ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS – Regia: Kenneth Branagh. Interpreti: Kenneth Branagh, Penelope Cruz, Willem Dafoe, Penelope Cruz, Judy Dench, Johnny Depp, osh Gad, Derek Jacobi, Leslie Odom Jr, Michelle Pfeiffer, Daisy Ridley.
* visto in edizione originale con sottotitoli in italiano.
Assassinio sull’Orient Express, versione 2017. A 43 anni dalla trasposizione cinematografica di Sidney Lumet, ci sta che si decida di fare un remake, sia pure di una storia che molti, se non tutti, conoscono. Il che per un giallo potrebbe essere un handicap non da poco. Ma Kenneth Branagh era sicuro di poter dare un senso alla sua versione, proponendo un film che indubbiamente affascina. La cura dei particolari, la ricchezza di sfumature, il modo di dar vita all’investigatore probabilmente migliore del mondo (parole sue…) con un paio di baffoni esagerati ed una dizione di gran classe, accento incluso, rendono godibile e interessante l’Assassinio sull’Orient Express portato sullo schermo da Branagh. Primi piani, scelta delle inquadrature, piani sequenza, paesaggi, campi lunghi e ambientazione, un’atmosfera particolare che permea tutto il film: una specie di lezione di cinema nella rilettura con i mezzi di oggi, effetti speciali ma soprattutto a livello di recitazione, con una squadra di All Star come si conviene ad un film del genere. La storia è unica, bella di per sé per ciò che racconta e come lo racconta. E per il suo significato, il suo mettere alla prova la filosofia di Hercule Poirot, ben oltre la soluzione dell’enigma.
Il Poirot di Branagh viene mirabilmente presentato nel prologo del film, calando subito lo spettatore nella sua mente, nel suo agire maniacale e tuttavia geniale, è l’uomo dei dettagli e delle intuizioni. Coltissimo ed aperto mentalmente, acuto osservatore alla ricerca della giustizia.
Ma Branagh nel ritagliarsi il ruolo principe, fa marciare al meglio la sua squadra. Ogni attore o attrice ha il suo momento, il suo assolo, come un concerto di rockstar che dà modo a ciascuna stella di brillare. Naturalmente, questo come e più di altri, è un film che si può apprezzare al meglio vedendo (e ascoltando) la versione originale in inglese, con sottotitoli in italiano. Chi ha visto il film in italiano ascolti il breve trailer a fondo pezzo. Non c’è bisogno di far notare cosa si perde nel doppiaggio. Rispetto per i doppiatori italiani, d’accordo, ma anche e soprattutto rispetto soprattutto per gli attori e per le opere così come vengono concepite.