Via Asiago insonne e prigioniera, quando la Rai se ne infischia

Via Asiago insonne e prigioniera, quando la Rai se ne infischia.
Da qualche giorno è esplosa anche a livello mediatico una vicenda che sembra un episodio di Black mirror collocato ai confini della realtà. Già solo a raccontarla pare un’assurdità: una quieta via di Roma che diventa il set di una trasmissione televisiva che va in onda poco dopo l’alba, ma che si mette in moto nel cuore della notte. Strada da mesi occupata con mezzi pesanti, caos stradale e ambientale.
Riassumendo gli orari di Viva Rai2, perché è questa la trasmissione condotta da Fiorello di cui si parla, naturalmente variabili, il menù prevede che Fiorello arrivi alle 4.30, Per un’oretta in genere resta una presenza non rumorosa, diciamo fino alle 5.30. Poi tutto si accende perché già alle 6 cominciano le prove e può succedere che se l’ospite è Laura Pausini, alle 6 del mattino lei canti, con microfono e musica, come se fosse un concerto serale in un teatro.
Ma in realtà è in strada e per i residenti non è un bel sentire a quell’ora. Può capitare anche che arrivino i Pooh, su un camion, con la batteria che irrompe nelle orecchie alle 7 del mattino (non so se potete immaginare quanto rumorosa sia una batteria suonata a quell’ora, l’effetto che fa superando finestre e doppi vetri chiusi).
Quello che state leggendo è l’esasperato riassunto di ciò che chi abita in via Asiago sta sopportando da mesi. La trasmissione iniziò a dicembre e nei primi tempi si realizzava quasi in punta di piedi al confronto di ciò che sarebbe diventata dopo il Festival di Sanremo (ospitava ogni sera il collegamento con Fiorello), che per i residenti è stato l’inizio della fine.
Più l’audience cresceva, meno i residenti riuscivano a dormire, svegliati non con il classico caffè o cappuccino, ma una o due ore prima della sveglia. Una “delizia” per chi deve affrontare una giornata di lavoro, per chi è malato e non si può muovere di casa, per tutti un incubo inevitabile (ma evitabile).
Ma è l’arroganza del potere, di chi inseguendo il successo cerca formule e situazioni nuove, dimenticando che la strada e le esigenze dei cittadini non appartengono né alla Rai né ai suoi artisti, indipendentemente dalla loro popolarità. Una storia talmente assurda e ingiustificabile, da essere così tremendamente vera.


Le lettere alla Rai e le beffarde risposte: parole, parole, parole

I residenti hanno provato a scrivere alla Rai, ma quei pochi che hanno ricevuto risposta sono stati beffati con parole di circostanza che nulla hanno risolto. Ma cosa volete che gliene importi ai residenti martellati dai rumori e dalla musica, se Viva Rai 2 è una trasmissione di successo? Si confonde lo spettacolo con la vita vera! Francamente me ne infischio, recitava il titolo di una trasmissione (di successo anche quella) con Adriano Celentano mattatore. E’ quello che fa la Rai, se ne infischia. Ma se ne infischia anche Fiorello, le cui scuse suonano come una moneta da tre euro e l’aver paragonato il 9 giugno (data in cui ci sarà l’ultima puntata) alla Liberazione (per i residenti) è una sorta di blasfemia civile perfino offensiva. Hai voglia a dire che nel glass che funge da studio si usano le cuffie, quando nemmeno affacciandosi le camere da letto (con finestre a doppi vetri) sul retro o all’interno dei palazzi, si sfugge alle molestie rumorose.
E ci sono residenti che devono sgomitare solo per uscire e rientrare nel portone di casa. Finendo magari per litigare con il pubblico. E già perché oltre al frastuono degli artisti, c’è il caos, c’è il rumore, c’è la sporcizia prodotta da persone che anche all’alba si recano fuori dallo studio, anzi dal glass, per curiosare, vedere, applaudire. E se scappa di fare qualcosa di organico, può succedere che si vada in un cortile condominiale a liberarsi, roba che nemmeno i cani fanno, condotti con paletta e bustina in luoghi consoni.

Una trasmissione si fa in studio, non in strada


Ecco, appunto, il luogo consono per fare una trasmissione televisiva non è la strada, specialmente nella fascia oraria che abbraccia le prove e fino alla fila post trasmissione, con la gente che resta per avere gli autografi, a volte anche fino alle 10 del mattino. Strisce pedonali invase, circolazione impazzita, insomma un gran caos che non avrebbe ragione di esistere.
Ora che la stagione agli sgoccioli, il terrore è che, visto “il successo”, se ne possa fare un’altra, sfidando cause legali peraltro costosissime.
Ma che città è, una Capitale come Roma, se nemmeno il sindaco prende posizione, avvalorando la tesi della sua esistenza con un chiaro pronunciamento a tutela dei romani vessati e privati delle giuste ore minime di sonno? Davvero la Rai ha bisogno di esercitare questa prepotenza nel nome di qualche punto di share, nel nome di un successo che avrebbe anche se Viva Rai2 si realizzasse in altri luoghi?
Uno studio televisivo magari, ci sono apposta. Poi potrebbe attrezzarlo per farlo sembrare una strada, come avviene per tanti film, accontentando il pubblico che vuole andare a vedere, distribuendo inviti. Ma lasciando in pace gli abitanti di via Asiago e non reiterando i disagi e il caos per tutta la zona, a due passi dalla Scuola Magistrale Gelasio Caetani e dall’Istituto Ferrara, dalla stessa sede della Rai di viale Mazzini, dove si organizzano le presentazioni di trasmissioni, serie tv ed eventi.
Eh no caro Fiorello, il frastuono, i rumori che svegliano tutti non sono uno schiamazzetto, come li ha definiti. Sono un’espressione di arroganza del potere (televisivo) e della fama di chi vive in un mondo tutto suo elevandosi al di sopra di tutti gli altri senza curarsi dei danni che produce. E questa è un’ulteriore delusione, che suona come un surplus di presa in giro, aggiungendo la beffa al danno.
Se fossi un residente, prenderei nota degli spot pubblicitari che appaiono nella trasmissione e inizierei una campagna promossa da tutti i residenti, per boicottare in qualche modo i prodotti di quelle aziende che pagano per apparire in quella trasmissione. La pubblicità negativa, anche se simbolica, in genere non fa piacere e il senso di impotenza che attanaglia i residenti vessati è inestinguibile. Se il 9 luglio non sarà davvero finita la trasmissione da via Asiago. Per sempre.

Le foto e il video di questo post sono state amichevolmente fornite da residenti esasperati.

Via Asiago, la struttura che ospita la trasmissione invadendo la strada
Via Asiago, la struttura che ospita la trasmissione invadendo la strada
Via Asiago, la gente in fila per gli autografi alla fine di Viva Rai2
Foto Vistodalbasso.it
Via Asiago, la gente in fila per gli autografi alla fine di Viva Rai2
Altra vista aerea della ressa per la trasmissione Viva Rai2, invia Asiago
Foto Vistodalbasso.it
Altra vista aerea della ressa per la trasmissione Viva Rai2, invia Asiago
Via Asiago, un'immagine di ciò che avviene per Viva Rai2. Foto Vistodalbasso,it
Via Asiago, un’immagine di ciò che avviene per Viva Rai2
Percorrendo via Asiago invasa e occupata, tra camion e “glass” della trasmissione

https://www.vistodalbasso.it/2023/06/09/fiorello-viva-rai-2-e-le-notti-insonni-di-via-asiago-scandalo-allitaliana/

Leandro De Sanctis

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