Piano piano | Recensione film

Piano piano | Recensione.
Quanto sia problematico far conoscere il cinema italiano in sala, anche quando è meritevole, lo dimostra anche Piano piano, il film di Nicola Prosatore datato 2022 e arrivato fugacemente nei cinema solo in questo 2023. Grazie alla programmazione delle Arene estive di Roma e alle scelte di Alessandro Piva, come accaduto sabato sera all’Arena Garbatella, può accadere di vedere una platea stracolma per la rassegna Sgarbatellum (in foto vedete un fotogramma di Enzo Staiola in Ladri di Biciclette, capolavoro di Vittorio De Sica) e soprattutto di poter apprezzare un’interessante opera italiana.
Piano piano, film diretto da Nicola Prosatore che ha utilizzato un cast misto: debuttanti e attori professionisti. Un film nato in famiglia, da un racconto personale di vita vissuta da Antonia Truppo che oltre a essere attrice di qualità è la moglie del regista, intervenuta anche in fase di sceneggiatura. Piano piano è ambientato a Napoli ed è recitato in napoletano, dotato pure di sottotitoli per chi dovesse trovarsi in difficoltà a comprendere.

Piano piano, film tra i due scudetti del Napoli calcio

Storia ambientata nel 1987, nei mesi in cui il Napoli calcio trascinato da Diego Armando Maradona si avviava a vincere il suo primo scudetto calcistico. Il legame curioso e fortunato per chi crede in certe cose (e a Napoli ci credono), va notato guardando alla stagione doppia che ha coinvolto il film, concluso nel 2022 e uscito nel 2023, l’anno in cui il Napoli ha vinto un altro scudetto, il terzo della sua storia. Il legame con il calcio è forte, come ricordano le radiocronache di Ameri, Ciotti & C., che fanno da sfondo a molte immagini, così come la musica degli anni’80 (Raf e non solo) evoca un periodo ormai lontano ma non dimenticato.
In teoria la trama dovrebbe raccontare la storia di un annunciato esproprio: estrema periferia di Napoli, famiglie sfollate da un edificio che deve essere abbattuto per farci passare una strada, dei piloni sospesi che ad arte abbattono solo le abitazioni di chi non ha il potere di farne deviare il corso.
Ma in realtà il film è un racconto, crudo e delicato al tempo stesso, di ragazzini che crescono, in un ambiente difficile e in linea con l’immagine che la città di Napoli fatica a togliersi di dosso.
Malavita a vari livelli, mezzucci, truffe, senza scrupoli. Un humus di violenza che diventa perfino familiare. Lo sguardo celato di una tredicenne che non sa niente della vita, dei pericoli che la circondano, di cosa rischia giocando a fare l’adulta con ingenua stupidità. Al riguardo è molto bello e significativo il brano di sceneggiatura affidato al personaggio interpretato da Antonio Di Matteo, che mette in relazione l’insensata fretta di crescere che conduce alla vita di merda che troppi si trovano a vivere.
Il titolo Piano piano si riferisce alle tastiere che la protagonista Anna (Dominique Donnarumma, vincitrice al casting durato otto mesi!) suona in casa varcando le pareti sottili delle stanze.
Nicola Prosatore, che nel frattempo è arrivato nella cinquina delle nomination per i Nastri d’argento con la docu-serie su Wanna Marchi (Wanna), ha cucito una storia che vive di frammenti emotivi, di suoni e colori, raccontando con lucido distacco ma anche con partecipazione, una realtà drammatica e il passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza e dall’adolescenza alla vita adulta. Riuscendo anche a dare un senso illuminante al tutto, con un significativo finale che colpisce.



Piano piano

PIANO PIANO – Italia 2022 (in sala nel 2023). Durata 84 minuti. Versione originale, anche con sottotitoli.
Regia: Nicola Prosatore

Interpreti: Dominique Donnarumma, Antonia Truppo, Massimiliano Caiazzo, Antonio Di Matteo, Giovanni Esposito, Lello Arena, Giuseppe Pirozzi.

Alessandro Piva, il regista Nicola Prosatore, Antonia Truppo, Antonio Di Matteo.
Il poster di Sgarbatellum 2023

Leandro De Sanctis

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