Us + Them, il film di Roger Waters

La locandina del film Us + Them, di Roger Waters

Us+Them, il film di Roger Waters è molto più di un concerto. Presentato all’ultima Mostra cinematografica di Venezia, l’opera con cui Roger Waters, ex bassista dei Pink Floyd ha girato il mondo, si rivela una magnifica esperienza sensoriale. Girato in 8K ad Amsterdam con sofisticate tecniche, il film diretto da Sean Evans propone alcune delle più belle canzoni dei Pink Floyd (tratte da Meddle, The dark side of the moon, Animals, The Wall) e brani dall’ultimo album di Waters, Is this the life we really want?

Musica e immagini

Ma oltre alla bellezza della musica e delle immagini, che hanno sempre avuto un ruolo importante anche negli spettacoli live dei Pink Floyd, Us+Them è importante per la caratterizzazione politica che Roger Waters gli dà. Waters si schiera senza remore contro i “maiali” che governano il mondo (Pigs, dall’album Animals)e invita alla ribellione gli schiavi che si credono liberi. E naturalmente attacca frontalmente il presidente americano Trump, si schiera con i palestinesi oppressi e con chi per la disperazione e per fuggire da guerra e miseria, lascia il proprio Paese rischiabdo la vita in mare.
Musica e filmati, con la storia che comincia con una mamma e una bambina in riva al mare, mentre il cielo diventa sempre più nero e dopo tuoni e fulmini irrompe il rosso dilagante del sangue degli innocenti.
Sullo schermo mentre la band suona, scorrono filmati di migranti pronti a fuggire ( “Partono perché vogliono far stare meglio i loro figli, perché sono perseguitati e sono disperati, non vengono certo per rubarti la pizza”).

Restiamo umani

Restiamo Umani è la preghiera di Waters che ribadisce: “Bisogna rispettare i diritti umani, senza distinzione di etnia, religione. Dovremmo essere tutti fratelli, costruire muri non serve, nessuno è piu’ schiavo di chi pensa di essere completamente libero. Bisogna mettersi insieme e resistere a chi vuole distruggere questo bellissimo pianeta, a chi controlla le nostre vite”.
A 76 anni Roger Waters non ha perso la voglia di indignarsi e di continuare la sua battaglia musical politica, infischiandosene delle accuse dei “pigs”, come li chiama lui, a cui pesta i piedi. Certe immagini, certi muri non hanno bisogno di commenti.
Quando poi il tutto ha una colonna sonora così bella, diventa un obbligo aprire gli occhi e le orecchie. E la cosa che colpisce è la giovane età di molti spettatori del concerto olandese, che si commuovono, urlano e piangono cantando a memoria le canzoni. Almeno dal vivo non è roba solo per spettatori non più giovani che amarono i Pink Floyd negli anni 70.

Mi ha colpito, alla fine del film, il fatto che Roger non vorrebbe stringere le mani dei suoi fan, per non passargli i germi delle sue mani sudate. La gente non capisce e lui si scusa, porgendo i pugni chiusi.

Roger Waters ha detto

“Questo non è il classico concerto rock and roll: alcuni spettatori potrebbero urlare ‘yee haaaa!!!’. Che va benissimo, certo! Ma molti piangeranno. Ed è quello che spero. US + THEM è un invito all’azione. Oggi l’Homo Sapiens si trova ad un bivio: possiamo far sì che l’amore sia l’elemento che ci unisce, possiamo sviluppare la nostra capacità di entrare in empatia con gli altri e agire collettivamente per il bene del nostro pianeta. Oppure possiamo rimanere comodi e insensibili nella nostra Comfortably Numb – citazione della celebre canzone contenuta in The Wall – e continuare, come roditori ciechi, nella nostra marcia mortale verso l’estinzione. US + THEM è un voto all’amore e la vita”

E all’Ansa ha aggiunto: “E’ vero, la maggior parte della musica pop è completamente priva di significato, di emozioni, di contenuto. I ragazzi riconoscono la verità in questa mia musica. In ogni generazione ci sono stati i giovani in cerca della strada, del significato delle loro vite, di idee che non siano solo un like sull’iPhone. Quando vedo tante persone chine sullo smartphone mi chiedo: siamo nati per questo? A me sembra una perdita di tempo”.
Il papà di Roger è morto in guerra, in Italia. La sua morte ha segnato la vita del musicista, che solo pochi anni fa è riuscito a conoscere la verità, a ricostruire dove era morto: “Era un obiettore di coscienza che poi ha cambiato idea convinto a lottare contro i nazisti. Mia madre poi era un’attivista e io credo di dover a lei e alla vicenda di mio padre questa empatia verso le persone che soffrono”.

Sean Evans,il regista, ha detto

“Questo è un grande film: un’incredibile performance messa a punto con cura, densa di emozioni e significato. Non pensavo fosse possibile, ma credo che abbiamo superato The Wall …“.

La scheda del film

US+THEM – durata 140 minuti. Regia: Sean Evans. I musicisti: Roger Waters, Dave Kilminster, Jon Carin, Gus Seyffert, Jonathan Wilson, Drew Erickson, Joey Waronker, Bo Koster, Ian Ritchie, Jess Wolfe, Holly Laessig,

https://it.wikipedia.org/wiki/Roger_Waters

Leandro De Sanctis

Torna in alto