Udinese-Juve, corsi e ricorsi tra Szczesny, l’83 e Ronaldo

Udinese-Juve, corsi e ricorsi tra Szczesny, l’83’ e Ronaldo. Ci sono delle sorprendenti similitudini tra le ultime due partite giocate alla Dacia Arena da Udinese e Juventus.
Nello scorso campionato la Juventus finì in extremis per vincere rimontando lo svantaggio iniziale, grazie a una doppietta di Cristiano Ronaldo. I friulani in vantaggio dopo nemmeno 10 minuti grazie ad una rete di Molina: lanciato da una punizione battuta lestamente da De Paul, aveva sorpreso Szczesny con un tiro non irresistibile che non aveva trovato altro che la goffa opposizione dell’estremo difensore polacco. Stavolta il vantaggio lampo è stato juventino, con il gioiello di Dybala dopo due minuti e mezzo.
La Juve aveva giocato in maniera davvero pessima ma nel finale era riuscita addirittura a ribaltare il punteggio. Anche allora il minuto 83 decisivo spartiacque: a 7 minuti dalla fine rigore per fallo di mano di De Paul in barriera sulla punizione calciata da Ronaldo. Il quale poi traformava. Ma non era finita. Minuto 89, cross di Rabiot sul quale si avventava da posizione molto angolata Cristiano Ronaldo, che di testa batteva Scuffet, lasciandosi andare a una esultanza inconsueta per lui. Una corsa verso l’abbraccio di tutta la squadra, un’ammucchiata di maglie arancioni.

Il -7, l’83’, gli errori dell’1 e il gol di CR7, validi e annullati

Udinese-Juventus 2-2, ieri. Il passato che torna, mischia le carte, ribalta i ruoli. Szczesny dalle colpe sul gol di un anno fa ai gravissimi due errori di ieri che hanno tolto due punti in classifica alla Juventus. Il minuto 83, a meno 7 minuti dalla fine: scorso campionato fu il minuto del pareggio juventino su rigore, ieri il momento del pareggio dell’Udinese con Deulofeu grazie allo sciagurato dribbling non riuscito di Szczesny su Okaka.
Il gol di testa di Cristiano Ronaldo: allora vincente, stavolta cancellato dalla VAR, questione di millimetri.
Corsi e ricorsi, ma stavolta i conti tornano solo per l’Udinese. Con la Juve quasi ferma al palo, anzi ai due pali colpiti da Morata e Bentancur, già a due punti da Inter, Atalanta, Roma, Napoli e Lazio.
Per carità, i guai combinati da Szczesny non sono un’esclusiva del polacco: ricordo un incidente simile di Buffon con Bertolacci in uno Juventus-Lecce (2012: 1-1 leccese all’85’), o anche di Donnarumma una o due stagioni fa. Ma senza più un Buffon alle spalle, la Juventus potrebbe scoprire di avere anche un problema tra i pali, alla luce dell’incerto avvio di stagione di Perin e delle ancora indecifrabili qualità di Pinsoglio.

Leandro De Sanctis

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