Sir Perugia e Napoli, volley e calcio, i distacchi record

Sir Perugia e Napoli, volley e calcio, i distacchi record.
Un fattore ha unito pallavolo e calcio in questa stagione. La SuperLega di volley e la Serie A di calcio hanno espresso nel corso del campionato una nettissima supremazia di una squadra su tutte le altre, con la prima che ha maturato un distacco record sulla seconda, anche se il campionato di calcio non è ancora finito lo si può affermare.
Sir Perugia e Napoli da primato. Dopo 27 delle 38 giornate il Napoli ha 71 punti, frutto di 23 vittorie e 2 pareggi, con sole 2 sconfitte. La seconda classificata, se non si tenesse conto della penalizzazione (la prima di altre? provvisoria o definitiva pendendo ricorso?) sarebbe la Juventus che sul campo ha messo in fila 56 punti, In realtà la graduatoria ufficiale attuale vede seconda la Lazio, che ha 52 punti. Il vantaggio del Napoli è dunque al momento di ben 19 punti sulla seconda classificata, la Lazio. Sul campo senza penalizzazione alla società bianconera sarebbero comunque un’enormità: 15 punti. Quando alla fine mancano ancora 11 partite e 33 punti in palio.

Sir Perugia e Napoli, destini paralleli finora

Nella SuperLega di volley è accaduta una cosa analoga. Era dai tempi della Robedikappa Torino, allenata da Silvano Prandi, che una squadra non vinceva tutte le partite del campionato regolare. Stagione 1980-81, i torinesi ne vinsero 22 su 22 toccando quota 44 punti, 10 punti più della seconda, Modena, ferma a 34. Allora si assegnavano due punti a partita: con il regolamento di oggi quel Torino avrebbe fatto 66 punti, contro i 51 dell’inseguitrice Modena e i 10 punti di margine sarebbero aumentati a 15. La Sir Perugia ha chiuso prima con 65 punti, 22 vittorie, 11 set ceduti. Al secondo posto con un ritardo di 21 punti, l’Itas Trentino di Angelo Lorenzetti, 44 punti e 8 vittorie in meno degli umbri.
Insomma, quello che la Sir Perugia guidata in panchina da Andrea Anastasi è stato un campionato da record, che ora dovrà passare però al vaglio dei play off.
Per dare un’idea di quanto straordinario sia stata la regular season del Perugia, ecco i distacchi in SuperLega degli ultimi dieci anni. Sicuramente in questa stagione, a parte la Sir Perugia, si è abbassato il livello generale della altre squadre di vertice.

SuperLega Credem, dieci anni di regular season


2022-23 +21 Perugia 65 Trento 44
2021-22 +10 Perugia 67 Lube 57
2020-21 +3 Perugia 54 Lube 51
2019-20 +1 Lube 53 Modena 52
2018-19 +1 Perugia 67 Trento 66
2017-18 +6 Perugia 70 Lube 64
2016-17 +6 Lube 68 Trento 62
2015-16 +7 Lube 59 Modena 52
2014-15 +2 Trento 62 Modena 60
2013-14 +2 Lube 56 Piacenza 54
2012-13 + 4 Trento 54 Lube 50.
* la difformità dei massimi punteggi dovuta al numero di squadre partecipanti che sono state 12, 13 o 14.


Altro che Play off, se non c’è la Juventus a guidare

Lo straordinario campionato del Napoli consegnerà lo scudetto alla squadra di Spalletti con incredibile anticipo sulla conclusione della Serie A. Ci avete fatto caso, da quando la Juventus ha smesso di vincere lo scudetto, nessuno parla più della colossale stupidaggine di trasformare la Serie A annullando sostanzialmente il valore del campionato con l’introduzione dei play off. Andate e rileggere ciò che si scriveva nel corso dell’epopea dei nove scudetti consecutivi, che non impedivano alla Serie A di essere avvincente e incertissima per la corsa ai posti della Champions e dell’Europa League e per evitare la retrocessione. Come se non si sapesse che ormai, con i soldi in ballo andando in Europa e il calcio trasformato da sport a business, anche un quarto posto è considerato uno scudetto di ampia consolazione economica.
Il campionato fantastico del Napoli di Spalletti consente quindi di riportare il tutto in una logica più sportiva, altro che sposare l’americanata dei play off che sviliscono le singole partite della stagione. Il calcio non ha bisogno di attirare attenzione nel momento in cui si assegna il titolo, come accade in altri sport in un Paese assai poco sportivo come il nostro.
Provate a immaginare il paradosso di questa stagione se ci fossero stati i play off. Il Napoli domina per tutta la stagione, poi magari nei quarti di finale, o in semifinale, rischia di uscire perché complice la penalizzazione pesca la Juventus o un’altra squadra di livello, che in una o due sfide secche, magari complici assenze fondamentali, che so, di Osimhen o Kvaratskhelia, o un episodio assolutamente casuale, ne determina l’eliminazione. Meriterebbe il Napoli di quest’anno di non vincere lo scudetto? Mai e poi mai. Come recitava il grande Renzo Arbore in un celebre spot della birra, “meditate Gente, meditate“.


Leandro De Sanctis

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