The Old Guard | Recensione film

The Old Guard è il primo episodio di una trilogia tratta dalla saga graphic novel omonima, firmata da Greg Rucka e Leandro Fernandez. Il film è uscito direttamente in streaming, su Netflix, come molti altri film in questo periodo sconvolto dalla pandemia. Un film su eroi molto particolari, mercenari benefattori dell’umanità, con un’impronta prettamente femminile. Alla regia è stata chiamata Gina Prince-Bythewood, la protagonista è Charlize Theron, che in Mad Max aveva già dimostrato la sua attitudine in action movie da combattimento e che è anche produttrice. Kiki Layne è la giovane ultima arrivata nella ristretta squadra di super eroi particolari. Hollywood politicamente corretta, punta sulle donne e non trascura l’eroina afroamericana.
The Old Guard propone eroi immortali che hanno attraversato secoli e secoli di storia: immortali si, ma provano dolore, fisico e interiore, e a un certo punto anche la loro quasi infinita esistenza avrà fine, ma nemmeno loro sanno quando. Quando le ferite mortali non si rimargineranno, quando non resusciteranno dopo essere stati colpiti da pallottole, sgozzate da coltelli, dilaniati da ordigni vari.
Per il pubblico italiano la curiosità è costituita dalla presenza nel cast di Luca Marinelli, ma bisogna dire che non è certo un film come questo ad offrirgli la possibilità di esprimere le sue qualità di attore. L’indiscusso perno del film è proprio Charlize Theron, capace di dare espressione ad una personalità forte ma non prova di fragilità e tormenti. Sono super eroi che richiamano altri immortali visti al cinema, gli Highlander dell’omonimo film du Russell Mulcahy (1986, con Christopher Lambert, Sean Connery, Clancy Brown, che ebbe la colonna sonora dei Queen).
Anche nell’aspetto introspettivo della solitudine alla quale è condannato chi vede morire i suoi affetti, chi sopravvive forzatamente al suo tempo, alle vite degli altri.

Fantasy e attualità: la farmaceutica è la nemica

The Old Guard coniuga il fantasy con temi d’attualità: il cattivo di turno è il giovane Ceo della multinazionale farmaceutica, che va a caccia degli immortali per usarli come cavie, allo scopo di creare con il loro DNA farmaci capaci di regalare il Nobel ma soprattutto soldi, guadagni immensi. Sarà che i film di super eroi sono stati piuttosto inflazionati negli ultimi anni, anche se questo ha caratteristiche diverse, ma The Old Guard alla fine mi ha sostanzialmente deluso. Non è un film originale, le scene dei combattimenti ormai nella maggior parte dei film sono solo coreografie più o meno sorprendenti o prevedibili. Ma soprattutto la sceneggiatura presenta dei buchi narrativi che non si curano della plausibilità o di dare spiegazioni logiche a quanto si vede.
Le scene con il “cattivo” dell’industria farmaceutica sembrano un altro film, quasi scollato dall’originale, come un B movie che fa capolino, come se si passasse da un registro all’altro. La Theron che si prende sul serio, Harry Melling (Dudley Sursley nella saga di Harry Potter) che pare un cartone animato, nemmeno troppo riuscito. Buon per Luca Marinelli che si è assicurato visibilità Hollywoodiana, ma The Old Guard fatica ad affrancarsi dalla mediocrità.

The Old Guard, la scheda

THE OLD GUARD – Stati Uniti, 2020. Durata 125 minuti. Basato sul fumetto omonimo.
Regia: Gina Prince-Bythewood.
Interpreti: Charlize Theron, KiKi Layne, Luca Marinelli, Matthias Schoenaerts, Marwan Kenzari, Chiwetel Ejiofor, Harry Melling. Attualmente su Netflix.
* visto in versione originale con sottotitoli in italiano.

The Old Guard, trailer originale

Leandro De Sanctis

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