5 maggio di 20 anni fa: crollo Inter con la Lazio, scudetto Juve al fotofinish

5 maggio di 20 anni fa: crollo Inter con la Lazio, scudetto Juve al fotofinish. Non è stata la prima volta che ho avuto la fortuna di esultare per uno scudetto conquistato in extremis, all’ultimo respiro. Il 20 maggio del 1973 ero allo Stadio Olimpico di Roma, Curva Nord, quando il gol di Cuccureddu (dopo il gol di Spadoni e il pareggio di Altafini) sancì il 2-1 sulla Roma e il 15° scudetto, grazie alle concomitanti sconfitte della Lazio a Napoli, gol di Damiani allo scadere (1-0) e del Milan nella fatal Verona (5-3). Detto che riascoltando la radiocronaca di Tutto il calcio minuto per minuto (a Roma c’era Sandro Ciotti, a Verona Enrico Ameri, designato per la pronosticata partita scudetto del Milan, a Napoli Emanuele Giacoia) ho avuto di nuovo i brividi, oggi si celebra il ventennale di un altro scudetto ai confini dell’incredibile. Un mese prima della fine del campionato la Juve aveva sei punti di svantaggio dall’Inter e l’anno prima all’ultima giornata era stata scippata dello scudetto nel pantano dello Stadio Curi, quando perse con il Perugia una partita che l’arbitro Collina non avrebbe dovuto far giocare, dopo un’attesa lunghissima per il nubifragio abbattutosi sulla città umbra,

Il 2002 dalla pallavolo al calcio: in treno con gli interisti

Era tornato Lippi in panchina, c’era stata rifondazione bianconera con la cessione di Zidane al Real Madrid e l’arrivo di Buffon, Thuram e Nedved. Alla vigilia dell’ultimo turno la classifica vedeva l’Inter al comando con 69 punti, inseguita dalla Juventus a 68 e la Roma a 67. All’Olimpico Lazio-Inter era attesa quasi come una formalità, perfino i tifosi laziali erano contenti di vedere la squadra biancoceleste non dannarsi l’anima per rovinare la festa interista. Il giorno prima, 4 maggio, ero andato a Treviso per seguire professionalmente la finale scudetto tra la Sisley e la Daytona Modena. Per ridurre i tempi del ritorno ero stato accompagnato nella notte a Bologna, da dove al mattino ero ripartito, trovandomi in un treno zeppo di tifosi nerazzurri. Peggio: in uno scompartimento riempito da interisti gradassi e festanti. Un vero tormento insomma. E a quel punto, in quelle tre ore abbondanti di viaggio, mi trovavo a lanciare i miei anatemi mentali: ridete ora, vorrei vedere le vostre facce stasera al ritorno! Ma la mia era solo una speranza, la speranza del tifoso che ci crede sempre fino all’ultimo e che nel 1973 aveva già vissuto un finale di campionato simile.
A Udine la vittoria si materializza subito grazie ai gol di Del Piero e Trezeguet. A Roma succede invece l’incredibile: inter due volte in vantaggio rapido con Vieri (nel filmato vedrete esultare in tribuna anche Carlo Magri, presidente della Federazione Pallavolo e grande tifoso nerazzurri), raggiunta e superata dalla doppietta di Poborski, in parità grazie a Di Biagio. Ma nella ripresa il crollo dell’Inter: Simeone di testa e Simone Inzaghi fissano il 4-2 finale che regala alla Juventus uno degli scudetti più sofferti e più belli della sua storia. Per il tifoso nerazzurro una pagina amarissima e altrettanto indimenticabile, come testimoniò Enrico Ruggeri nel corso di un concerto nelle adiacenze della Curva Nord, anni dopo.
Mesi dopo avrei vissuto un’altra grandissima gioia sportiva grazie alle azzurre della pallavolo, per la prima volta campionesse del mondo a Berlino. Ma quella fu un’altra storia, che racconterò in un libro che sta per uscire.

I gol di quel Lazio-Inter 4-2, il 5 maggio del 2002

RETI: 12’pt Vieri, 20′ e 45’pt Poborsky, 24’pt Di Biagio; 10’st Simeone, 28’st Inzaghi.

5 maggio 2002: la storica puntata di Novantesimo minuto

Il 15° scudetto vinto a Roma col gol di Cuccureddu

1973: Hitchcock ha detto Juve: titolò il Corriere dello Sport
La radiocronaca di Tutto il calcio minuto per minuto

Leandro De Sanctis

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