CALCIO Bonucci, Brignoli e i portieri volanti di un’altra epoca

Bonucci su web dopo il gol del portiere volante Brignoli
Leonardo Bonucci

Una divertente vignetta con Bonucci che si lamenta per il gol del portiere volante è stata una delle reazioni sul web al gol dell’estremo difensore del Benevento, Brignoli, con cui il Milan è stato raggiunto sul 2-2 allo scadere del tempo di recupero. Il gol del pareggio segnato dal portiere del Benevento ha fatto tornare in mente all’autore del fotomontaggio un’altra epoca, quando tra ragazzini si giocava a pallone in qualsiasi spazio disponibile, tra le macchine, nei cortili dinanzi alla scuola, tra i palazzi con una saracinesca di garage eletta a porta. Per la disperazione, me ne rendo conto, di chi sopra quella “porta” ci abitava.

Qualche anno fa, nei cortili…

Naturalmente anche la mia memoria è andata a ripescare frammenti della fanciullezza, quando ci si poteva sfinire giocando a pallone, dal primo pomeriggio fin quando faceva buio e anche oltre. Allora a nessuno piaceva stare in porta, così capitava spesso che se non c’erano volontari o se si era in pochi, si decideva di giocare con il portiere volante. Ovvero, il designato fungeva da portiere ma aveva licenza di giocare come gli altri, di avanzare, dribblare e fare anche gol. Come appunto ha fatto Brignoli. Ricordo l’ampio cortile della Scuola Elementare Nazario Sauro, a Roma, diviso in tre parti. In una, la più protetta dal parcheggio o transito delle automobili (allora il traffico era assai ridotto rispetto ad oggi) si mettevano i cappotti per terra a fungere da pali della porta calcistica, e si giocava. Anche col portiere volante.

Leandro De Sanctis

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