei cassonetti e, se non è daltonica, guardare i colori che li caratterizzano”.

Detto questo, temo che in questa circostanza, dicembre 2014, la task force dell’Ama sia stata nettamente sconfitta dalla task forse della “monnezza” quotidiana. Noi il nostro lavoro di cittadini lo facciamo, riempiendo casa di cestini e secchi vari (umido, carta, indifferenziata, plastica, vetro). Con la macchia di quello stuolo di imbecilli che getta i giornali nel cassonetto della carta, ma belli impacchettati nella busta di plastica…


Per tacere di quella vox populi secondo la quale una buona percentuale di plastica viene gettata, ancora oggi, nell’indifferenziata, vanificando le finalità di riciclo ecologico e il lavoro che in ogni casa richiede lo smaltimento differenziati dei rifiuti. In parole povere, prendendo in giro i cittadini.

Leandro De Sanctis

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