ZeroZeroZero, serie tv Sky | Recensione

ZeroZeroZero, la serie Tv Sky Original che debutterà venerdì 14 febbraio si annuncia come il prodotto di punta, e di alta qualità del 2020 delle serie televisive, divenute ormai cinema a tutti gli effetti. E spesso grande cinema, come questa serie tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano.
Chi ha letto il romanzo lo sa, si parla del più redditizio mercato esistente al mondo: il mercato della cocaina, che rende più di ogni altro investimento, come vediamo nella serie e come ricorda, semplificando, lo stesso Saviano: “Se investissi 1000 euro in azioni Apple, dopo un anno me ne tornerebbero 1600. Ma se investo la stessa cifra in cocaina, dopo un anno me ne tornano 182.000!“.
ZeroZeroZero può definirsi un crime kolossal che prova ad illustrare le infinite connessioni che il mercato internazionale e globalizzato della cocaina alimenta e fa proliferare. Merci che viaggiano ogni giorno e ogni notte in tutto il mondo. E la serie di Stefano Sollima è un viaggio a colori, ricco di sfumature che i personaggi assumono e rilanciano, donando connotazioni molteplici alla abituale distinzione tra buoni e cattivi. Anzi, cattivissimi.

Action cinema di alta qualità

Action cinema di alta qualità. I primi due episodi sono stati diretti da Stefano Sollima (che è il creatore e regista della serie) e risulteranno un impareggiabile gancio per attirare e catturare lo spettatore. Girati meravigliosamente bene, dall’Aspromonte a New Orleans, passando per il Messico. Una Babele di lingue che caratterizzano un’opera ambiziosa ed importante, perché affonda le radici nella realtà calabrese della Ndrangheta per espandersi oltre Oceano, attraversando anche il deserto nordafricano. Come dire, il crimine e la droga non hanno confini.
La mente che trama per scalzare dal potere il vecchio boss, dà in pasto ai maiali i suoi nemici ma si fa il segno della croce seguendo la processione e mette il figlio a letto col bacino della buonanotte.
Per la cocaina si uccide, si tradisce. si gioca pesante. Affari di famiglia che diventano terreno di scontro senza sconti né pietà. Dalle terribili e corrotte milizie messicane ai malavitosi calabresi in lotta per un potere che il ricambio generazionale mette in palio, inducendo in tentazione. Gli affari, i soldi, sopra ogni altra cosa, unico valore.

ZeroZeroZero, il fascino di volti, ambiguità, paesaggi

ZeroZeroZero ha il fascino delle grandi produzioni ma anche sostanza. Che sia uno squarcio delle favelas messicane o la navigazione in Oceano, le montagne in Aspromonte o il deserto nordafricano, l’azione delle squadre militarizzate messicane o gli inseguimenti con atroce spargimento di sangue tra i civili: tutto contribuisce a creare uno spettacolo crudo ma di sicuro effetto. Non ci sono “buoni” tra i personaggi, anche se il racconto li tratteggia talvolta con sfumature contraddittorie ed è infarcito di scene di crudeltà e violenza. Il cast non ha grandissimi nomi, a parte Gabriel Byrne, ma questo è un pregio, perché è lo script che conta. E come viene raccontata la storia. Andrea Riseborough, Dane Dehaan e Harold Torres danno spessore e introspezione ai loro personaggi.
Giuseppe De Domenico (il nipote rampante), Adriano Chiaramida (il vecchio boss Don Minu, visto già nella serie Romanzo criminale), Francesco Colella (Italo Curtiga) sono volti meno noti al grande pubblico ma di efficace impatto nella serie. In più di un’occasione il montaggio fa sì che lo stesso momento filmico venga poi riproposto seguendo un diverso personaggio, per completare ciò che nella narrazione lineare si era visto solo parzialmente.

ZeroZeroZero, la scheda

Stefano Sollima è creatore e regista della serie: otto puntate di 50 minuti ciascuna. Leonardo Fasoli è creatore e head writer. Gina Gardini è produttrice Cattleya (produzione Cattleya e Bartlebyfilm con Sky)
La serie è tratta dal libro ZeroZeroZero di Roberto Saviano, edito da Feltrinelli. La musica è dei Mogwei, una band scozzese di post rock, autrice anche di molte colonne sonore, tra cui quella del docufilm sul calciatore Zidane. La musica è soprattutto il sonoro, hanno un ruolo non secondario.
Tre registi si sono alternati: Stefano Sollima (episodi 1 e 2), Janus Metz (episodi 3,4,5), Pablo Trapero (episodi 6, 7, 8).
La sceneggiatura è firmata Leonardo Fasoli, Stefano Sollima, Max Hurwitz, Mauricio Katz, Maddalena Ravagli. Distribuito in Italia da Sky, e a livello internazionale da StudioCanal Tv.

ZeroZeroZero, gli interpreti

Andrea Riseborough, Dane Dehaan, Gabriel Byrne, Harold Torres, Giuseppe De Domenico, Adriano Chiaramida, Noè Hernandez, Tcheky Karyo, Francesco Colella.
Da vedere assolutamente in edizione originale non doppiata, in quanto la serie Tv è in ben sei lingue: inglese, spagnolo, italiano, francese wolof, arabo. La storia parte dalla Calabria per tornare in Aspromonte dopo aver attraversato tre continenti: dal Messico a New Orleans in Louisiana, dall’Oceano Atlantico al Nord Africa (Marocco e Senegal), prima di tornare al punto di partenza, in Aspromonte, Calabria, Italia.
A ZeroZeroZero hanno lavorato oltre mille persone, più di diecimila comparse, impegnate in 148 giorni di lavorazione

ZeroZeroZero, il trailer originale

ZeroZeroZero, il trailer doppiato in italiano

https://www.youtube.com/watch?v=1cSMsb_6gAk

Leandro De Sanctis

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