VOLLEY & SOCIETA’ Genitori tifosi in Val Seriana / 1 Il fatto

http://www.corrieredellosport.it/news/volley/2016/01/15-7565432/volley_tofoli_educa_i_genitori_tifosi/ 

Pubblicato anche sul Corriere dello sport di giovedì 14 gennaio

I
luoghi non sono molto distanti dalla pianura bergamasca dove fu girato
“L’albero degli zoccoli”, il film di Ermanno Olmi Palma d’oro al
Festival di Cannes nel 1978. Siamo in Val Seriana, sul campo di
pallavolo che ospita il campionato Under 13 si affrontano la Nossese di
Ponte Nossa e il Cene, due piccoli centri separati da appena 14
chilometri. Ponte Nossa non arriva a 2000 abitanti, Cene supera di poco i
4.000. A quell’età, per favorire l’approccio dei bambini alla pallavolo
e quei team che sarebbero in difficoltà numerica ad allestire
compagini, i ragazzini al di sotto dei tredici anni, maschi e femmine
come si diceva una volta, possono giocare insieme. I comitati
provinciali hanno la facoltà di concedere la deroga al format unisex e
la Nossese è uno di quei club che appunto schierano bambini di entrambi i
sessi nel torneo Under 13 femminile. 

 Nello
scorso week end però, la partita tra Nossese e Cene ha avuto un epilogo
ben diverso dal solito, come ha rivelato l’Eco di Bergamo.
Dopo
che il primo set si era concluso a vantaggio della squadra padrona di
casa, i tifosi genitori del Cene hanno cercato di prendersi verbalmente
una rivincita di pessimo gusto: hanno iniziato ad insultare i maschi che
giocavano con la maglia della Nossese insieme con le bambine,
apostrofandoli con insulti sessisti che potete facilmente immaginare. 
I
genitori dei ragazzini offesi e in genere i sostenitori di casa non
hanno lasciato correre e presto una zuffa si è scatenata sugli spalti,
con una situazione che è degenerata e che ha costretto a richiedere
l’intervento dei Carabinieri, che hanno saputo far calmare gli animi di
questi genitori, così poco educati e molto maneschi.
Non
sappiamo cosa decideranno gli organi federali in merito, ma quello che è
certo è che i ragazzini di entrambi i club, Nossese e Cene hanno dato
una bella lezione di stile ai genitori litigiosi: quando la partita è
ricominciata, non si sono schierati come all’inizio della gara ma si
sono mischiati, come avviene nelle foto ricordo di team di sportivi,
senza badare più al colore della maglia. E hanno giocato un altro set,
tanto per non far finire quella che doveva essere una giornata di sport,
in modo così avvilente. Non si sa di chi sia stata l’idea, se è partita
dalle stesse ragazzine o se hanno aderito all’idea di un adulto
responsabile, ma il risultato dovrebbe far arrossire certi genitori. 
«E’
la prima volta che dei genitori degli avversari si permettono di
ironizzare sulla sessualità dei nostri atleti maschi» ha detto all’Ansa
l’allenatrice della Nossese.  
Ora sarà anche vero che certe cose accadevano di frequente decine
d’anni fa sui campetti di molti sport e che ora, complici web e social,
hanno una più ampia risonanza mediatica, ma non per questo bisogna
smettere di stupirsi, indignarsi, stigmatizzare atteggiamenti così poco
responsabili da parte di chi dovrebbe essere il primo referente
educativo per le nuove generazioni.  E soprattutto il fatto che certi 
fatti si ripetano, anche in un ambiente tradizionelmente diverso a
livello di cultura del pubblico e degli atleti come quello del volley,
non deve risultare certo un’attenuante. Si ricorderà il brutto episodio
accaduto nel calcio: finale di Junior Cup tra i Pulcini di Juventus e
Torino. Insulti razzisti, rissa tra tifosi-genitori, gente che finisce
all’ospedale. 
Razzismo
e sessualità: due tematiche da cui attingere a piene mani quando si
tratta di insultare, come ha ricordato anche l’azzurra del volley Paola
Egonu, solo due giorni fa anche su questo giornale. Senza dimenticare
l’altro terreno di scontro che genera insulti tra mamme e papà di
compagne di squadra: le scelte dell’allenatore, gli errori in partita.
Forse aveva ragione Velasco quando esponeva la sua provocatoria teoria
sulla squadra giovanile ideale, composta da… orfani.

1. continua / seconda e terza parte su questo blog

1ª parte
https://www.vistodalbasso.it/2016/01/15/volley-societa-genitori-tifosi-in-va/ 
2ª parte
 https://www.vistodalbasso.it/2016/01/15/volley-societa-genitori-tifosi-in-val_15/
3ª parte
https://www.vistodalbasso.it/2016/01/15/volley-societa-genitori-tifosi-in-val_75/ 

 


Leandro De Sanctis

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