CINEMA Gli ultimi saranno ultimi

GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI Regia: Massimiliano Bruno. Interpreti: Paola Cortellesi, Alessandro Gassmann, Fabrizio Bentivoglio, Stefano Fresi, Ilaria Spada, Irma Carolina di Monte, Emanuela Fanelli, Silvia Salvatori, Giorgio Caputo.

Visto e commentato dal basso, senza la prosopopea e la saccenza che regna nel web, e soprattutto senza raccontare la trama come fanno pseudorecensori da quattro soldi, Gli ultimi saranno ultimi è un buon film, un esempio di commedia italiana che cerca di alzare il tiro sfruttando interpreti di spessore per raccontare storie di oggi. E raccontando, diverte e immalinconisce, chiede partecipazione nel sorriso e poi nella solidarietà drammatica di una storia come oggi ce ne sono troppe. Una volta era la regola, per le commedie italiane, far ridere narrando la società contemporanea,  stavolta si capisce che Bruno ha voluto alzare il tiro, non accontentandosi di voler far ridere, anche se qualche concessione alle battute naturalmente la fa. Magari è mancato il coraggio di insistere fino in fondo sul dramma, dando ulteriore spessore alla denuncia, senza elementi consolatori. C’è tanto nel collaterale della storia che fa da spina dorsale, con Cortellesi e Gassmann protagonisti efficaci, ma non mi è parso troppo, nel senso che il carrozzone dei caratteri è ricco anche se non troppo approfondito. Chi abita nei pressi di Radio Maria, esempio lampante di come alla Chiesa non freghi assolutamente nulla della salute delle persone, siano adepti o meno, sa bene che le gag della messa che si ascolta in ogni stanza e perfino alzando la tavoletta del water è molto vicina alla realtà. E’ vero che tutti meno chi nel film gli sta accanto capiscono subito che la lei è un lui. E’ vero che pare eccessivamente esagerata la figura della guardia giurata perennemente addormentata, ma alla fine ciò che conta maggiormente è la figura della protagonista e quel che le accade. Da tempo insisto sul fatto che, a mio avviso, Paola Cortellesi è un’attrice straordinaria, e versatile, indipendentemente dalla qualità delle opere in cui lavora e contrariamente alla maggior parte di attori e attrici, buoni solo e sempre per i medesimi ruoli reiterati. Fabrizio Bentivoglio e Alessandro Gassmann non tradiscono, come Stefano Fresi. Nel coro piace citare Emanuela Fanelli, miglior attrice del 48 ore film project Roma 2014 nel corto Un film d’amore (https://www.youtube.com /watch?v=uL08v7XTh1M, che sta scalando le gerarchie dei cast italiani.

Leandro De Sanctis

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