Il sindaco Gualtieri, la Coppa Italia della Roma e la solita gaffe sul Palazzetto.
E’ sempre un peccato quando l’ignoranza e la superficialità prevalgono sull’esattezza. Chiamare le cose con il proprio nome era una delle cose che un tempo si insegnavano a scuola, fin dalle Elementari. Da tanti, troppi anni ormai, sperare di veder citare il Palazzetto dello Sport di Piazza Apollodoro, uno degli impianti olimpici costruiti per l’Olimpiade di Roma 1960, sottoposto al vincolo dei Beni Culturali, è ormai diventata un’utopia. A qualsiasi livello. Nemmeno chi fa sport spesso ne conosce il nome e a causa di una errata e sbagliatissima semplificazione, iniziò l’abitudine pessima di ribattezzarlo, di chiamarlo con un nome che non esiste in nessuna documentazione certificata: l’orrendo PalaTiziano.
In occasione della presentazione del trentennale di Volley Scuola, una delle tre ragazze della Roma Volley Club lo ha chiamato così. Visto che, si spera, da settembre anche le ragazze giallorosse potrebbero tornarci a giocare, sarebbe il caso che qualcuno glielo dicesse che non devono storpiare e stravolgere il nome del Palazzetto dello Sport. L’impianto è quello, il PalaTiziano non esiste.
La cosa triste è che nemmeno la politica comunale è immune da questa malattia dell’ignoranza. Ci cadde l’ufficio stampa dell’assessore Alessandro Cochi, giunta Alemanno, che una volta informato e sollecitato, si scusò. E’ caduto inizialmente nell’errore anche Alessandro Onorato, attuale assessore allo sport di Roma Capitale, che apprezzabilmente ha saputo nel tempo correggersi ed oggi non sbaglia più.
Gli rivolgerei un appello personale affinché esorti il sindaco Gualtieri ad adeguarsi. Da qui a quando riaprirà dopo la chiusura decretata dalla giunta Raggi per lavori quasi infiniti, se ne riparlerà e sarebbe imbarazzante mostrare un sindaco che non sa nemmeno di cosa parla quando cita il Palazzetto dello Sport. Lo ha fatto ieri in occasione del ricevimento in Campidoglio della Roma Volley Club Femminile, vincitrice della Coppa Italia di Serie A2.
Sbaglia chi pensa che sia una gaffe marginale, se si applica questa superficialità citando un impianto sportivo, figuriamoci come si possono affrontare altri più importanti temi di questa povera Roma, sporca e trascurata, Capitale di disservizi che finiscono per oscurare la sua infinita bellezza, che dovrebbe consentirle di vivere non dico solo di turismo, ma quasi…
I Beni Culturali dissero che non si poteva cambiare nemmeno il colore dei seggiolini del Palazzetto nato per i Giochi di Roma’60 e poi perfino sportivi e politici gli cambiano il nome?
Rivolgo un appello anche ai dirigenti della Roma Volley Club: al presidente Pietro Mele, al direttore generale Roberto Mignemi e anche al tecnico Giuseppe Cuccarini. Fate sapere alle vostre ragazze come si chiama l’impianto dove giocheranno, pregatele di impararne il nome e di ripeterlo correttamente in ogni intervista o dichiarazione pubblica.
Il comunicato della Roma Volley Club
Dal campo al Campidoglio. La Roma Volley Club è stata ricevuta in data odierna dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dall’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato e dalla Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli presso la Sala Giulio Cesare per la recente vittoria della Coppa Italia di serie A2. L’appuntamento è stato occasione per condividere con le istituzioni e la città le emozioni di un traguardo, che rappresenta solo la prima tappa di un percorso che ambisce all’obiettivo massimo, il ritorno in serie A1. Al termine degli interventi previsti, l’Assessore Onorato e la Presidente Celli hanno premiato le giocatrici della squadra romana con la medaglia del Natale di Roma. Sono intervenuti in apertura il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport Turismo e Moda del Comune di Roma, Alessandro Onorato. A seguire hanno preso la parola la Presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli e l’Ambasciatore d’Albania Sig.ra Anila Bitri Lani. Per la Roma Volley Club si sono espressi Roberto Mignemi, Direttore Generale, il Presidente Pietro Mele, il Direttore Sportivo Barbara Rossi, il primo allenatore Giuseppe Cuccarini e la capitana della squadra Marta Bechis.
Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri
“È un onore per noi ricevere nella casa delle romane e dei romani una realtà sportiva cittadina così sana e virtuosa. La città ringrazia la Roma Volley femminile per questa bellissima vittoria sportiva che ci rende orgogliosi e le fa un grandissimo in bocca al lupo per il prosieguo della stagione. Da parte nostra siamo felici di annunciare che dal prossimo settembre il PalaTiziano potrà tornare ad essere la casa della pallavolo romana: è stato un lavoro duro e faticoso di cui ringrazio l’assessore Onorato ma ormai siamo alle ultime battute. Grazie ragazze, Roma è fiera di voi.”
L’assessore allo Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato
“Siamo felici di onorare in Campidoglio, che è la casa di tutti i romani, questo grande traguardo della Coppa Italia. Ragazze romane e romane acquisite, che hanno iniziato la carriera altrove e che si sono innamorate della nostra città e ne indossano con orgoglio il nome sulle maglie in campo. Complimenti alla società, che ha saputo creare un gruppo sano, coeso e determinato. Non si vincono tante partite se non c’è anche questo spirito. Bene che le donne siano apripista del grande ritorno dello sport professionistico nella nostra città. A Roma non c’è un gender gap, l’unico gap è l’impiantistica sportiva su cui stiamo lavorando giorno e notte. Il palazzetto di Viale Tiziano da settembre sarà pronto: sono in corso gli ultimi lavori grazie al finanziamento aggiuntivo di 2,2 milioni di euro che abbiamo dovuto stanziare per riaprirlo davvero e restituirlo all’uso delle società professionistiche romane che militano nelle massime serie. Per Roma sarà un anno di importanti appuntamenti sportivi legati alla pallavolo, dalla finale della Coppa Italia agli Europei maschili. Occasioni importanti che sostengono la diffusione anche dello sport di base, generando ricadute significative sull’economia e sull’indotto”.
Roberto Mignemi, direttore generale della Roma Volley Club:
“Ringraziamo Sindaco e Assessore per averci accolto in una prestigiosa cornice come quella del Campidoglio. Siamo venuti qui in ottobre e abbiamo presentato il nostro programma ‘elettorale’ con l’obiettivo di portare in alto il nome della città di Roma. Ad oggi, il primo obiettivo lo abbiamo raggiunto: abbiamo vinto tutte e 19 le partite partite stagionali, 16 in campionato e tre in Coppa. Tuttavia, non vogliamo di certo fermarci qui. Puntiamo infatti a proseguire su questo trend per arrivare al traguardo principale che ci siamo prefissati: riportare Roma in A1.”
“Vogliamo farci promotori della ripartenza dello sport di alto livello nella Capitale. Come? Attraverso strette sinergie che coinvolgano istituzioni, territorio, società e realtà imprenditoriali locali. Caposaldo fondamentale restano gli impianti, che devono essere hub di eventi sportivi e non, attraverso i quali sarà per noi possibile consolidare la forza del nostro progetto, senza dimenticare lo sviluppo dello sport di base e delle grandi realtà legate alle altre discipline sportive, che come noi meritano l’opportunità e i mezzi per mettersi in gioco nel miglior modo possibile. E, come dice sempre Alessandro Onorato, Viva Roma Sempre.
Pietro Mele, presidente della Roma Volley Club:
“Che questo risultato sia il primo di una lunga serie. Stiamo ottenendo fantastici risultati, superando molti problemi con il nostro approccio propositivo che da anni mettiamo in campo. Il nostro obiettivo resta quello di proporre nel miglior modo possibile il progetto che con dedizione e fatica portiamo avanti, nella speranza di attrarre l’interesse di realtà che condividono i nostri stessi principi e valori. Ribadendo l’ambizione della società di far ritorno nella massima serie e affrontarla al meglio delle proprie possibilità, resto convinto che il nostro lavoro meriti un adeguato supporto da parte della città di Roma, delle istituzione e delle imprese.”
Elisa Malomo (addetta stampa Roma VolleyClub Femminile)
Foto credit Morris Paganotti
