CINEMA Moonlight

MOONLIGHTRegia: Barry Jenkins. Interpreti: Mahershala Ali, Naomie Harris, Janelle Monae, Trevante Rhodes, Ashton Sanders, Andre Holland, Alex R.Hibbert
* visto in edizione originale con sottotitoli in italiano

Sarebbe sbagliato pensare che Moonlight sia un bel film solo perché ha vinto l’Oscar, un premio della grande fiera commerciale e politica del cinema hollywoodiano. Dopo le polemiche sui neri esclusi dagli Oscar, Moonlight ha fornito l’occasione perfetta per un’edizione invece più black che white.
Il film di Barry Jenkins è molto bello, intenso e denso di significati, anche contraddittori se vogliamo, come in fondo è la vita, specie nei sobborghi neri delle città americane, dove la droga accomuna spacciatori e anime perdute, magari con un travaso di cuore. Lo spacciatore sensibile può ergersi a modello incarnando una figura paterna assente, una mamma può rinnegare la sua condizione di soggetto protettivo, lasciandosi devastare dagli effetti delle scelte sbagliate che l’hanno trasformata in una derelitta incapace di badare al figlio.
Si parla di razzismo, di negritudine, di bullismo, di droga, un lungo viaggio alla scoperta di un sè che si fatica a identificare, riconoscere, accettare. Dialoghi essenziali (seguirlo in edizione originale non sarebbe un gran sacrificio per i pigroni che cedono al doppiaggio), volti indimenticabili di una dolcezza coinvolgente (l’età bambina, l’età adolescente) per dar corpo con convinzione ad un’amara e originale storia. Cercando se stessi in mezzo agli altri, trovando provvidenziale e imprevedibile supporto in un angelo del male che sa essere padre putativo e affettuoso. La terra è ancora ricca di diamanti umani, a volte confusi e nascosti nella spazzatura…
E se è difficile aprirsi agli altri è comprenderli, talvolta può rivelarsi più complicato decifrare se stessi. E accettarsi.

https://www.vistodalbasso.it/2013/07/11/cinema-come-non-si-scrive-una-recensione/ 
 

Leandro De Sanctis

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