SuperLega al via, nonostante la politica e il governo

SuperLega al via, nonostante la politica e il governo, tra medaglie e problemi.
Alla fine di questo incredibile 2021, atipico, amaro, gioioso ma anche intriso di problemi economici per la pallavolo, scatta la nuova stagione dei club. Le donne hanno già iniziato, la SuperLega maschile parte nel fine settimana, lanciata dall’imprevista medaglia d’oro conquistata agli Europei da una Nazionale ampiamente ringiovanita, nello spirito e nelle carte d’identità. Dopo l’ennesima dimostrazione di incompetenza, il governo alla fine ha lievemente alzato la percentuale di spettatori che possono entrare nei palasport, portata al 60%$ della capienza. Ma non è certo una notizia che possa essere festeggiata. Giustamente Massimo Righi presidente della Lega Pallavolo maschile, ha detto che solo quando si tornerà al 100%, si potrà essere soddisfatti.
La novità di quest’ultimo periodo è stata proprio la schiettezza, un minimo di realistica e giustificata insofferenza del mondo dello sport nei confronti della politica e del governo. Ha aperto il fuoco del malcontento dialettico Gianni Petrucci, presidente della Federbasket, affiancato subito dalla pallavolo. Diciamo la verità, spesso per timore di ritorsioni o per consuetudine, lo sport si trattiene dal dire esattamente ciò che pensa su molte questioni che lo riguardano ma che sono decise dalla politica.
Tutti bravi, tutti da ringraziare. Ma il contrasto tra le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Mattarella e poi anche dal Premier Draghi, è il comportamento irrispettoso e incompetente ha fatto saltare il tappo del malcontento. Dopo aver constatato l’incapacità di un sottosegretario allo Sport (l’ex campionessa della scherma Valentina Vezzali) che ha dimostrato di pensare più alla sua immagine che allo sport, senza l’onestà intellettuale di pensare a dimettersi, a lasciare ad altri un compito che lei non riusciva ad assolvere. Ristori? Credito d’imposta? Niente è stato risolto.
Nel giorno della presentazione della SuperLega targata ancora Credem Banca, Massimo Righi è stato chiaro.
“Ringraziamo i presidenti, i nostri presidenti di Club, ma non la politica, che non ha trattato il nostro sport come era doveroso fare. In particolare a riguardo del pubblico: i nostri tifosi sono educati, abbiamo un pubblico quasi teatrale, nei palasport non ci sono forze dell’ordine perché non ce n’è bisogno. Perché penalizzarci? Il Governo non ha risolto poi nemmeno la questione del credito d’imposta, e ci mancano i ristori per le spese sanitare sostenute. Chiediamo più attenzione per il volley”. “Il nostro è il campionato più bello del mondo. La nostra filiera di valori è solida fin dall’attività giovanile e il segnale nuovo è quello che ha dato De Giorgi facendo giocare i giovani. Nonostante il complesso periodo che il mondo dello sport ha attraversato, la cosa più importante è che abbiamo avuto la fiducia dei nostri sostenitori e da loro sono arrivati riscontri più che positivi perché tutti hanno rinnovato durante la pandemia. Credem Banca ha confermato la sponsorizzazione per altri due anni, ci riconosciamo in comuni valori e etica. In più abbiamo raggiunto un record con Del Monte, 11 anni di partnership consecutiva. Ciò che ha guidato il nostro operato è stato questo slogan: nel momento della difficoltà, nessuno resterà indietro. E così è stato”.

Il ct De Giorgi: “Alto livello, qualità media costante, spettacolo garantito”

 il CT della Nazionale, Ferdinando De Giorgi. “Il percorso è stato rapido e l’accelerazione è dovuta alla partecipazione di tutti: Fipav, staff, ragazzi e atleti più giovani – ha detto De Giorgi. – Avevo in testa un progetto diverso, farci trovare pronti per Parigi, ma forse siamo stati troppo veloci. Ho visto non solo la tecnica, ma anche partecipazione e intensità interne al gruppo. Ho giocato l’ultima partita indossando la maglia della nazionale, ho lasciato le porte aperte, e questa è stata una grande opportunità di lottare ancora per una passione: l’azzurro non ha età. Quanto alla SuperLega, una delle motivazioni del suo successo è che anche quando la squadra più forte deve giocare con l’ultima in classifica, deve sempre dare il massimo. È uno spettacolo sempre garantito, a differenza di altre Leghe mondiali. Il livello è altissimo, ma è la qualità media ad essere costante”.

Leandro De Sanctis

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