Il silenzio grande | Recensione

Il silenzio grande | Recensione. La seconda regia di Alessandro Gassmann è un film molto diverso dal suo debutto, Il Premio (2017), anche se con qualche similitudine nei richiami al rapporto tra padre e figlio. Dal road movie si passa ad un’opera teatrale che si svolge in un’unica unità di luogo, Villa Primic.
Gassmann aveva già allestito in teatro questo lavoro in due atti dello scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, che meritava di essere portato sullo schermo. Nel passaggio dal teatro al cinema Massimiliano Gallo resta il protagonista. Proprio la ricchezza qualitativa del cast, che comprende Margherita Buy, Marina Confalone, Roberto De Francesco e i due giovani Antonia Fotaras ed Emanuele Linfatti, è uno degli ingredienti fondamentali di un film intenso. Oltre alla qualità del testo, alle scelte di regia che si pongono al servizio della peculiarità della storia: affascinante, emotivamente coinvolgente, capace strada facendo di istillare il dubbio che poi diventa certezza.
La famiglia, il rapporto tra un padre scrittore di successo e perciò intellettualmente ingombrante, e i figli, la moglie. L’amore irrisolto e lasciato per strada, un sentimento forte che ha lasciato ferite nonostante le migliori intenzioni. Perché spesso l’amore si trasforma in qualcosa di inconsapevole, forte di certezze che in realtà sono altro, perfino inespresse e fraintese. Inevitabile pensare al rapporto tra papà Vittorio Gassmann e il figlio Alessandro in un certo passaggio del film, ma è solo un richiamo.
Gassmann si è ritagliato un semplice cameo, anzi due: appare nelle visioni dello scrittore Valerio Primic – un bravissimo Massimiliano Gallo – del quale si mette in vendita la villa dove ha vissuto per tutta la vita con la sua famiglia. Il regista ha detto di aver voluto fare un film vecchio stile, come se ne facevano una volta. Operazione riuscita. Il silenzio grande è un bel film che cattura e non si dimentica, da seguire con attenzione e partecipazione, perché i dettagli sono importanti per capirne la chiave e il senso.
L’atmosfera ricorda inevitabilmente il teatro di Eduardo De Filippo, ed è un’atmosfera coinvolgente. Marina Confalone è prezioso contraltare del protagonista in un personaggio straordinariamente umano, l’opposto della donna senza scrupoli che era stata nel suo prevedente film Il vizio della speranza. A conferma delle sue qualità artistiche. Margherita Buy è la moglie ed emerge nel finale. Un dramma umano che sa essere a momenti anche divertente e che testimonia la progressiva crescita di Alessandro Gassmann, che ha avuto un padre attore straordinariamente unico come Vittorio, ma che ha saputo trovare una sua più che degna strada nel mondo del cinema.

Il silenzio grande, la scheda

IL SILENZIO GRANDE – Italia 2021. Durata: su Amazon Prime. Durata 106 minuti.
Regia: Alessandro Gassmann.
Interpreti: Massimiliano Gallo, Margherita Buy, Marina Confalone, Antonia Fotaras, Emanuele Linfatti, Roberto De Francesco.
Sceneggiatura: Alessandro Gassmann, Maurizio De Giovanni,

Leandro De Sanctis

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