Lelio Luttazzi rivive in Souvenir d’Italie

Lelio Luttazzi rivive in Souvenir d’Italie, il docu film scritto e diretto da Giorgio Verdelli, è visibile su Rai Play ed è assolutamente da ripescare. Andato in onda per la prima volta su Rai Tre lo scorso 3 marzo in occasione del centenario della nascita dell’artista triestino (27 aprile 1923), è un patrimonio della sezione culturale di Rai Play. Per chi era bambino negli anni ’60 Lelio Luttazzi è stato tante cose: la presenza colta in smoking, spiritosa e divertente del sabato sera (accanto a Mina, Raffaella Carrà, Sylvie Vartan) pianista, showman, jazzista, attore, cantante, direttore d’orchestra, conduttore televisivo e radiofonico, per il cinema scrittore e regista. Fu attore per Antonioni e Dino Risi, e accanto al Quartetto Cetra nel Fornaretto di Venezia, una delle divertenti parodie della Biblioteca di Studio Uno.
Divenne famosissimo tra i ragazzi dell’epoca per la sua Hit Parade radiofonica, che ogni venerdì alle 0re 13, dal 1967 al 1976, presentava la classifica dei dischi a 45 giri più venduti, i singoli diremmo oggi.
Uno straordinario artista a tutto campo di estrazione musicale, la cui carriera e vita furono ingiustamente rovinate da un caso inesistente: fu arrestato insieme con Walter Chiari per detenzione e possesso di sostanze stupefacenti. Una vicenda alla quale era totalmente estraneo e che si concluse con un proscioglimento senza nemmeno il rinvio a giudizio, dopo 27 giorni di carcere.
Un clamoroso errore giudiziario che in quell’Italia ne compromise il lavoro e la serenità, facendogli perdere la conduzione delle trasmissione televisiva Ieri e oggi, che sarebbe stata una pietra miliare della Rai e fonte di ispirazione per trasmissioni tv che ancora oggi popolano i palinsesti. In misura minore e diversa, visse una disavventura quasi identica a quella che poi colpì anche Enzo Tortora.
La sua storia ispirò anche il bellissimo e drammatico film di Nanni Loy, Detenuto in attesa di giudizio, interpretato da Alberto Sordi che si interessò alla storia leggendo il libro che Luttazzi scrisse in prigione.
Il docu film mostra Lelio in vari momenti, nei suoi sketch televisivi, al pianoforte e in casa.
Souvenir d’Italie è arricchito anche dai momenti vocali e strumentali realizzati per l’occasione da artisti Stefano Bollani, Bobby Solo, Simona Molinari, Remo Anzovino, Giovanna Famulari, Lorenzo Hengeller. Particolarmente bello l’incontro con Rossana Casale e i momenti che ricordano le qualità musicali e di improvvisazione di questo personaggio di rare qualità. Testimonianze di Fabio Fazio, Pupi Avati, Riccardo Rossi, Massimiliano Pani, Camilla Baresani, della figlia Donatella Luttazzi e di Fiorello.
Un docu film che procedendo su un binario doppio, con la narrazione di Francesco Montanari, ricorda e ripropone l’Italia di quegli anni, momenti di tv diventati classici col passare del tempo, ma anche la tristissima vicenda giudiziaria che macchiò ingiustamente Lelio Luttazzi.
Il titolo, Souvenir d’Italie, ricorda uno dei suoi successi internazionali ed è una magnifica occasione per scoprire o ricordare un personaggio che univa con umorismo ed eleganza (Enrico Vaime con acume lo definì “portatore sano di smoking“) rami artistici molto connessi in quegli anni: televisione, musica, teatro e cinema.
Souvenir d’Italie è quel gioiello che è anche grazie al contributo della moglie, Rossana Luttazzi, che ha messo a disposizione il materiale della fondazione e quello dell’archivio privato trasmettendo quello swing che era la passione di Lelio.

Leandro De Sanctis

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