Michele Conta, il medico delle Endless nights

Quando la musica del medico…Conta

Ci voleva una rivista britannica, Prog Rock UK, per riportare meritatamente alla ribalta Michele Conta. Mesi fa nella rubrica dedicata ai nuovi album del progressive lessi l’elogio di Endless nights, l’album che segna il ritorno sulla scena dell’artista astigiano, che ha contribuito a caratterizzare la storia della musica prog italiana, fin da quando, diciassettenne, entrò nella band La locanda delle fate, con un significativo album d’esordio, Forse le lucciole non si amano più. (“Cercavano un pianista e mi convinsero. Io poi li convinsi a suonare musica nostra“).
Disco, allora i vinili si chiamavano così, che nel 1977 fu prodotto da Niko Papathanassiou (il fratello del più noto e celebrato Vangelis). L’etichetta era la Polydor/Universal.
Come spesso avveniva in quegli anni, soprattutto i tastieristi che si avvicinavano alla musica prog, avevano alle spalle studi classici. Michele Conta iniziò a studiare pianoforte a soli 10 anni, frequentando l’Istituto di musica Giuseppe Verdi di Asti sotto la guida dell’organista e compositore di musica sacra Giuseppe Peirolo. Poi continuò al Conservatorio Vivaldi di Alessandria, con la concertista Maria Gachet.

La scelta di Michele: la medicina

Nonostante il felice esito dell’esordio musicale, Michele Conta decise di seguire l’altra sua grande passione, o forse dovremmo dire vocazione: la medicina. La sua scelta di vita: essere un medico. Ciò non toglie che negli anni abbia continuato a comporre musica, al pianoforte soprattutto. E qualche anno fa decise di non lasciarla nel cassetto. Chiese supporto a Simone Lampedone, tecnico del suono e co-arrangiatore, e incise alcune delle sue composizioni. Insomma, quando si accosta la musica alla medicina, bisogna andare oltre la citazione di Mimmo Locasciulli e Enzo Jannacci.

La battaglia dei medici contro il Covid-19

La mia mente e il mio tempo sono completamente dedicati al mio lavoro da medico – scriveva Michele pochi giorni fa sulla sua pagina Facebook – Già più di 60 miei colleghi sono morti in Italia per Covid 19 (purtroppo nelfrattempo la cifra è salita a quota 100). Ringrazio tutte le radio che continuano a suonare la mia musica”. Il dottor Conta ha condiviso anche un suo breve intermezzo musicale, suonato in un raro momento di stacco dal lavoro, per i colleghi e per chiunque lo abbia voluto ascoltare su Facebook.

Valorizzato da Dr.Dre, il produttore di Eminem

Difficile immaginare una musica più distante dal rap americano, eppure il celebre produttore Dr.DRE (che tra l’altro lavorò con Eminem e Snoop Dogg) restò colpito dal suo arpeggio di pianoforte contenuto nel brano Vendesi saggezza e lo scelse come sample nella canzone For The Love of Money, contenuta nell’album Compton. L’album arrivò a concorrere per i Grammy e successivamente il film Straight Outta Compton con quelle musiche, fu premiato come migliore sceneggiatura originale agli Oscar.

Dai Genesis alle Endless Nights

Michele Conta ha raccontato come la sua passione per la musica prog sia nata in occasione della prima tournéé italiana dei Genesis. Andò a vederli in un palasport ligure insieme a poche centinaia di spettatori, a pochi metri da Peter Gabriel. Riconoscendo nello stile di Tony Banks l’affinità con i classici che studiava al Conservatorio. Giudicando la pedaliera dei bassi suonata da Mike Rutherford con la profondità di un organo a canne. Poco dopo andò a vedere La Locanda delle Fate che faceva ancora solo cover, e scoccò la scintilla.
Casualmente, ma a volte nella vita c’è molto poco di casuale, alcuni dei titoli del suo album Endless nights, sia pure involontariamente, ora evocano in qualche modo la tragedia che si sta vivendo con il Covid-19. Titoli come E’ nell’aria o Notte infinita: non serve aggiungere altro.
L’album Endless Nights è molto bello, 39 minuti di ottima musica. Alla qualità del suono al pianoforte, si aggiungono melodie e cambi di ritmo. Inutile chiedersi se è prog, new age o altro. E’ semplicemente musica bella e ben suonata. Registrato negli studi di Abbey Road, annovera la partecipazione di un batterista come Gavin Harrison (Porcupine Tree, King Crimson, Pineapple Thieves), che a detta di Michele ha dato una marcia in più al progetto. Alle chitarre Ermanno Brignolo, salvo che nel brano d’apertura (chitarre di Max Arminchiardi).

La tracklist

Endless nights, la tracklist
Endless nights, la tracklist

Michele Conta, Endless nights.

Michele Conta: tastiere, pianoforte, musica, arrangiamenti.
Gavin Harrison: batteria. Ermanno Brignolo: chitarre e voce. Simone Lampedone (co-arranger e sound engineering), Frank Arkwright (sound and Mastering engeenering). Album registrato negli studi Abbey Road. 39 minuti. AMS Records

La copertina dell'album di Michele Conta, Endless nights
La copertina dell’album di Michele Conta, Endless nights

Leandro De Sanctis

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