A Futile and Stupid Gesture | Recensione

A Futile and Stupid Gesture, visibile su Netflix, è un gioiellino di film da ripescare, per capire un fenomeno che ha avito una rilevanza notevole nella storia dell’editoria americana e poi di riflesso anche nel cinema, poiché dall’esperienza del National Lampoon, degli anni ’70 e ’80, nacquero dei film di enorme successo, che lanciarono personaggi come John Belushi. Ma nel film ci saranno anche i personaggi di Chevy Chase, Bill Murray, Harold Ramis. Dietro tutto ciò ci fu Douglas Kenney, interpretato mirabilmente da Will Forte.
Come spesso capita ad artisti geniali e avanti sui tempi, il fenomeno del National Lampoon visse i suoi momenti difficili e drammatici, ebbe i suoi problemi per via di una comicità corrosiva che non risparmiava nessuno e quindi si creava nemici in continuazione. Avete presente il politicamente corretto? Beh, dimenticatelo perché le risate dalle parti del National Lampoon nascevano in tutt’altro modo, senza tenerne conto.
E quando un’idea ingrana e si rivela straordinariamente vincente, la voglia di pensare ancora più in grande è una logica conseguenza. Il passo tra la carta e il cinema fu quasi obbligato, inseguendo un successo che dopo Animal house sembrò non avere limiti.

Dall’Università all’impero mediatico

Compagni di università, geniali umoristi dissacratori, Douglas e il suo amico Henry Beard (Domhnall Gleeson) scalano il mondo dell’editoria con la loro satira acuta, brillante e ruvida. La fervente fantasia coltivata nel Campus con la rivista Harvard Lampoon prosegue nel mondo reale, e quando si trova chi crede nel progetto e apre i cordoni della borsa per finanziarlo. Sarà un successo e non si fermerà alla rivista, abbracciando altri campi.

A Futile and Stupid Gesture racconta tutto questo, la storia di giovani intelligenti e fantasiosi, sognatori geniali e inevitabilmente sopra le righe. Capaci di sfondare a livello commerciale e artistico, ma senza riconoscere i reali amori che incontrano, Douglas in particolare.
Insieme rivoluzioneranno la commedia americana, inaugurando il filone demenziale che avrebbe spopolato da allora soprattutto negli Stati Uniti. Tra improvvisazione e parodia, con un tocco di follia per certi versi rivoluzionario. Fatalmente lungo il cammino, Douglas Kenney, talmente visionario da non saper più riconoscere la sua realtà personale, finì per smarrirsi tra droghe e alcol, trovando e perdendo amori sinceri, fino al tragico epilogo.
Un film da vedere, per divertirsi e per capire un momento storico importante che cambiò il cinema americano. Un doveroso omaggio ad una mente geniale, una stella spentasi troppo presto nell’autodistruzione.

A futile and stupid gesture, la scheda

A FUTILE AND STUPID GESTURE – Usa, 2018. Regia: David Waine. Interpreti: Will Forte, Martin Mull, Domhnall Gleeson, Jon Daly, John Gemberling, Rick Glassman, Seth Green, Joel McHale. Durata 101 minuti.
* visto in versione originale con sottotitoli in italiano.

A futile and stupid gesture, trailer ufficiale

il trailer ufficiale di A Futile and Stupid Gesture

Leandro De Sanctis

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