Favola azzurra: poker mondiale per la banda De Giorgi, Polonia domata, Giannelli mvp

Favola azzurra: poker mondiale per la banda De Giorgi, Polonia domata, Giannelli mvp.
Dopo 24 anni azzurro è ancora il colore del grande sogno pallavolistico. L’Italia è campione del mondo di pallavolo per la quarta volta: dopo i titoli del 1990, 1994 e 1998, arriva un altro oro con il comune denominatore di Fefè De Giorgi. Il ct della Nazionale aveva vinto da giocatore tutti e tre i mondiali e ora ha unito l’ultima generazione di giovani pallavolisti iridati alla celebratissima generazione di Fenomeni lanciata da Julio Velasco.

A Katowice, nella finale del Campionato Mondiale, l’Italvolley non ha mancato l’appuntamento con la storia del volley e con il destino nel nome e nei numeri. La giovane Italia di De Giorgi, campione d’Europa un anno fa, ha battuto per 3-1 la favorita Polonia, in un impianto tinto di bianco e rosso, 11.000 tifosi polacchi che hanno sostenuto la loro squadra, applaudendo alla fine gli azzurri vincitori.

Solo l’Unione Sovietica, sei ori, ne ha vinti di più ed è ancora in cima alla graduatoria dei Paesi plurivittoriosi, ora davanti all’Italia che ne ha quattro e il Brasile tre. Fefè De Giorgi è anche il primo tecnico italiano a diventare campione del mondo nella pallavolo maschile e affianca Marco Bonitta, che era fino a ieri l’unico allenatore italiano campione iridato, con le donne nel 2002 (per rinfrescare quell’impresa si può leggere il libro Il miracolo di Berlino).

Da nomi ai numeri: l’11 settembre del 2005 al PalaEur di Roma l’Italia guidata in panchina da Gian Paolo Montali vinceva il titolo europeo battendo in finale la Russia. L’11 settembre del 2022 l’Italia di De Giorgi ha conquistato il titolo mondiale.

Giannelli e Balaso stratosferici

 L’Italia è indubbiamente molto giovane e composta da un grande campione come Giannelli ma anche da tanti giocatori che non hanno ancora costruito un curriculum stellare con i rispettivi club. L’esperienza una squadra non se la può inventare all’improvviso, ma il bagaglio che questa Nazionale ha saputo costruirsi molto in fretta ha valorizzato al massimo gli ingredienti che questo gruppo ha dimostrato di avere. Prendiamo la finale di stasera, in un ambiente caldissimo, sportivo, ma che avrebbe potuto influire a livello emotivo. Però, come si diceva ai tempi di Velasco, il pubblico non va in campo e chi giocava piano piano lo ha spinto sempre più ai margini, sgretolando le certezze dei polacchi, che pure avevano saputo rimontare e vincere un primo set che l’Italia aveva avuto in pugno. Le ultime azioni del quarto set sono state una marcia trionfale azzurra, una via crucis per i giocatori della Polonia bicampione del mondo, che andavano in battuta con gli occhi spenti, quasi rassegnati più che preoccupati o convinti di rimontare.

Gli azzurri hanno compiuto davvero una grandissima impresa: il pubblico televisivo ha scoperto le doti di un fenomenale Balaso, libero degno della scuola italiana in questo ruolo. Giannelli direttore d’orchestra sempre lucido e carismatico, oltre che attaccante prezioso in diversi frangenti. E se nei primi due set l’attacco italiano non ha avuto percentuali significative, la squadra ha comunque retto ed è emersa prepotentemente alla distanza. Con i lampi di Michieletto, i 21 punti di Lavia, i colpi di Romanò, la presenza a muro di Anzani e Russo.

Il tutto seguito in maniera rassicurante da un ct come De Giorgi, tanto abile nel creare e scegliersi questo gruppo, quanto sereno nel trasmettere tranquillità con le sue indicazioni tecniche pacate e mai esasperate dall’emotività. Quasi un compagno maggiore, forte del suo passato, prezioso e fondamentale per aiutare a crescere una squadra sulla quale ha sempre puntato con convinzione, fin da quando, ancor prima di diventare ct, spiegava che il volley italiano aveva dei giovani interessanti su cui lavorare per avere un futuro all’altezza del passato. La doppietta Europei-Mondiali conferma quanto avesse visto giusto. Ma questi due ori hanno davvero un sapore incredibilmente gustoso, pensando anche alla grande amarezza vissuta nell’ultima Olimpiade.

Giannelli ha vinto logicamente il premio come MVP, il miglior giocatore del Mondiale, così come Balaso è stato il libero della squadra ideale del torneo e Galassi votato tra i centrali. Bello vedere l’affettuosa partecipazione del brasiliano Bruno sul podio con il bronzo, accanto agli amici e rivali italiani.

 Dal Presidente Mattarella

Gli azzurri Campioni del Mondo saranno ricevuti domani dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sempre dimostrato grande affetto (e competenza) per il mondo della pallavolo azzurra. La nazionale sarà al Quirinale alle 12.45, dopo essere rientrata con un volo charter dalla Polonia. L’incontro sarebbe avvenuto anche in caso di sconfitta nella finale con la Polonia. All’Italia anche i complimenti di Max Allegri, tecnico della Juventus che ha vissuto una brutta serata, un po’per demerito, molto per discutibili e probabilmente sbagliate decisioni di arbitro e VAR.

 Polonia-Italia 1-3, Lavia 21 punti

 POLONIA – ITALIA 1-3 

 (25-22, 21-25, 18-25, 20-25)

ITALIA: Giannelli 8, Michieletto 13, Anzani 8, Romanò 13, Lavia 21, Galassi, Balaso (L). Sbertoli, Russo 4. N.e: Recine, Bottolo, Pinali, Scanferla (L), Mosca. All. De Giorgi

POLONIA: Semeniuk 11, Bieniek 10, Janusz 1, Skiwka 12, Kochanowski 6, Kurek 8, Zatorski (L). Kaczmarek 7, Lomacz, Fornal 5, Kwolek. N.e. Klos, Poreba, Popiwczak (L). All. Grbic

Arbitri: Mokry (SVK) e Simonovic (Sui). 

Durata set: 29′, 31′, 27′, 27′. 

Spettatori: 11500. 

Italia: 4 ace 18 battute sbagliate, 10 muri, 22 errori.

Polonia: 5 ace, 15 battute sbagliate, 5 muri, 30 errori.

 I premi: con Giannelli premiati anche super Balaso e Galassi

MVP: Giannelli (Italia)

Schiacciatore: Leal (Brasile)

Schiacciatore: Semeniuk (Polonia)

 Centrale muro  Bieniek (Polonia)

Centrale: Galassi (Italia)

   Libero: Balaso (Italia)

   Palleggiatore: Giannelli (Italia)

   Opposto: Kurek (Polonia)

Leandro De Sanctis

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