Juventus ko con l’Empoli: è già a meno 5 dalle migliori

E’ cominciato nel peggiore dei modi il campionato della Juventus abbandonata da Cristiano Ronaldo. Dal pareggio di Udine alla sconfitta casalinga con l’Empoli, una neopromossa che ha violato lo Stadium come seppe fare l’anno scorso il Benevento e che non aveva mai vinto a Torino contro i bianconeri. E’ la terza volta che la Juventus parte senza vincere nessuna delle prime due partite (dopo il 2010/11 e il 2015/16) e la stagione è già in ripida salita, con la bellezza di cinque punti di svantaggio dalla prime della classe e dai campioni d’Italia dell’Inter.

A dirla tutta l’Empoli ha impartito una lezione di calcio ai bianconeri, giocandosela senza timori reverenziali e capitalizzando al massimo il gol realizzato da Mancuso al 21′ del primo tempo. Nato da un’azione conclusa in maniera fortuita ma legittimato per tutti i novanta minuti con una condotta sicura e spregiudicata. Cutrone punto di riferimento in attacco, con Bajrami e Bandinelli particolarmente attivi. Ma in generale l’Empoli di Andreazzoli, un ottimo tecnico ancora non valutato per il suo valore reale, ha dimostrato di sapere bene cosa fare.

Il portiere Vicario decisivo nel primo tempo

Partendo dalla serata strepitosa del portiere Vicario, che nel primo tempo per tre volte ha negato il gol a Chiesa con interventi pregevoli e non facili. Ma alla Juve incerta di quest’avvio di stagione non è bastato il veemente primo tempo, nel corso del quale ha creato occasioni da rete, Nè gli attacchi disordinati della ripresa, quando Allegri ha mandato in campo prima Morata, poi anche Bernardeschi, Kulusevski, Locatelli e De Sciglio.

Dopo 180 minuti di gioco è facile affermare che l’Inter ha reagito bene alla partenza di Lukaku, contando su freschezza e solidità di gioco, oltre che sulle qualità del nuovo tecnico di Simone Inzaghi.

La Juventus ha subito scoperto che non c’è più un Cristiano Ronaldo a mascherare con i suoi gol le crepe di una squadra imperfetta e senza un regista. Oltretutto è venuta meno la sicurezza della difesa, che ha incassato già tre gol in due partite. L’Empoli nella gara d’apertura è stata seccamente sconfitta dalla Lazio ma stasera allo Stadium è sembrata una squadra di qualità notevole: bisogna capire fino a che punto per i suoi meriti e quanto l’hanno agevolata le negatività bianconere.

L’impressione che il cantiere juventino sia ancora in balia delle incertezze è notevole: partenza con McKennie punta aggiunta a Dybala e Chiesa. Fasi di gioco in cui a destra si pestavano i piedi Dybala, Chiesa e Cuadrado. Un Rabiot né carne né pesce, Bentancur che perdeva perfino palloni nell’interdizione, che è la sua dote migliore.  E in area continua a mancare un punto di riferimento. Per chi si fanno i cross se non c’è nessuno a raccoglierli? Le belle iniziative sulle fasce che si concludono con cross invitanti in area di rigore, restano occasioni perse perchè non c’è nessuno che si avventi. Sarò della vecchia scuola del calcio, ma penso sia complicato giocare ad alto livello senza un regista e senza un centravanti.

Un centrocampo senza idee, incapace di creare e dettare gioco e trame efficaci, oltre che di filtrare e contrastare adeguatamente il centrocampo avversario. Se è bastato l’Empoli a mandare in tilt questa Juventus, cosa succederà affrontando Napoli, Milan o Chelsea?

   La partenza di Ronaldo, che in molti hanno vissuto senza ansie, in realtà toglie il velo protettivo del portoghese alle lacune di una squadra che nelle ultime stagioni andava in gol quasi esclusivamente con lui. Se l’obiettivo di Allegri deve essere la riconquista dello scudetto, il meno cinque dopo sole due giornate è già un handicap pesante e da non sottovalutare, checchè se ne possa dire. Se la Juventus è questa, se il tecnico non riuscirà a sciogliere i tanti nodi che la frenano, sarà davvero dura per i bianconeri, che hanno raccolto fischi dal loro pubblico. Molti a livello individuale ma in generale anche la squadra. E nemmeno ai fischi, oltre che alle sconfitte con le neopromosse, la Juventus era abituata.

Manca un rigore alla Juve, sempre sconfitta con Ghersini

   Due partite arbitrate dal ligure Ghersini, due sconfitte per la Juventus, che con lui perse anche a Cagliari nel luglio del 2020. Estrapolando gli episodi dal giudizio globale sulle carenze bianconere e sulla splendida partita giocata dall’Empoli, non si può nascondere che alla Juventus manca un rigore; al 30 del primo tempo Luperto è intervenuto fallosamente su Dybala, colpendolo con il piede e spingendolo con una evidente manata verso la caduta.  Se Ghersini avesse adottato lo stesso metro con cui poi sanzionato altri falli, avrebbe come minimo dovuto rivedere l’episodio. Ma Mazzoleni alla VAR, ha taciuto. Ghersini ha sbagliato anche sulle piccole cose, specialmente nel finale, non vedendo deviazioni e trasformando in rimesse empolesi corner che avrebbero potuto originare opportunità, o piccoli falli e ignorandone un paio su Cuadrado. Ma questo non è certo un alibi per questa serata negativa oltre ogni immaginazione e previsione.

Juventus-Empoli 0-1

RETI: Mancuso 21′ pt

JUVENTUS Szczesny; Cuadrado (37′ st De Sciglio), de Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur (21′ st Locatelli), Danilo, Rabiot (1’ì st Bernardeschi); McKennie (1′ st Morata); Dybala, Chiesa (21′ st Kulusevski).
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Chiellini, Pellegrini, Rugani, Fagioli, Ranocchia.
Allenatore: Allegri

EMPOLI  Vicario; Stojanovic, Ismajli, Luperto, Marchizza; Haas, Ricci, Bandinelli (35′ st Zurkowski); Bajrami (25′ st Stulac); Mancuso (28′ st Pinamonti), Cutrone (35′ st Henderson)
A disposizione: Brignoli, Furlan, Romagnoli, Lamntia, Fiamozzi, Tonelli, Viti, Parisi. Allenatore: Andreazzoli

ARBITRO: Ghersini ASSISTENTI: De Meo, Rocca
VAR: Mazzoleni

AMMONITI: 32′ pt Mancuso, 44′ pt Cutrone, 11′ st Ismajli, 36′ st Bernardeschi, 44′ st Danilo

Leandro De Sanctis

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