CALCIO Juventus-Fiorentina 2-1

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Stavolta niente distrazioni. Il debutto in campionato regala i primi tre punti della nuova stagione, le primeemozioni e i primi patemi, per il gol di Kalinic che aveva pareggiato il predominio juventino del primo tempo, capace di produrre tante belle giocate ma il solo gol di Khedira. Azione splendida, paradigma delle nuove soluzioni tattiche offensive a cui farà ricorso quest’anno la squadra bianconera. Preciso il cross di Chiellini, perfetto l’inserimento del sempre prezioso Khedira, puntuale all’incornata diretta anche grazie al black out della difesa viola.
Ma come è ormai noto anche al popolo juventino, se si domina ma non si segna, poi quando la benzina si esaurisce, c’è sempre il rischio di essere raggiunti. 
Cosa puntualmente avvenuta nella ripresa, quando la Fiorentina ha approfittato del calo di intensità bianconero per prendere coraggio e capitalizzare al meglio l’unica palla gol costruita in tutta la partita. Fortunatamente per la Juve, è subito emerso il fattore Higuain: otto minuti e mezzo dopo il suo ingresso in campo, l’argentino si è avventato sulla palla vagante scaturita dal rimpallo su tiro di Khedira, trovando il pertugio buono per segnare. Gol al debutto del nuovo acquisto, l’emozione che tutti aspettavano, il modo migliore per cominciare il campionato.
Juventus-Fiorentina ha detto già cose significative: Dani Alves ha voglia e s’intende bene con Dybala e ama stringere anche verso il centro del campo, liberando così spazi nuovi sulla fascia destra, anche in prossimità dell’area avversaria.
Dybala goca e fa giocare, Mandzukic si vede poco davanti ma apre gli spazi per i guastatori, Lemina deve sciogliersi ma ha dimostrato di avere un buon tiro dalla distanza. Decisamente pimpante Asamoah, tornato a centrocampo e sugli standard che aveva mostrato all’inizio della sua avventura azzurra. Incolpevole Buffon sul gol di Kalinic, distrazione doppia di Alex Sandro, e buona prova del terzetto difensivo (Chiellini, Bonucci, Barzagli).

Leandro De Sanctis

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