CALCIO Supercoppa a Doha: Milan-Juventus 5-4 dopo i rigori (1-1)

Vedendo la finale di Supercoppa tra Milan e Juventus, così ricca di emozioni ho immaginato come sarebbe stata in una cornice diversa, giocata all’Olimpico di Roma o a San Siro, o allo Juventus Stadium. Avrebbe incassato ugualmente ed avrebbe soddisfatto i tifosi abituali, anche se poi sono stati solo i milanisti a godere. Ancora una volta ai rigori, come accadde a Manchester nella finale di Champions League del 2003. I tifosi rossoneri sono convinti che avrebbe meritato di vincere il Milan, prima di arrivare ai rigori (la traversa di Romagnoli, una parata di Buffon, il mancato tiro ravvicinato di Bacca), altrettanto pensano i tifosi bianconeri e hanno probabilmente ragione entrambi. Anche se l’occasionissima divorata da Dybala a una manciata di secondi dalla fine dei supplementari, accresce il rimpianto e le ragioni della Juve, più che il fallo di braccio che a mio avviso giustamente non è stato sanzionato con il rigore. Come spesso le capita la Juve si mangia le mani per non aver saputo concretizzare il dominio totale nella prima parte della partita, quando avrebbe potuto dare maggior sostanza al vantaggio di Chiellini e il Milan non esisteva.
Penso ci siano pochi dubbi, e non deve suonare come giustificazione, che la Juve abbia perso la partita soprattutto a causa degli infortuni che le hanno tolto di mezzo Alex Sandro e Sturaro, lasciando la sua fascia sinistra, il fronte destro dell’attacco milanista, in balia di un Suso diventato improvvisamente incontenibile. Due infortuni che hanno legato le braccia di Allegri, che non ha potuto giocarsi la carta Cuadrado o Barzagli. Purtroppo, stavolta i cambi non hanno ingranato: nè Evra, in costante difficoltà, nè un anonimo Lemina e nemmeno Dybala, che ha sparato alle stelle il match ball a pochi  metri dalla porta e da posizione centrale. I rigori poi si possono sbagliare, anche se fa rabbia che siano stati proprio gli attaccanti a fallire: prima Mandzukic poi lo stesso Dybala. Peccato perchè da vincitrice di scudetto e Coppa Italia, la Juve avrebbe potuto e dovuto far sua anche la Supercoppa. Doha insegna che il Milan, perfino più di Napoli e Roma, è stata la squadra capace di creare maggiori problemi alla Juve in questi 2016, anche perchè assistita dalla buona sorte, ingrediente indispensabile in gare secche (in campionato il gol valido di Pjanic annullato). A Doha Milan e Juventus hanno avuto varie occasioni per segnare, anche se pi le parate le ha fatte soprattutto Donnarumma, che ha confermato di avere un conto aperto con Khedira, al quale come avvenne a San Siro nell’ultima sfida, ha negato il gol con un grande intervento.
Per la Juve, che accusa gli ennesimi infortuni di uomini chiave (oltre ad Alex Sandro anche Sturaro lo è diventato) una sconfitta che fa male ma che potrebbe evitare ricadute di presunzione alla ripresa della stagione, ricordando quanto è labile il confine tra il successo e la sconfitta, se non si gioca sempre al massimo e non si cerca la concretezza. Almeno questo… 

JUVENTUS-MILAN 4-5  dopo i calci di rigore (1-1 dts)

RETI: Chiellini 18′ pt, Bonaventura 38′ pt
SEQUENZA RIGORI: Marchisio
gol, Lapadula parato, Mandzukic traversa, Bonaventura gol, Higuain gol,
Kucka gol, Khedira gol, Suso gol, Dybala parato, Pasalic gol

JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro (33′ pt Evra);
Khedira, Marchisio, Sturaro (34′ st Lemina); Pjanic (22′ st Dybala);
Higuain, Mandzukic
A disposizione: Neto, Audero, Benatia, Barzagli, Hernanes, Coccolo, Asamoah, Cuadrado, Dybala, Pjaca
Allenatore: Allegri

MILAN
Donnarumma; Abate (12′ pts Antonelli), Paletta, Romagnoli, De Sciglio;
Kucka, Locatelli (29′ st Pasalic), Bertolacci; Suso, Bacca (12′ pts
Lapadula), Bonaventura
A disposizione: Gabriel, Luiz adriano, Honda, Niang, Fernandez, Portillo, Poli, Zapaa, Sosa

Allenatore: Montella

ARBITRO: Damato
ASSISITENTI: Di Fiore, Giallatini
QUARTO UFFICIALE: Barbirati
ARBITRI D’AREA: Valeri, Russo

AMMONITI: 35′ pt Lichtsteiner, 43′ pt Romagnoli, 13′ st Kucka, 25′ st De Sciglio, 15′ sts Higuain

Leandro De Sanctis

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