Juventus-Milan 0-1 | E’ bastato un gioiello di Giroud

Juventus-Milan 0-1 | E’ bastato un gioiello di Giroud 

La solita Juve di questa stagione, lenta, priva di idee a sfortunata quanto basta, lancia il Milan verso la qualificazione alla prossima Champions League, perdendo quasi aritmeticamente la possibilità dell’Europa League e perfino l’ultima ruota di scorta della Conference. 

E’ bastata una magia di Giroud per decidere la partita: un colpo di testa precisissimo sul bel cross di Calabria che ha visto fuori posizione Gatti, fatalmente leggero nel dare spazio ad un volpone come il francese. Il gol del Milan al 40′, proprio nel momento migliore dei bianconeri, che avevano costruito tre azioni da rete: un tiro di Cuadrado parato da Maignan al 13′; un’azione in sfondamento di Kean, il cui cross arretrato è stato deviato male da Di Maria, con Kostic in posizione favorevole e senza avversari. Più una situazione favorevole creata da una leggerezza della difesa rossonera ma mal sfruttata e un’incursione di Chiesa conclusa con un tiro alto.

Era parsa una Juventus volonterosa, ma è bastato un errore difensivo per far sfiorire ogni buona intenzione, affossata del riaffiorare dei difetti che non sono mai scomparsi in questa sciagurata stagione. Anche se non ci si può nascondere che il micidiale uno-due, tra la notte di Siviglia e quella di Empoli appena saputo del nuovo meno dieci in classifica, sono stati il reale capolinea della stagione.

Juventus-Milan 0-1
Lentezza, mancanza di idee, Di Maria addio deludente

Gioco sempre troppo lento, troppi passaggi arretrati, mancanza di verticalizzazioni, assenza di lucidità e personalità, di sicurezza tecnica nel controllo palla. E sostanziale assenza, virtuale e pratica, di chi avrebbe dovuto garantire ben altro livello.

Anche nella sua ultima apparizione allo Stadium, è mancato Di Maria (uscito tra i fischi) schierato da Allegri nel tridente offensivo con Kean (bravo e battagliero per un’ora) e Chiesa (Vlahovic di nuovo infortunato e in tribuna), mantenendo anche Kostic.

A parte Szczesny (bravo su Saelemaekers nella ripresa), e Kean, non c’è nessuno da salvare. Anche se è innegabile che il pareggio sarebbe stato il logico risultato di una partita che non ha riservato grandi emozioni. 

Il Milan è stato abile a gestire il vantaggio, paradossalmente rischiando meno nella ripresa, quando solo un tiro ravvicinato di Danilo respinto da Kalulu quasi sulla linea, ha dato l’illusione del pari. Per il resto tanti cross respinti in partenza, nessun guizzo degno di nota, anche se Iling jr. era entrato con uno scopo preciso (ma non è stato adeguatamente coinvolto). Milan superiore a centrocampo, Juventus prima un po’ scoperta perché chi doveva rientrare non sempre lo faceva poi carente in dinamismo e fantasia. Inutile ma opportuno ricordare che gli infortuni hanno privato Allegri di centrocampisti come Pogba, Fagioli e Miretti

In una stagione incredibilmente complicata, tra grandi assenti, comportamento della Federazione e crollo mentale dopo l’eliminazione di Siviglia, la Juventus sta concludendo male l’annata che l’ha vista collezionare sconfitte in serie (17 finora in totale), in Europa e in Italia. Dieci ko in un campionato: non succedeva dal 2010-11, con Delneri in panchina. Bonucci, 430 partite in bianconero, ha raggiunto Chiellini.

Ora resta la trasferta di Udine, per non allungare il record negativo e per vedere se l’Europa League sarà stata raggiunta o se giocherà la Conference League, comunque da non disprezzare, non fosse altro che per assorbire un’annualità della squalifica che l’Uefa potrebbe essere intenzionata a comminarle. Sarebbe l’ unico club tra quelli che hanno progettato la SuperLega, minacciando il monopolio (economico soprattutto) dell’Europa di Ceferin, a subire una punizione. Come dire, piovono ingiustizie.
Anche per Rabiot è stata l’ultima partita allo Stadium: dopo tre annate deludentissime, il francese si era finalmente espresso in maniera convincente e brillante, ma senza Champions, andrà altrove a riscuotere il suo ricco ingaggio, che alla Juve solo quest’anno ha meritato. Ma sarà solo uno dei campioni che lasceranno Torino.

Juventus-Milan 0-1

Marcatore: Giroud al 40′

JUVENTUS: Szczęsny; Gatti, Bremer (dal 83’ Bonucci), Danilo; Cuadrado, Locatelli, Rabiot, Kostić (dal 63’ Paredes); Di María (dal 63’ Milik), Kean (dal 73’ Iling-Junior), Chiesa. A disp.: Perin, Pinsoglio; Alex Sandro, Barbieri, Rugani; Miretti, Sersanti. All.: Allegri.

MILAN: Maignan; Calabria (dal 86’ Kalulu), Thiaw, Tomori, Hernández; Tonali, Krunić; Messias (dal 56’ Saelemaekers), Díaz (dal 82’ Pobega), Leão (dal 82’ Ballo-Touré); Giroud (dal 86’ Origi). A disp.: Mirante, Tătăruşanu; Ballo-Touré, Florenzi, Gabbia, Kjær; Adli, Vranckx; De Ketelaere. All.: Pioli. 

Arbitro: Mariani di Aprilia.

Note: Ammoniti: 34’ Messias, 56’ Cuadrado, 64’ Krunic. Recupero tempo: 2’ 1T, 4’ 2T.

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Leandro De Sanctis

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