Baby Rafia porta la Juve nei quarti di Coppa Italia

Rafia porta la Juventus nei quarti della Coppa Italia. Juventus-Genoa 3-2 dopo il tempi supplementari.
Venticinque minuti di buona Juve, bianconeri in vantaggio per 2-0 per il fulmineo gol di Kulusevski e il raddoppio di Morata al 23′. Dopo di che la squadra di Pirlo ha smesso di giocare con velocità e determinazione, il Genoa ha sistemato una difesa fin troppo aperta e allegra e si è vista una partita per certi versi sorprendente. E’ vero che ja Juve si è presentata imbottita di gioventù inesperta (Dragusin, Wesley, Portanova), ma l’approccio alla gara era stato ottimale e si erano create le condizioni per non spendere troppe energie a quattro giorni dalla partitissima con l’Inter a San Siro. Nel primo tempo però Kulusevski (scomparso alla distanza) si è divorato un altro gol e sull’1-0 e in più di un’occasione in attacco si è cincischiato troppo, perdendo occasioni ghiotti ritardando i tiri e sbagliando l’ultimo passaggio.
Il Genoa, passata la bufera iniziale, protetto dalle parate di Paleari ha preso coraggio riaprendo la sfida con il gol di testa di Czyborra, dimenticato colpevolmente da Wesley, che poi nella ripresa avrebbe lasciato troppa libertà a Melegoni, che da fuori area fulminava Buffon con un gran tiro, dopo che Pjaca aveva colpito la traversa.
E per fortuna della Juve, Arthur faceva la cosa migliore della sua serata salvando di testa sulla linea un gol praticamente fatto, con Dragusin che non aveva chiuso sul colpo di testa dell’attaccante genoano. Pirlo mandava in campo Bonucci e Danilo, il baby Rafia e quindi anche Ronaldo.
Ed era proprio Hamza Rafia a mettere in rete la palla della sofferta vittoria: 21 anni, nato in Tunisia ma cresciuto in Francia, Rafia giocava nelle giovanili del Lione ed è stato acquistato per 400.000 euro. Dalla serie C al ruolo di salvatore della patria bianconera.
Chissà se la lezione servirà? In attacco serve più cattiveria, minor leziosismo e maggior decisione nel tiro. La manovra continua ad essere troppo lenta, i giocatori portano palla e non lanciano, non affondano. Non a caso quando lo fanno, le occasioni da rete fioccano. Sbagliato pensare di gestire i vantaggi: dietro non c’è più la BBC (Barzagli,Bonucci, Chiellini) al top, ci si dimenticano le marcature e gli avversari non faticano come una volta a bucare la difesa juventina.
Curiosità: quattro delle cinque reti sono state realizzate da giocatori con non oltre 21 anni.

Sulla Rai ridicolo siparietto per il rigore su Morata

Si sa che il livello dei commentatori televisivi è vario. Sorvolando sulle sviste durante la telecronaca di Juventus-Genoa, con citazioni sbagliate dei giocatori, affermazioni avventate (tipo “da questa posizione è improbabile che Ronaldo tiri in porta” , infatti un attimo dopo Ronaldo tira in porta. Se non avesse voluto tirare si sarebbe andato a piazzare in area essendo notoriamente un gran colpitore di testa. Oppure: “gol annullato per fuorigioco di Arthur“, anche se il brasiliano aveva segnato inserendosi in area da dietro) e ridefinizioni del regolamento. Quando alla moviola l’ex arbitro Pieri mostra le immagini di un fallo da rigore subito da Morata, in studio si supera il ridicolo nei commenti. E non basta perché quando si tenta di coinvolgere Pirlo, viene detto che quel fallo “è rigore solo per Tiziano Pieri“. No, signor Lollobrigida: è rigore per Pieri ma soprattutto è rigore per il regolamento calcistico e caso mai per la VAR se fosse intervenuta. Ci sarebbe da scommettere su ciò che avremmo ascoltato se il fallo fosse avvenuto a parti invertite nell’area bianconera. Ma quando si tratta della Juventus e della Rai, non è una novità il desiderio di piegare l’evidenza e i regolamenti. Tuttavia c’è di buono che chi parla e sparla ci mette la faccia, ogni telespettatore può giudicare e magari chiedersi a che titolo e con quali titoli certa gente sia scelta per le ospitate, talvolta o spesso di livello inadeguato.

Juventus-Genoa 3-2 dopo i tempi supplementari

MARCATOrI: 2′ Kulusevski (J), 23′ Morata (J), 28′ Czyborra (G), 74′ Melegoni (G), 104′ Rafia (J)

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Wesley (88′ Ronaldo), Dragusin, Chiellini (64′ Danilo), Demiral (64′ Bonucci); Bernardeschi, Arthur, Bentancur (46′ Rabiot), Portanova (78′ Rafia); Kulusevski, Morata. All. Pirlo

GENOA (3-5-2): Paleari; Goldaniga, Bani, Dumbravanu (97′ Males); Ghiglione, Rovella, Lerager, Melegoni (106′ Radovanovic), Czyborra (112′ Eyango); Scamacca, Pjaca. All. Ballardini
ARBITRO: Chiffi
Ammoniti: Bentancur, Dumbravanu, Ghiglione, Bani, Rovella, Bernardeschi

Leandro De Sanctis

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