Bangla, la serie | Recensione

Bangla, la serie | Recensione. Dopo il successo del film, Bangla è diventata una serie Tv, riprendendo il filo del discorso dove si era interrotto e scendendo più in profondità. Nastro d’argento come miglior commedia, David di Donatello a Phaim Bhuyian per la miglior regia, Globo d’oro come migliore opera prima: il film del bangla di Torpignattara portò una ventata d’aria nuova nel cinema italiano. Raccontava la difficile vita di un italiano figlio di emigrati, lo scontro tra culture e religioni, la convivenza spesso complicata e i tormenti amorosi di una gioventù uguale ma diversa.

La mia religione dice che fino al matrimonio il sesso non lo vedi manco col binocolo, un po’ come la vostra, solo che noi non famo come ce pare…

La prima stagione della serie Bangla che inevitabilmente avrà un seguito, ruota ancora attorno al conflitto interiore del ragazzo musulmano ligio ai precetti religiosi ma coinvolto in una storia d’amore che esaspera il dualismo tra ciò che tutti i ragazzi fanno a quell’età e ciò che impone una religione che non accetta la scoperta sessuale prima del matrimonio (per di più combinato) e che ovviamente va in conflitto con le abitudini della gioventù romana e italiana.
Il racconto di Phaim Bhuyan, che è regista, sceneggiatore e interprete, è genuino, ingenuo e perciò talvolta perfino sconcertante per lo spettatore abituato a tutt’altro. A parte qualche passaggio razionalmente poco giustificabile, Bangla la serie è piacevole, talvolta esagerata ma sempre divertente. Anche perché non c’è solo il volto stralunato e atipico di Phaim a dare sostanza. Carlotta Antonelli, ad esempio, è molto più brava e convincente di altre giovani attrici sopravvalutate, magari solo perché scelte da Sorrentino o protagoniste di una serie brutta e di scarsa qualità, ma di successo in Italia e all’estero.
Pietro Sermonti offre ancora una caratterizzazione straordinariamente incisiva, eccessi inclusi. Bravo anche Simone Liberati, che trova misura e credibilità nel suo personaggio collaterale.
Parlando di sé e della sua difficile ma tenera storia d’amore con la ragazza bene, Phaim disegna con dolcezza la sua famiglia e offre alla cugina Sulayma, che incontra nella forzata coabitazione, un ruolo che simboleggia un altro modo di vivere la religione e che incarna una sottile e intelligente sensualità, un modello alternativo di convivenza più al passo con i tempi. E di striscio c’è posto anche per l’intollerenza, per parlare senza affondare troppo il colpo, degli aspetti più sgradevoli di una Roma dove c’è sempre posto per la violenza e per il razzismo.

Bangla, la serie


BANGLA, LA SERIE – Italia 2022. Otto episodi di circa 30 minuti ciascuno. Su Rai Play e poi trasmessi su Rai3
Regia: Emanuele Scaringi e Phaim Bhuyian
Interpreti: Phaim Bhuyian, Carlotta Antonelli, Pietro Sermonti, Simone Liberati, Nasima Akhter, Rishad Noorani, Shaila Mohiuddi.

Leandro De Sanctis

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