DAZN a singhiozzo, quello che i giornali non dicono

DAZN a singhiozzo, quello che i giornali non dicono.
Gli inconvenienti accusati dal primo week end di campionato trasmesso in streaming da DAZN hanno sollevato un vespaio. Chi si è perso il gol di Dybala, chi ha visto la rotella girare invece che la palla rotolare, disservizi piccoli e grandi. Tanto per chiarire, la colpa non è di DAZN, ma di chi gli ha dato il campionato chiavi in mano, pensandolo solo ai soldi da incassare e fregandosene della realtà della connessione in Italia (e nemmeno in tutta Italia).
Una partita di calcio non è un film, se mi interrompi la visione mentre si sta giocando, se mi impedisci di vedere e gioire (o soffrire per un gol), mi togli il gusto. E quando si stilano i comunicati del giorno dopo, non bisognerebbe far finta di non sapere che la grande maggioranza di abbonati, mette mano alla prepagata o alla carta di credito per poter vedere la sua squadra del cuore. Poi c’è tutto il resto. Ma la molla è quella, punto!
Naturale, comprensibile, che il rapporto con la pubblicità per una editoria in crisi mortale, determini la semplice cronaca e non le chiose più adeguate e in linea con il sentimento popolare e con la ragione.
Insomma, chi può permettersi un commento visto dal basso?
Questo sito può, perché l’unico rapporto che mi lega a DAZN è l’abbonamento che ho e che mi permette di valutare per esperienza diretta ciò che a volte accade.
Peccato, perché la qualità video di DAZN sarebbe ottima, e la modalità di poter rivedere senza fatica le azioni salienti grazie all’opzione spoiler, è un optional che piace. Se ci si perde un gol per una telefonata, per un’impellenza o per qualsiasi altro motivo, clic sul pc e si rivede quanto si è perso. Per poi tornare al live.

Il comunicato che non comunica

Nel suo comunicato DAZN ha sostenuto che questa fase “richiede un momento fisiologico di assestamento, fase necessaria per permettere ulteriori miglioramenti esprimendo in modo compiuto le incredibili potenzialità dello streaming a vantaggio del calcio, dello sport e di tutto il Paese e l’impegno di DAZN in questo processo è assoluto e incondizionato”.
Si può ribattere: l’abbonato paga per vedere il campionato dall’inizio, ogni partita della sua squadra. I miglioramenti devono essere fatti prima in modo da consentirlo. Non strada facendo.

La risposta di DAZN sul caso Inter-Genoa

“In questi mesi sono state implementate nuove tecnologie e portati avanti importanti cambiamenti a fronte dei quali, già alla fine della prima giornata, sono stati raggiunti ottimi risultati quali l’incremento dell’audience cumulata rispetto agli anni precedenti, parametri migliori relativi all’utente finale, maggiore copertura territoriale”
L’incremento dell’audience direi che è normalmente fisiologico visto che ora DAZN ha tutte le partite. Maggiore copertura territoriale? Non significa copertura totale come dovrebbe essere e come sarebbe se a trasmettere fosse una tv non in streaming.
In questo contesto si inserisce quanto accaduto nel corso della partita tra FC Internazionale e Genoa (sabato 21 Agosto), quando si è registrato un picco di traffico, limitato ad un’unica Cdn, risolto nel giro di pochi minuti e che ha avuto un impatto limitato su un gruppo di utenti che hanno poi potuto assistere alle altre partite, dal momento che il problema è stato risolto velocemente”, ha “spiegato” DAZN.
Spiegato? Al tifoso che si perde il gol perché in quel momento lo streaming non va, cosa interessa a cosa è dovuto il problema? Che gliene frega di cdn e picco di traffico? Se aumentano le partite trasmesse i picchi di traffico aumenteranno di conseguenza. Tutte problematiche assenti per chi non usa lo streaming. I blocchi hanno riguardato un gruppo di utenti che poi ha visto le altre partite? Primo: ogni abbonato ha il diritto di non trovare problemi. Secondo: se io sto seguendo Inter-Genoa, e magari avrei seguito solo quella perché sono interista (è solo un esempio sia chiaro…n.d.j.) che poi possa vedere bene le altre partite mi interessa poco o niente.

Potenziamento DAZN

Di questo siamo ovviamente dispiaciuti – prosegue DAZN – , consapevoli dell’alto valore del Campionato di calcio di Serie A TIM, delle squadre impegnate e della grande passione di tutti i tifosi. Continuiamo a lavorare, proseguendo nel costante dialogo e collaborazione con l’Autorità e i partner, fondamentali in questo progetto di cambiamento senza precedenti, così come nello sviluppo e nel potenziamento di DAZN Edge, la cache proprietaria per la gestione del traffico e nell’ulteriore ottimizzazione dei processi con le CDN globali”.

Vale il discorso che si fa in altri campi. Il cambiamento senza precedenti va a vantaggio solo dei club e di chi trasmette. Prima si doveva marciare a pieno regime e senza pecche, poi si poteva ambire a trasmettere tutto il campionato. Sennò è come la lotta tra Comune di Roma e utenti: si prendono provvedimenti demenziali per invitare a usare i mezzi pubblici, che però o non ci sono o funzionano male. Prima si mette in piedi una rete di bus e metro impeccabile, poi si possono cambiare ciò che riguarda la mobilità.
Quando ci sono lavori in corso, le parole sono fuffa e a rimetterci è sempre l’utente.
Detto questo, è chiaro che i primi responsabili sono i club della Lega Serie A che hanno scelto di far vedere in streaming il campionato, molto più che DAZN. E in seconda battuta di chi sbandiera super connessioni veloci che in realtà non ci sono, nemmeno a chi le paga in bolletta credendo di averle.
Non so se è in conflitto con le regole di assegnazione dei diritti, ma la problematica si può ridurre o tamponare con l’urgente affiancamento di un decoder digitale gratuito per gli abbonati o a costo ridotto.
Il decoder esiste ma è criptato e ha il costo proibitivo di 140 euro quando dovrebbe essere venduto a prezzo simbolico per gli abbonati. Ovviamente DAZN non pubblicizza questa soluzione per ovvi motivi legati alla grande campagna per lo streaming (sostenuta anche se non soprattutto da TIM), in un Paese in cui gran parte della popolazione è esclusa dalla fibra e dalla banda larga. Sarebbe stato troppo semplice e conveniente per i tifosi poter vedere DAZN con un normale decoder non criptato?
Insomma, il solito pasticcio all’italiana. Ai danni dei tifosi e telespettatori, italiani e non.

La beffa del decoder digitale criptato

https://www.fanpage.it/sport/calcio/come-vedere-dazn-sul-digitale-terrestre-al-canale-409-come-funziona-il-decoder-tv-box/

Leandro De Sanctis

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