Lecce-Juventus 0-1 | C’è voluto il Fagioli miracoloso

Lecce-Juventus 0-1 | C’è voluto il Fagioli miracoloso.
Se allo scadere del tempo regolamentare il perfido rasoterra di Hjulmand fosse entrato in rete invece di colpire il palo sterno della porta di Szczesny, sarebbe stata una notevole ingiustizia, visto che il Lecce non aveva praticamente mai tirato in porta. Il primo tempo è stato di un grigiore estremo la solita scialba partita inconcludente di una Juventus senza capo né coda, che a ben guardare chiedeva a Gatti di importare il gioco. Emergenza continua schieramento atipico, con Soulè titolare in attacco accanto a Milik. Gioco lento, consueta ragnatela di inutili passaggi al rallentatore, giocatori in perenne eccesso di colpi, così che anche quando avrebbe potuto andare in affanno, la retroguardia giallorossa aveva tutto il tempo per recuperare.


Lecce-Juventus 0-1, determinante l’innesto di Fagioli

Nella ripresa fortunatamente Allegri capiva che non si poteva continuare a non produrre gioco, vanificando la possibilità di cogliere la terza vittoria consecutiva in campionato, seconda in trasferta ma prima realmente fuori Torino della stagione. Fuori McKennie, finalmente dentro con responsabilità il baby Fagioli, finora misteriosamente tenuto ai margini. D’incanto la Juventus cominciava a provare a giocare, Fagioli intercettava, smistava, apriva il gioco. E cominciava ad arrivare qualche occasione da rete, non clamorosa, ma almeno cresceva l’indice di pericolosità dell’offensiva.
L’aspetto curioso è che alla fine ogni cross di vaga pericolosità, parte da un Cuadrado che sta giocando a meno del 50% delle sue antiche possibilità, ma che pur con la sua lentezza esagerata in troppe occasioni e i suoi errori, resta pur sempre l’innescatore più incisivo di occasioni da rete, che siano cross, corner o punizioni. Parentesi: ma vogliamo smetterla con quello sciocco e inutile balletto tra lui e Kostic quando c’è una punizione a favore? Tanto si sa che la calcia sempre il colombiano, perché non mandare il serbo nel cuore dell’azione invece che perdere un uomo dalla zona costruttiva?
Circa trenta secondi dopo l’ingresso in campo di Iling Jr, l’inglesino che tanto bene ha fatto con Empoli e Benfica, dal suo piede parte l’assist per Fagioli, che da fuori area quasi da fermo scocca un fantastico tiro alla Del Piero, che come quelli che spesso scagliava Alex, va ad concludere la sua traiettoria all’incrocio dei pali, accarezzando il palo alla sinistra di Falcone e trasformandosi in gol. Una liberazione. Ammucchiata bianconera su Fagioli, che esulta e si commuove (forse, chissà, pensando a quanto poco sia stato utilizzato nonostante le ormai croniche incapacità registiche) quasi soffocato dall’abbraccio dei compagni, che tante volte nelle settimane scorse lo hanno incoraggiato a tener duro, a non abbattersi perché non giocava. Davvero un gol meraviglioso. Giusto premio a un secondo tempo in crescita, grazie anche alla presenza di Alex Sandro, a Milik e Kean che hanno tenuto in apprensione la retroguardia pugliese, a Gatti e Danilo custodi stavolta efficaci di una difesa giunta al settimo clean sheet (partite senza subire reti) come la Lazio: a guardare la classifica ci si stupisce, ma nessuno in Serie A ha fatto meglio. Tornando a Iling jr., per essere bravo è bravo, e lo avrei visto molto prima in campo al posto di un inconcludente e impreciso Kostic: sicuramente, come minimo, porta fortuna, visto che quando entra, poi la Juventus segna.
Problemi ce ne sono ancora tanti, ma la vittoria di Lecce è importante, per reagire all’uscita dalla Champions e per dare continuità al tentativo di risalita in un campionato che il Napoli sta meritatamente dominando con vista sullo scudetto, almeno per quel quarto posto che eviterebbe il fallimento totale della stagione (soprattutto a livello economico).
Chiusura sulle tante ammonizioni che i giocatori bianconeri continuano a ricevere: si diano una regolata, anche oggi cinque, quattro delle quali nella prima mezzora di gioco. A rischio di lasciare la squadra in dieci uomini. Non bastano gli infortunati in serie per creare problemi di formazione?

Lecce-Juventus 0-1

LECCE: Falcone: Baschirotto, Pongracic, Gendrey, Gallo; Blin (15′ st Askildsen), Hjulmand, Gonzalez (42′ st Rodriguez); Strefezza (37′ st Di Francesco), Ceesay (37′ st Colombo), Oudin (15′ st Banda). A disp.: Bleve, Pezzella, Tuia, Dermaku, Umtiti, Persson, Helgason, Bistrovic, Cetin, Listkowski. Allenatore: Baroni

JUVENTUS: Szczesny; Cuadrado, Gatti, Danilo, Alex Sandro; McKennie (1′ st Fagioli), Miretti (17′ st Kean), Rabiot; Soulè (39′ st Bonucci), Milik. Kostic (27′ st Iling). A disp.: Perin, Pinsoglio, Rugani, Compagnon. Allenatore: Allegri

ARBITRO: Chiffi di Padova.

MARCATORE: 28′ st Fagioli (J)

NOTE: Ammoniti: Ceesay, Pongracic, Di Francesco (L); Miretti, Cuadrado, Milik, Gatti, Iling (J). Recupero: 1′ pt, 5′ st.

L'esultanza di Fagioli a Lecce, 1° calciatore nato a partire dal 2001 a segnare con la Juventus in Serie A
L’esultanza di Fagioli a Lecce, 1° calciatore nato a partire dal 2001 a segnare con la Juventus in Serie A

Leandro De Sanctis

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