Mandzukic, “guerriero” epurato e rimpianto

Mandzukic, “guerriero” epurato e rimpianto.
Per i tifosi della Juventus è stato un addio sofferto, carico di rabbia e rimpianti, come sempre quando si perde un giocatore che tanto ha dato alla causa bianconera. Nel caso di Mario Mandzukic però, il rammarico è amplificato dalle misteriose modalità che hanno portato alla sua epurazione. E’ stata più colpa del nuovo allenatore Maurizio Sarri (detesto quei tecnici, come quei dirigenti d’azienda, che dicono di non “vedere” tizio o caio, e dunque emarginano, cancellano…) o della società, ovvero del presidente Agnelli e di Nedved e Paratici?
Il sospetto che si sia voluto cancellare uno degli uomini simbolo di Allegri, tecnico di caratura eccelsa e di grande stile, è forte. Tanto più che Marione Mandzukic si era dimostrato la spalla ideale di Cristiano Ronaldo.
Ma a noi tifosi Mandzukic ha regalato un’immagine di forte attaccamento alla squadra e alle sue necessità tattiche. Attaccante, aveva accettato di sacrificarsi, di retrocedere a dare manforte a centro campo e perfino difesa: quanti applausi si è preso rincorrendo e neutralizzando avversari nella metà campo juventina…! Nel momento dell’addio, Mario ha scritto una lettera ai tifosi. Ringrazia Allegri e Marotta, gente che di calcio ne capisce, ma non Agnelli e Paratici. Chi vuole capire capisca, un motivo ci sarà.
Se poi mettiamo sulla bilancia il peso specifico di Mandzukic con certi “bidoni” sopravvalutati e misteriosamente strapagati, è facile capire il perchè dei rimpianti. Ramsey è frenato da problemi fisici (risolvibili o sarà sempre così leggerino?), Rabiot temo purtroppo sia semplicemente ciò che (non) si è visto in campo finora. Aggiungiamoci l’altro partente Emre Can (che gioca nella nazionale tedesca, non un pinco pallino qualunque), anche lui inseguito quando erano Allegri e Marotta a dettare le strategie, e forse qualche risposta potremmo darcela.

Mandzukic, ecco la lettera ai tifosi


“Giocare per la Juventus è stato un privilegio e gli ultimi mesi non cambieranno il rispetto e l’amore che provo per il club”.
    “É impossibile riassumere quattro anni e mezzo in un semplice arrivederci, ma spero abbiate visto la mia passione per questo club e per questa squadra in ogni singola partita che ho giocato per la Juventus.
    Un grande ringraziamento a Mr Allegri e Mr Marotta per avermi voluto a Torino. Ringrazio tutti i compagni che ho avuto in queste stagioni, ho davvero apprezzato ogni singola battaglia con voi e abbiamo vinto la maggior parte di queste battaglie”.
“Non dimenticherò tutte le vittorie e i trofei, frutto della nostra qualità, del duro lavoro e dello spirito di squadra. Infine il ringraziamento più grande per i meravigliosi tifosi che sono la vera ragione per cui il club è così grande e vincente”.

SuperMario raggiunge Benatia

  Mandzukic dall’1 gennaio giocherà con l’Al-Duhail, società qatariota in cui ritroverà l’ex compagno juventino, il difensore marocchino Benatia. 

Mandzukic con la Juve, 4 scudetti, 3 Coppe Italia, 2 Supercoppe

Mario Mandzukic ha giocato con la Juventus 162 partite, realizzando 64 gol. Ha vinto quattro scudetti, tre coppe Italia e due supercoppe italiane. Ha raggiunto una finale di Champions League, segnando nell’1-4 con il Real Madrid, a Glasgow nel 2017. Con Cristiano Ronaldo e Vasovic è stato l’unico capace di segnare in una finale di Champions con due squadre diverse. Mmario ha vinto con il Bayern Monaco Champions League, Mondiale per club, Supercoppa Uefa.

Leandro De Sanctis

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