Mother Fortress, il lungometraggio di Maria Luisa Forenza, ha vinto il Premio come Miglior Documentario 2020 al nono “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” .
Si tratta di un’opera vissuta in prima linea raccontando in un monastero siriano la pericolosità quotidiana delle vite dei religiosi, e seguendo convogli umanitari di pronto soccorso che dall’antico villaggio cristiano di Qarah si sono spinti attraverso terreni minati dagli opposti fronti della guerra terroristica: Homs, Aleppo, sino a raggiungere Raqqa, Deir Ezzor e il fronte del fiume Eufrate.
La motivazione della giuria
“Per aver saputo raccontare il coraggio di una fede che è riposta più nell’uomo che nel divino, per aver puntato un faro su una zona d’ombra del mondo e della nostra storia, per aver delineato i contorni del coraggio di una donna che combatte una guerra silenziosa con l’arma della bontà.”
Il docufilm è stato realizzato a più riprese tra il 2014 e il 2017, un documentario oggettivo e anti retorico, definito recentemente da Alfredo Baldi “miracolo di sapienza narrativa, raggiunta attraverso la semplicità, la sincerità e la sottrazione”.
Mother Fortress, Menzione Speciale del Tertio Millennio Film Fest (Città del Vaticano), in Italia è stato precedentemente ospitato in rassegne significative quali il Meeting di Rimini, Milano Movie Week e Festival Human Rights Nights di Bologna. Attualmente fa parte del ciclo “Racconti italiani” distribuiti dalla FICE.
MOTHER FORTRESS (Italia, 2019) soggetto, sceneggiatura, regia: Maria Luisa Forenza. fotografia, suono presa diretta: Maria Luisa Forenza, Giulio Pietromarchi. montaggio: Annalisa Forgione, Maria Luisa Forenza
sound editing: Marco Furlani. sound mix: Marcos Molina. color grading: Vincenzo Marinese. produzione: Maria Luisa Forenza per Damascena Film in collaborazione con Rai Cinema, MAECI-DGPSP, Roma Lazio Film Commission distribuzione: Rai Cinema, Damascena Film, FICE. Durata: 77′ lingue originali: Inglese, Francese, Arabo, Spagnolo