Deadwind, seconda stagione | Recensione

Deadwind, seconda stagione, è visibile su Netflix. Un successo in ascesa per la serie tv finlandese diffusa in Europa dalla piattaforma Netflix. Si sa già che ci sarà una terza stagione per raccontare altre vicende che coinvolgeranno la bionda poliziotta Sophia Karppi (il titolo originale era proprio Karppi) e il collega Nuurmi, con il quale il rapporto vive di alti e bassi, ora coinvolgente ora in frizione.
Una serie poliziesca affascinante arrivata dalla Finlandia, una coproduzione con la Germania che offre scenari inconsueti allo spettatore. Neve, gelo, ghiaccio e situazioni familiari che celano drammi. Indagano due poliziotti che inizialmente non vorrebbero nemmeno lavorare insieme. La bella Pihla Viitala (la tenace poliziotta Sophia Karppi) , un fascino dolente, mai un sorriso, un mucchio di problemi familiari da quando le è morto il marito. E il più giovane Sakari Nuurmi (Lauri Tilkanen).
Una volta di più va detto che sarebbe il caso di godersi la versione originale, anche se naturalmente è arduo trovare in Italia spettatori che sappiano la lingua finlandese. Ma è molto importante per calarsi al meglio nel climax di un giallo che affronta il tema dell’ecologia e della politica, delle fonti rinnovabili, di progetti edilizi e di una certa etica, che poi spesso è sovrastata dagli interessi economici. Non tutto è come sembra e l’intreccio è interessante. E’ vero che almeno un paio di divagazioni sembrano messe lì anche per allungare il brodo, ma alla fine non stonano e danno elementi supplementari per capire il carattere dei protagonisti.
Linguaggio asciutto, sceneggiatura essenziale, ma di cose ne succedono molte. Sesso, soldi ed energie rinnovabili fanno da contorno al ritrovamento del cadavere di una donna assassinata e sepolta nel luogo dove dovrà sorgere un centro residenziale alimentato da energia alternativa.  Una serie che merita, personaggi che tengono e ambientazione affascinante che da sola vale la visione.

Intrighi tra crimine e politica

In questa seconda stagione si mescolano gli ingredienti, ma l’aspetto della corruzione della politica è preponderante e va ad aggiungersi a classici temi criminali come il traffico di droga tra Estonia e Finlandia, tra Tallin e Helsinki, coinvolgendo entrambe le polizie e il corpo stesso dove lavora Karppi, oltre alla figlia sbandata. Tematiche esposte nella prima stagione che trovano continuità, molta carne al fuoco e le solite scene in cui ci si chiede perché la Polizia che sta arrivando in un luogo dove dovrebbe sorprendere criminali, viaggia a sirene spiegate. Non so se sia un errore, ma forse in una scena c’è anche un vistoso e inspiegabile errore: Polizia in finlandese di scrive Poliisi, in una scena appare una macchina con scritto invece Polisi, con una sola i. E Polisi non significa nulla, nemmeno in finlandese…

Deadwind, la scheda

DEADWIND, due stagioni – Serie Tv Netflix. Prima stagione: 12 episodi di circa 44 minuti ciascuno. Seconda stagione: 8 episodi tra i 42 e i 48 minuti.Regia: Rike Jokela. Interpreti: Pihla Viitala, Lauri Tilkanen, Tommi Korpela, Jani Volanen,

Trailer originale seconda stagione

Leandro De Sanctis

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