Juve indecente a Firenze, una lezione per i tifosi

Juve indecente a Firenze, una lezione per i tifosi. Difficile accettare l’ennesima brutta figura fatta dalla Juventus sabato sera al Franchi. E’ vero che, come la gara con la Lazio, i punti in palio non avevano un reale senso per la Juventus, se non per l’orgoglio, evidentemente venuto meno. La Juve a Firenze non ha proprio giocato, forse ha preso la gita in Toscana per una fastidiosa scampagnata di fine anno, tanto è vero che è arrivata solo dopo l’ora di pranzo. Diceva un grande tecnico di pallavolo che quando una squadra perde una partita denunciando scarso mordente e mancanza di motivazioni, la responsabilità è dell’allenatore che non ha saputo far capire. Allegri inevitabilmente ha quindi responsabilità in questo atteggiamento indolente, in questo scansarsi della squadra per far correre libera e vincente la Fiorentina verso il suo traguardo: guadagnare la qualificazione alla Conference League della prossima stagione.
Aperta e chiusa parentesi: sarebbe bello se i viola ricordassero la gioia per questo obiettivo raggiunto, quando dovranno giocarla, si spera senza snobbarla e con formazioni adeguate, non come un fastidio.
La Juve non ha giocato la sua partita e personalmente ho deciso di adeguarmi, evitando di perdere ulteriore tempo scrivendo di una partita che per i bianconeri non c’è stata.
La serata imbarazzante, una delle tante in questa stagione, o per dirla con un amico juventino, indecente, suggerisce considerazioni sul distacco tra realtà e fantasia, tra narrazione e cronaca di un calcio sempre più lontano dai suoi paradigmi.

Juve indecente, in vacanza con un turno d’anticipo

Alzi la mano un tifoso juventino che non teneva a non perdere in una Firenze che non perde occasione per mostrare il suo odio per i colori e per i giocatori bianconeri. Un atteggiamento che nemmeno il ricordo di Astori e la partecipazione al doloroso lutto di tanti colleghi di altri colori, ha attenuato.
Non è la prima volta che la Juventus gioca così male, o meglio non gioca. Neanche un tiro indirizzato nello specchio della porta, un solo innocuo tiro in assoluto. Un’appendice scomoda e fastidiosa di una squadra che ha smobilitato con una giornata d’anticipo. Se si ha un minimo d’amor proprio, o di considerazione per i sentimenti del tifo, non si può andare a Firenze e veder giocare gli altri. C’era una volta una Juve che faceva palpitare fino alla fine, fino all’ultima azione puntando al gol, e si sarebbe voluto che certe partite non finissero mai. Sabato sera non vedevo l’ora che finisse quel nulla assoluto. Se ci fosse da ridere, ci si dovrebbe augurare che in cambio almeno la società abbia uno sconticino in campagna acquisti, ma su certi argomenti meglio sorvolare, perché non è stata la prima volta che la Juve non ha giocato da Juve e nemmeno da provinciale.
Da una parte è stato il logico epilogo di una stagione decisamente particolare e sicuramente sfortunata, al di là dei limiti strutturali di una rosa concepita male da almeno un paio d’anni. Ronaldo lasciato libero dopo la prima giornata di campionato, Chiesa infortunato per lunghissimo tempo: inevitabile che all’attacco e alla squadra siano mancato i gol che i due segnavano e propiziavano. Una lunga serie di infortuni che ha condizionato pesantemente i già difficili equilibri e il rendimento della squadra.

Juve indecente a Firenze, peggiorate le cifre del 4° posto di Pirlo

Detto questo, inevitabile il confronto con il tanto vituperato, a torto, campionato di Pirlo. Allora, un anno fa la Juventus di Pirlo arrivò al quarto posto con 78 punti, frutto di 23 vittorie, 9 pareggi, 6 sconfitte, reti fatte 77, subite 38. Distacco dall’Inter campione 13 punti,, 1 solo punto in meno del Milan secondo e a pari punti dall’Atalanta terza per i confronti diretti. Questa Juventus chiude ugualmente al quarto posto ma con 70 punti, frutto di 20 vittorie, 10 pareggi e 8 sconfitte. Gol fatti 57, subiti 37. Distacco dal Milan campione: -16 punti. Ma anche -14 dall’Inter seconda, -9 dal Napoli terzo.

Fiorentina-Juventus 2-0

Reti: 45’+1 Duncan, 90’+2 Gonzalez (rig)

Fiorentina: Terracciano; Venuti (62′ Odriozola), Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Amrabat, Duncan (85′ Torreira); Gonzalez, Piatek (85′ Cabral), Saponara (70′ Ikoné). A disposizione: Rosati, Dragowski, Martinez, Callejon, Terzic, Nastasic, Munteanu, Kokorin. All. Italiano

Juventus: Perin (45′ Pinsoglio); de Ligt, Bonucci, Chiellini (45′ Rugani); Bernardeschi (60′ Aké), Locatelli, Miretti (76′ McKennie), Rabiot, Alex Sandro; Dybala, Kean (76′ Vlahovic). A disposizione: Szczesny, Morata, Cuadrado, Pellegrini, Iling-Junior. All. Allegri

Arbitro: Chiffi

Ammoniti: 44′ Kean (J), 45′ Igor (F), 56′ Venuti (F) e Rabiot (J), 70′ Amrabat (F), 85′ de Ligt (J)

Leandro De Sanctis

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