VOLLEY Tai Aguero, stavolta la mamma non ce l’ha fatta

«Mi spiace molto. Lo siento mucho». E l’emoticon di una faccina triste. Tai Aguero sulla sua pagina Facebook ha commentato così la sua rinuncia alla maglia azzurra ed al Mondiale. L’operazione Italia 2014 si complica non poco per il ct Bonitta e per la Nazionale italiana, dopo l’abbandono deciso dalla giocatrice che era stata ripescata dal tecnico romagnolo dopo la recente maternità. E’ proprio la difficoltà a far convivere la vita quotidiana dell’atleta con quella della mamma di un bimbo di pochi mesi, alla radice della decisione della campionessa che ha vinto con la maglia di Cuba e con quella dell’Italia, nella sua lunga carriera pallavolistica. Per una Vezzali che scodella figli senza lasciare le medaglie, per una Cainero che ha vinto due titoli d’Europa nel tiro a volo col bimbo in pancia e poi in culla (con l’aiuto del prezioso marito e dei preziosi nonni) c’è la pallavolista che getta la spugna, per non sacrificare gli affetti sull’altare della maglia azzurra. Una scelta che poteva essere solo sua e che non si può certo criticare. Anche se la tempistica lascia nei guai la Nazionale e procura un danno anche d’immagine, sia al ct che aveva puntato su di lei (dopo averci parlato) che alla stessa nazionale, proprio nella stagione più delicata.
Eppure la stessa giocatrice aveva aderito con entusiasmo al progetto di tornare a giocare in nazionale nel ruolo di regista, il suo ruolo d’origine (poi si era trasformata in opposto). Ma tra l’ipotizzare e il vivere, qualcosa è cambiato. Probabilmente strada facendo le è venuto a mancare qualche ingrediente che era invece indispensabile per sopportare tre mesi di lavoro in Nazionale.
 Nel commentare l’addio ha lasciato trasparire comprensibile malinconia.
«Ci sono dei momenti in cui devi fare delle scelte e non puoi tirarti indietro – ha spiegato Tai Aguero – Ho provato a portare avanti la mia situazione familiare di pari passo con la preparazione, ma il risultato non è stato quello che mi ero aspettata. Mi dispiace lasciare questo gruppo con cui mi sono trovata benissimo e con cui stavamo lavorando in maniera positiva. Le mie compagne hanno capito pienamente le mie ragioni e io nel salutarle ho cercato di spronarle a continuare a lavorare con la stessa intensità e gli ho detto che le voglio vedere in campo nelle finali. Voglio ringraziare Marco Bonitta per la fiducia che mi ha accordato: lo conoscevo come un tecnico di valore, lavorandoci insieme ho trovato una persona di grosso spessore umano. Ringrazio anche la Federazione che ancora una volta ha creduto in me e che non potrò ripagare con le prestazioni in campo. Questa è una squadra che sento mia e che cercherò di sostenere come tifosa»
     Fatto sta che per la Nazionale si apre un fronte inatteso, imprevedibile e sgradito, in un ruolo chiave come quello dell’alzatrice, che già aveva visto andare in fuori gioco Eleonora Lo Bianco, afflitta da problemi fisici negli ultimi mesi e rimasta fuori dal gruppo dopo i colloqui con il ct.
    Ora Bonitta non ha praticamente scelta: le due palleggiatrici saranno Ferretti (la titolare) e Signorile, che adesso sono tranquille sul loro futuro iridato. Marco Bonitta ha salutato Tai stringendola in un affettuoso abbraccio. Le azzurre hanno capito, ci sono stati momenti emotivamente intensi nel gruppo azzurro.
«Tai ci poteva dare aiuto in termini di personalità, qualità – spiega il tecnico azzurro, che non ha ancora pensato concretamente alle alternative da mettere in atto senza la Aguero. «Ho sicuramente una giocatrice in meno in termini di opzioni durante la partita. Tai garantiva una grande qualità in seconda linea, sia in palleggio che in battuta e difesa, garantiva personalità. Ora cercheremo di pensare a qualcosa di diverso, da mettere in atto nel momento in cui la partita prende una certa piega, quando c’è o da rimontare o da piazzare un break».

http://www.corrieredellosport.it/volley/2014/07/05-368069/Ai+Mondiali+con+Ferretti+e+Signorile

Leandro De Sanctis

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