(mal)COSTUME Bacio…elementare, innocenza tradita

 WASHINGTON, 11 DIC – Un bimbo di appena 6 anni,
Hunter Yelton, è stato sospeso dalla scuola per aver dato un
bacetto sulla mano ad una compagna di classe, sua ‘fidanzatinà.
   L’incredibile vicenda é accaduta lunedì mattina, alla scuola
elementare di Canon city, in Colorado. La madre del piccolo
‘molestatorè – Jennifer – è stata chiamata d’urgenza
nell’ufficio del preside, e Hunter è stato accusato di
‘molestie sessualì. Una definizione che è ora iscritta
indelebilmente nei registri della scuola e rischia di
accompagnare tutta la carriera scolastica del bimbo.
   La punizione – ha spiegato la mamma ai media locali – “non
solo è inappropriata per un bimbo della sua età, ma sta
facendo del male a mio figlio che ora mi chiede: ‘Mamma cosa è
il sesso?'”. “La bimba a cui Hunter ha dato un bacetto era
contenta, sono fidanzatini – ha spiegato Jennifer – ma gli altri
compagni hanno visto la scena e lo hanno raccontato
all’insegnante di musica e quindi al preside”.
   Lui il piccolo, parlando con la televisione locale ha detto:
“…Sì è successo in classe, stavamo facendo lettura di gruppo
e io mi sono sporto per baciare la bambina sulla mano. Mi hanno
spedito all’ufficio del direttore, ho fatto qualcosa di
sbagliato e mi dispiace”.
   Ma per i dirigenti della scuola, l’età di Hunter – che in
passato era stato sospeso un’altra volta per aver baciato la
stessa bimba sulla guancia – non conta: le azioni compiute dal
bambino combaciano con la definizione di ‘molestie sessualì in
quanto ripetute. E se la madre e altre persone trovano i casti
bacetti tra due bimbi delle elementari un atto innocente, la
scuola non è d’accordo. (ANSA).

Confesso, sono stato un inconsapevole molestatore, fin dalla tenera età in cui si frequenta la scuola Elementare. Ma allora non lo sapevo. Nell’eccitazione del momento, pensavo che quel casto bacio stampato sulla guancia arrossata dall’emozione e dal trucco per il Carnevale (lei era la classica damina in abito azzurro…) fosse un gesto tenero di interesse, di piccola passione (perchè eravamo piccini), mentre i 45 giri andavano (non vi dico che canzoni erano altrimenti fate i conti con l’età e ironizzate…) i genitori sorvegliavano con discrezione quella masnada di ragazzini che giocavano e ballavano, come i grandi.
 Già, i grandi. Sono la rovina dei bambini e di tante altre cose. Leggendo sull’Ansa la notizia che sopra vi ho riproposto, sono inorridito. A questo punto siamo arrivati? Un bimbo di 6 anni non può dare un bacetto sulla guancia ad una coetanea, verso la quale sente qualcosa, un trasporto, un’emozione, non sa nemmeno lui cosa a quell’età. Ovvio che se la bambina s’infastidisce, sarà lei a dirgli: per favore, non farlo più, non darmi fastidio. Mi hai lasciato tutta appiccicata, pulisciti la bocca dalla merendina almeno…

Ma i grandi, i mostri, vogliono vederci malizia e gridano al “mostro”. Ma i veri mostri, penso, sono loro. E’ questa società che più scorretta non si può, e che per questo cerca di mondarsi la sua anima sporca, applicando un presunto ed esagerato “politicamente corretto”. Mi sembra mostruoso prendersela con un bambino di 6 anni, per un bacetto sulla guancia dato con dolcezza, presumo. E senza appello. Non un cartellino giallo, un’ammonizione. Rosso diretto, espulsione! Anche se non è stato nulla di violento. Non la reiterazione di un gesto violento visto fare ad un adulto. Ma che società avremo in futuro, con queste basi? (Ok, obiezione accolta: quale futuro…)
Non si può rubare l’innocenza, tradire sentimenti fanciulleschi. Il bacio è la cosa più bella che due esseri umani possano scambiarsi in armonia. Cerchiamo di non farci scippare anche questo da una società che dopo aver divorato le risorse economiche ed il futuro di intere generazioni, vuole rubare anche i sentimenti più genuini. (Gli americani poi…La patria dell’ipocrisia che mette al bando i bacetti e alleva dinamitardi, incoraggiandoli con l’uso indiscriminato delle armi.)  E senza nemmeno lasciar crescere i bambini. Fermate il Mondo! Fate scendere questi adulti irresponsabili!

Leandro De Sanctis

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