Incastrati, di Ficarra e Picone | Recensione

Incastrati, di Ficarra e Picone | Recensione. La mafia casareccia di Ficarra e Picone, tra sorrisi e assurdità che mostrano la corda. Confesso che ho sempre seguito con gusto e simpatia il lavoro di Ficarra e Picone, rafforzando le mie impressioni quando ci parlai nell’ambito della presentazione di un film dove apparivano come sempre portando in scena le loro maschere.
Ficarra e Picone sono stati gli unici artisti lanciati dalla trasmissione televisiva Zelig a trasferirsi nel cinema con garbo e con una loro precisa identità stilistica. Il che ha reso divertenti e godibili, oltre che dignitosi, i loro film. Strutturati con semplicità. ricchi di battute e scenette-tormentone ricorrenti, un po’ come a volte succedeva nei film di Totò,
A una prima visione la serie Incastrati, sbarcata su Netflix denuncia il fiato corto del già visto e del poco plausibile, per non dire assurdo. Elementi che ci sono sempre stati nei film di Ficarra e Picone, ma che in Incastrati, che vuole svilupparsi in tinte “giallo mafia”, appaiono eccessive. Caratteristiche e difetti dei personaggi funzionali al sorriso e alla risata, a patto di non esagerare.
L’aspetto che funziona meglio è il ritratto di mafiosi casarecci e alle prese con i problemi spicci del quotidiano.
Una mafia ridicolizzata e declassata (perché a volte si può combattere anche prendendo in giro e ridicolizzando), a metà strada tra iconografia classica vista e stravista, tra problematiche di lavoro reale e tentazioni di modernità. E se Padre Santissimo ha il culto della cucina, guai a non gradire i suoi piatti o a contraddire le sue ricette.
Sono solo sei puntate che durano meno di mezz’ora. Ma altre stagioni arriveranno: almeno una seconda ci sarà, alla luce di come finisce la prima. Molto bella la sigla cartoon che apre ogni episodio, che per una volta potrebbe far desistere chi vede la serie tutta d’un fiato (in fondo bastano tre ore…) a schiacciare l’opzione salta intro.
Anche in Incastrati Ficarra e Picone hanno il merito di far conoscere volti femminili interessanti, in questo caso Marianna Di Martino e Anna Favella.
Detto tutto ciò può anche essere vero che, probabilmente se a un a prima visione c’è spazio per un po’di delusione, poi rileggendola o rivedendola, si può perfino finire con l’accettare quell’universo di favola che è il modo di fare cinema di Ficarra e Picone, tra piccole e grandi assurdità e frammenti di surreale. A suo modo geniale comicità

Incastrati

INCASTRATI – 2021 Italia. Prima stagione: 6 episodi, durata cascuno tra i 26 e i 35 minuti.
Regia e idea di: Salvatore Ficarra e Valentino Picone.
Interpreti: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Marianna Di Martino, Anna Favella, Leo Gullotta, Tony Sperandeo, Sergio Friscia, Maurizio Marchetti, Filippo Luna, Sasà Selvaggio, Domenico Centamore, Mary Cipolla.
Musiche: Paolo Buonvino.

Leandro De Sanctis

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