ROMA RAGGIrati: parcometri, esproprio di cittadinanza

Dal film Robin Hood, Walt Disney

RAGGIrati: parcheggi, esproprio di cittadinanza

Peggio di Alemanno e Marino. L’esproprio vessatorio che il Comune di Roma sta per appropriare in merito alle strisce blu è semplicemente allucinante, un attacco frontale ai cittadini di Roma. Chi dalle periferie al centro votò Virginia Raggi sindaco pensando di dare un voto a favore della gente comune, delle classi sociali meno agiate, scoprirà che grosso errore sia stato. E comincerà forse a fare il conto alla rovescia per il 2021, data delle prossime elezioni comunali se non interverranno altri fattori. Anche se va detto che il progetto di salassare i cittadini che lavorano e che devono recarsi al lavoro in macchina (ma vogliamo semplicemente dire: che devono vivere?), ad ogni ora del giorno e della notte, fu varato dalla giunta Marino. Ma per un Improta tolto di mezzo, è spuntata una Meleo pronta a far danni anche maggiori, se possibile. E anche oggi la stessa opposizione langue in maniera ambigua, non dà battaglia come dovrebbe, forse perché nemmeno stavolta ha capito la portata di ciò che sta accadendo. O perchè se fosse al Comune, farebbe la stessa cosa?

Prima di fare il conto, cosa che ogni organo di informazione avrebbe da tempo dovuto fare mettendo nero su bianco, invece di pubblicare le dichiarazioni de soggetti comunali senza nemmeno chiosare (e non parliamo poi delle domande che andrebbero poste, ammesso che i governanti le accettino, cosa tutt’ altro che scontata come in ogni Paese non democratico che si rispetti) vi chiedo:

  1. sono aumentati gli stipendi e non me ne sono accorto? Quale costo di servizio pubblico può aumentare impunemente del 200 per cento?
  2. è stato risolto il problema della disoccupazione giovanile a Roma?
  3. è stata risolta la problematica degli anziani che hanno bisogno di assistenza a casa e che devono pagare badanti e o inferimeri/e?
  4. Sono state aumentate del 200% le pensoni che vengono erogate?
  5. E’ stata allestita una rete di bus che trasporta tutti i cittadini che vogliono (vorrebbero) scegliere il mezzo pubblico, ad ogni ora del giorno e della notte, dalla Domenica al Lunedi festivi compresi?
  6. Le due linee della Metro sono funzionanti ogni giorno fino alle 1.30 del mattino su tutte le fermate previste nella mappa? Funzionano tutti i singoli ascensori, tutte le scale mobili?
  7. E’ possibile salire sul bus anche nelle ore in cui i ragazzi escono dalle scuole di ogni ordine e grado? O salgono per andare nelle scuole di ogni ordine e grado?
  8. E’ stato predisposto un piano per il quale nessuna attesa è superiore ai 10 minuti, dalla Domenica al Lunedi? Festivi inclusi?
  9. Sono stati messi in strada autobus che consentano di muoversi una volta saliti a bordo?
  10. Sono stati accantonati i bus oggi circolanti, con posti a sedere a destra e sinistra e un angusto corridoio dove se una persona sosta nessun altro può passare?
  11. La madre di tutti gli interrogativi: chi ha deciso questa rivoluzione, ha ma preso un autobus nelle ore di punta  in vita sua? O lo ha mai atteso nei giorni d festa? Ha mai verificato che grossa bugia sia dire ogni volta che proibiscono la circolazione: il servizio bus verrà rinforzato? Ben sapendo che non esistono altri bus da mettere in strada, che gli straordinari costano e che chissenefrega di chi aspetta il bus e crede alle frottole del Comune di Roma.

I CONTI

Nelle zone centrali di Roma, sede della maggior parte delle attività e degli uffici, sosta al costo di 3 euro l’ora, dalle 8 del mttino alle 8 della sera, sette giorni su sette, dalla domenica al lunedi.

Un impiegato che lavora in centro (e il Centro di Roma non è quello della ZTL) 8 ore spende 24 euro al giorno

A settimana sono 168 euro

In un anno sono 8.760 euro (una somma che nessun giovane sfruttat, ammesso che abbia uno straccio di lavoretto, riesce a guadagnare)

Obiezione: ma non vanno contate le ferie, un mese l’anno (i fortunati, non certo tutti)

Agli 8.760 euro togliamone 720 (24 euro al giorno x 30 giorni): restano 8.040 euro. Ma è sempre cifra per difetto, perche prendiamo in esame solo le ore di lavoro. Non quelle di normale vita o svago, o parcheggi per recarsi in ospedali e in qualsiasi luogo cittadino.

In pratica è un reddito da lavoro, per molti lo stipendio di un anno o quasi, per altr anche di più Se poi si prende in esame una famiglia, ovvero l’uomo e la donna che lavorano in posti diversi e usano due auto, il totale può raddoppiare e la cifra di 8760 euro tutto compreso diventa 16.080 euro.

Questi sono conti, euro più, euro meno. Tutto il resto è menzogna. Se quando furono istituiti i parcometri si mise in conto anche una quota di parcheggio gratuito (strisce bianche) una ragione c’era. Così come per i biglietti da 4 euro per 8 ore di parcheggio e altre forme di sconto, come accade in ogni campo per chi è cliente fisso e sostanzioso.

Un aumento del 200 per cento in una città come Roma, che ha conformazione atipica e due sole linee della Metro (ridicolo pubblicare tabelle di confronto con metropoli e citta completamente diverse), nemmeno funzionanti è un odioso esproprio non proletario ma ai danni della cittadinanza, che non ha nessuna logica accettabile. Lo sceriffo di Nottingham era un dilettante al confronto, e i romani non hanno un Robin Hood che li difende. Sventola la bandiera dei pirati in Campidoglio, presto se ne accorgeranno i cittadini che non leggono i giornali e si fidano delle fake news senza contraddittorio.

E le prossime elezioni comunali sono terribilmente lontane. Ammesso che ci si arrivi, ammesso che le famiglie non facciano bancarotta prima. Altro che ottantesimo posto come qualità della vita: la vita a Roma, dovendo usare solo mezzi pubblici, diventerà un inferno.

La bandiera nera col teschio

https://www.vistodalbasso.it/2014/08/26/roma-parcheggi-aumento-del-50-famiglie/

Leandro De Sanctis

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