Don’t worry darling | Recensione

Don’t worry darling | Recensione.

Dopo i primi minuti ci si chiede, sapendo già la risposta, se il film viaggia dalle parti di Suburbicon* o Pleasantville. Colpiscono i colori pastello, la simmetria di questo luogo così lontano dalla realtà e palesemente falso. La sincronia delle auto che conducono al lavoro i mariti, ognuna di un colore diverso, come se fossero state scelte per riempire la tavolozza dei colori.
Eterni sorrisi, appetito sessuale incontenibile e inesauribile nella coppia dei protagonisti (Florence Pugh e Harry Styles), un clima da festa perenne con un’euforia generale che suona subito immotivata sopra le righe, falsa come una banconota da tre dollari…
Come spesso accade in una rappresentazione che si vuole perfetta, basta una nota fuori posto per incrinare la rappresentazione e squarciare il velo tra finzione e realtà. L’ardire di un pensiero controcorrente che scuote, e soprattutto le conseguenze della “ribellione” al pensiero unico proiettano il film in una dimensione thriller. Olivia Wilde interpreta ma è anche regista di un film chiaramente ispirato a Matrix, Truman show e Inception, come ha esplicitamente dichiarato la regista quando il film fu presentato, alla Mostra di Venezia. Beh, non c’era bisogno di dirlo, si capisce chiaramente.
Ma alla resa dei conti Don’t worry darling chiude in maniera insoddisfacente e alla fine risulta deludente, dopo tanta preparazione e forti rivelazioni. Soggetto e sceneggiatura si smarriscono sul più bello, lasciando deluso lo spettatore, che da tempo aveva ovviamente intuito cosa stava vedendo.

*Pleasantville, Gary Ross 1998
Suburbicon, George Clooney, 2017

Don’t worry darling

DON’T WORRY DARLING – Stati Uniti 2022. Durata 122′.* versione originale. Attualmente su Sky/Now
Regia: Olivia Wilde
Interpreti: Florence Pugh, Harry Styles, Chris Pine, Olivia Wilde, Gemma Chan, Kiki Layne, Nick Kroll, Douglas Smith.

Leandro De Sanctis

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